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Avvocato per amministratore di sostegno


Avvocato per amministratore di sostegno

Che cos’è l’amministratore di sostegno?

L’amministratore di sostegno è una figura introdotta nell’ordinamento giuridico nel 2004, per tutelare determinate categorie di soggetti. Infatti le disposizioni dettate in materia di interdizione e di inabilitazione erano piuttosto rigide e soprattutto inadeguate per la protezione giuridica di alcuni soggetti. Proprio per tale motivo è stata introdotto l’amministratore di sostegno.

Il soggetto che è incapace di provvedere ai propri interessi per una infermità parziale o temporanea, oppure i soggetti che abbiano una menomazione fisica o psichica può chiedere al giudice, in questo caso giudice tutelare, di nominare un amministratore di sostegno.

Con tale istituto, l’ordinamento giuridico ha inteso offrire una protezione ad un soggetto in condizioni di difficoltà e con una capacità di autonomia ridotta.

L’amministratore di sostegno può essere indicato dal soggetto che deve essere beneficiario oppure, in mancanza di tale indicazione, esso potrà essere scelto dal giudice che dovrà tenere conto dell’interesse del beneficiario.

Differenze tra amministratore di sostegno ed interdizione ed inabilitazione

L’ordinamento giuridico ha introdotto l’istituto dell’amministratore di sostegno in quanto le norme esistenti concernenti l’interdizione e l’inabilitazione erano inadeguate per la tutela giuridica di determinati soggetti.

L’interdizione giudiziale si ha quanto un soggetto è affetto da abituale e cioè duratura infermità di mente e quindi è dichiarato con sentenza incapace di provvedere ai propri interessi. Con tale sentenza l’incapacità che viene dichiara dal giudice è totale. L’interdetto giudiziale non può quindi porre in essere negozi patrimoniali e negozi familiari. In tale ipotesi è prevista la nomina di un tutore.

L’inabilitazione, invece, è una situazione giuridica che viene determinata dalla presenza di particolari condizioni psico-fisiche di un soggetto che si trova quindi in una situazione di parziale incapacità. In tale ipotesi è prevista la nomina di un curatore.

Quindi il soggetto che si trova in una infermità anche parziale o temporanea, o di menomazione fisica o psichica che prima dell’introduzione dell’amministratore di sostegno non aveva tutela, può invece ora ricorrere al giudice tutelare per la nomina dell’amministratore di sostegno.

Quali sono i compiti ed i poteri dell’amministratore di sostegno? Consulenza legale

L’ordinamento giuridico prevede i compiti dell’amministratore di sostegno che devono essere indicati all’interno del decreto con il quale il giudice tutelare nomina.

Nel decreto di nomina dovranno essere indicate le generalità del soggetto beneficiario ed anche dell’amministratore di sostegno e la durata dell’incarico che può essere anche a tempo indeterminato, gli atti che l’amministratore di sostegno può compiere in nome e per conto del beneficiario e gli atti che il beneficiario può compiere da solo senza essere assistito dall’amministratore di sostegno.

Per quanto concerne i compiti ed i poteri dell’amministratore di sostegno, essi variano in relazione alle specifiche esigenze del soggetto. In generale potranno concernere l’aspetto personale e l’aspetto patrimoniale. L’aspetto personale, cioè la cura della persona, consiste nella cura della salute e quindi le scelte concernenti trattamenti sanitari, rapporti con i medici, luoghi e centri in cui vivere o intraprendere un percorso di cura di cui il beneficiario dell’amministratore di sostegno necessita.

L’aspetto patrimoniale che consiste nella gestione da parte dell’amministratore di sostegno, della gestione del reddito e del patrimonio del beneficiario che consiste nell’amministrare beni mobili consistenti negli stipendi, pensioni oppure beni immobili.

Alla stregua di quanto stabilito dal Giudice Tutelare nel decreto di nomina, l’amministratore di sostegno potrà svolgere una funzione di rappresentanza che consiste nella integrale sostituzione al beneficiario nell’esercizio dei compiti, oppure una funzione di assistenza che consiste invece nell’affiancamento da parte dell’amministratore di sostegno al beneficiario nell’assunzione delle decisioni.

Avvocato per ricorso di nomina amministratore di sostegno

L’ordinamento giuridico non prevede necessariamente l’assistenza di un avvocato per la nomina di un amministratore di sostegno. Nelle ipotesi in cui sussiste una vicenda giuridica complessa come ad esempio una conflittualità tra i congiunti, appare opportuno la consulenza di unprofessionista  esperto per la redazione del ricorso da presentare al giudice tutelare.

L’avvocato però, potrà essere utile in diverse questioni che concernono l’amministratore di sostegno. In varie fattispecie infatti, la consulenza di un professionista legale esperto potrà essere necessario, come ad esempio l’assistenza in giudizio nel procedimento di nomina dell’amministratore di sostegno o nell’ipotesi di richieste di sostituzione o di revoca.

L’avvocato, che potrà essere facilmente trovato su questa piattaforma, deve essere un avvocato specializzato. Il parere di un legale esperto è infatti indispensabile, alla stregua della complessità e della delicatezza della materia. La tutela di tali soggetti è infatti richiesta da persone che richiedono una grande preparazione professionale ed anche empatia e sensibilità.

Quanto costa l'avvocato per ricorso amministratore di sostegno?

Il costo dell’avvocato per la redazione di un ricorso per la nomina di un amministratore di sostegno non è fisso. Esso infatti può variare in relazione alle specifiche esigenze del soggetto. Infatti il costo potrà variare in relazione alla complessità che richiede la procedura specifica. Inoltre nell’indicazione del costo dovrà essere presa in considerazione anche la durata del procedimento ed il patrimonio dell’amministrato.

L’ordinamento giuridico prevede che nel ricorso devono essere indicati il Giudice Tutelare competente per territorio, le generalità del ricorrente e del beneficiario dell’amministratore di sostegno, la residenza, il domicilio ed anche la dimora abituale del beneficiario. Nel ricorso dovrà essere inoltre indicato il nominativo dei soggetti congiunti e dei conviventi del beneficiario ed anche il loro domicilio.

Dovrà essere infine indicata la ragione per cui si richiede la nomina dell’amministratore di sostegno, specificando gli atti di natura personale e di natura patrimoniale che devono essere svolti con urgenza.

Appare anche opportuno, anche se non è necessario, indicare e descrivere le condizioni di salute e di vita della persona alla quale deve essere assegnato l’amministratore di sostegno, delineando anche la situazione economica, cioè reddituale e patrimoniale del soggetto.

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