Calcolo spese avvocato
- A quanto ammontano le spese legali
- Quali sono le spese legali
- Come leggere la parcella dell’avvocato
- Come capire se la fattura è troppo alta
- Preventivi e consulenze legali in pochi step
Quante volte hai rinunciato a far valere un tuo diritto perché spaventato dal costo dell’avvocato? Purtroppo non sei l’unico.
Questo luogo comune è ancora radicato in alcune persone, eppure oggi le spese legali non costituiscono un valore del tutto aleatorio, da un lato perché alcuni costi sono fissi e regolati dalla legge che impone un margine di trasparenza, si pensi ad esempio al contributo unico da versare per le cause civili, alle spese di deposito e registrazione di sentenze e atti giudiziari, ma un merito si deve anche ad internet che rende più semplice fare il calcolo, in modo autonomo, delle spese complessive da sostenere.
Questo portale è molto utile a tale scopo, in quanto rende possibile chiedere in anticipo un preventivo agli avvocati, una prima consulenza, oltre che la ricerca di un avvocato economico rispetto alla media.
A quanto ammontano le spese legali
Nel gergo comune, quando si parla di spese legali, ci si riferisce al costo dell’avvocato, ovvero a quanto, molto brutalmente, le parti dovranno corrispondere al professionista. Ma, parallelamente anche l’avvocato sostiene delle spese legali per conto del cliente, o meglio le anticipa. Queste saranno oggetto di rimborso ovviamente, come è giusto che sia, e infatti figureranno nella parcella predisposta dallo studio legale, insieme all’onorario del professionista. Le seconde, intuitivamente, incidono sulle prime, ovvero sull’importo che si dovrà corrispondere all’avvocato per la sua prestazione.
Naturalmente, l’ammontare complessivo dipende sempre dal tipo di causa: civile, penale, del lavoro ecc. e dalla difficoltà del singolo caso specifico. Più problemi ci sono, più l’assistenza dell’avvocato diventa impegnativa e il cliente non può sorprendersi se il suo onorario lieviterà. Si pensi, ad esempio, alla difesa per un tentato omicidio, o all’estremo opposto al solo invio di una lettera di diffida legale per la cessazione di rumori molesti in condominio. È chiaro che si tratta di situazioni che richiedono una difesa legale con peso differente.
Quali sono le spese legali
In ogni pratica, un avvocato sarà chiamato a sostenere dei costi vivi: pensiamo alle trasferte o anche più semplicemente alle marche da bollo, alle spese di cancelleria per l’invio o il deposito atti etc. Ci sono poi le imposte, la cassa forense ecc.
Come anticipato, queste voci figureranno nella fattura, insieme alla parcella dell’avvocato. A tutto ciò, il cliente dovrà poi aggiungere l’IVA.
La buona notizia è che la parcella dello studio legale si scarica dalle tasse. Questa precisazione però dovrebbe servire a smentire chi pensa che il costo dell’avvocato sia eccessivo. Una simile conclusione, non tiene conto di due aspetti cruciali: professionalità e responsabilità da un lato, e guadagno netto dall’altro.
Prima di pensare che stai pagando troppo, dunque, o che il preventivo sia esagerato, rifletti su che cosa dovrà fare l’avvocato per aiutarti nella tutela dei tuoi diritti e sui vantaggi che otterrai a seguito di una buona difesa in giudizio.
Come leggere la parcella dell’avvocato
Il ruolo dell’avvocato comporta studio, formazione, lavoro e responsabilità. Ovviamente, il tutto dovrà essere adeguatamente retribuito. Anche quando si parla di avvocati gratis, ci si riferisce al patrocinio a spese dello Stato riconosciuto a favore di alcune categorie di soggetti.
L’accordo tra le parti appare essere determinante per stabilire l’onorario dell’avvocato. Ciò non significa che quest’ultimo sarà svincolato da qualsiasi parametro oggettivo e misurabile. I professionisti iscritti all’Albo rispondono ad un codice deontologico. La complessità, la durata e il valore della causa sono elementi che potrebbero incidere sul costo dell’avvocato.
È vero anche che gli avvocati almeno sulla loro parcella sono liberi nella determinazione dell’importo, ed è qui che occorre scegliere con cura il consulente al quale affidarsi, diffidando da chi propone costi troppo bassi perché con tutta probabilità non si dedicherà molto al proprio cliente, ma al contempo non considerare una parcella alta come sinonimo di impegno e dedizione del professionista.
Occorre, quindi, una conoscenza personale, empatica e dal vivo con l’avvocato, cercando di capire la sua disponibilità con il cliente e la sua dedizione al lavoro.
Come capire se la fattura è troppo alta
In linea di massima, la fattura dell’avvocato deve essere proporzionata alla vicenda sottoposta.
Di seguito riportiamo alcuni indici utili per esaminare consapevolmente il preventivo sottoposto:
1. difficoltà della situazione
2. numero di parti in causa
3. tipologia della controversia, cioè se si tratta di una causa di lavoro, civile o penale
4. Prove da portare in giudizio, ovvero la ricerca di foto, video, testimonianze, documenti scritti come un contratto di lavoro, una lettera di licenziamento o messaggi intimidatori
5. eventuali proposte conciliative
Da tutto ciò dipende il calcolo del preventivo dell’avvocato, e certamente anche un occhio meno esperto può rendersi conto di una sproporzione economica.
Inoltre, è bene sapere che se la fattura è eccessiva, il cliente potrà sempre contestarla dinanzi al Consiglio dell’Ordine degli avvocati nel quale è iscritto il proprio difensore, mediante un atto di contestazione della parcella dell’avvocato.
La contestazione può essere spedita via Pec, o presentata personalmente presso lo sportello competente.
Chiaramente, prima di avviare la contestazione, è opportuno dedicare qualche minuto in più alla lettura delle singole voci che compongono la parcella. Oltre all’onorario dell’avvocato bisogna distinguere quali sono le spese vive, a quanto ammontano i rimborsi, le tasse etc. Questa panoramica ti darà anche un’idea più chiara della complessità della tua pratica.
Preventivi e consulenze legali in pochi step
I principali strumenti per conoscere fin da subito le spese legali cui si va incontro sono senza dubbio il preventivo e la prima consulenza legale con l’avvocato.
Con il preventivo, lo studio legale illustrerà al cliente tutti i costi fissi da pagare, quindi tasse, spese di notifica, deposito e registrazione atti, e un primo calcolo della parcella dell’avvocato. Ricorda che chiedere il preventivo all’avvocato è un tuo diritto, tutelato dalla Legge sulla Concorrenza del 2017.
La parcella dell’avvocato, a differenza dei costi fissi può subire delle variazioni nel corso del processo, ad esempio perché il caso si rivela più difficoltoso del previsto, oppure perché subentrano elementi di prova nuovi rispetto all’inizio che vanno a complicare la situazione, o ancora perché magari in tema di separazione e divorzio non si riesce a raggiungere agevolmente un’intesa tra i coniugi che vogliono separarsi, come nel caso di affidamento figli, assegnazione della casa familiare, importo dell’assegno di divorzio ecc.
Con la consulenza legale, invece, si ha modo di conoscere personalmente l’avvocato, di capire su per giù i tempi del processo, di farsi un’idea sulla percentuale di possibile vittoria e sconfitta, e di impostare bene la propria difesa esponendo tutte le principali esigenze.
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