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Avvocato per porto d’armi


Avvocato per porto d’armi

Che cos’è il porto d’armi?

La licenza di porto di armi è, nell’ordinamento giuridico italiano, una particolare autorizzazione amministrativa con la quale viene data ai cittadini italiani la possibilità di possedere, portare e trasportare un’arma. La disciplina sulle armi è molto rigida e severa e, per tale motivo, occorre sempre attenersi in modo scrupoloso a quanto disciplinato dalla legge.

L’ordinamento giuridico disciplina le diverse modalità per cui può essere richiesto il porto d’armi:

porto d’armi per la difesa personale, porto d’armi per uso sportivo, porto d’armi per impiego venatorio.

Per quanto concerne il porto d’armi per la difesa personale, esso è valido per un solo anno, è rinnovabile e consente il porto d’armi al di fuori dell’abitazione. I requisiti disciplinati dall’ordinamento giuridico per ottenere il porto d’armi per difesa personale sono il raggiungimento della maggiore età, una ragione motivata. 

Il porto d’armi può essere richiesto anche per uso sportivo e con tale licenza il soggetto può usare la propria arma solo per l’esercizio del tiro a volo o tiro a segno nel contesto di un centro di esercitazione. Il porto d’armi per uso sportivo ha la durata di 5 anni.

Per quanto concerne il porto d’armi per impiego venatorio, la licenza autorizza al porto di soli fucili da caccia. I fucili possono essere usati durante i periodi della stagione venatoria e presso le aree autorizzate.

In tale ipotesi il porto d’armi ha durata 6 anni.

Chi può ricevere il porto d’armi? Consulenza legale

Per ricevere il porto d’armi è necessaria la sussistenza di determinati requisiti. Il soggetto che infatti richiede il porto d’armi deve essere maggiorenne e deve avere determinati requisiti fisici e psicologici. Tali requisiti sono indicati dal Ministero della Sanità. Il soggetto dovrà infatti ottenere un certificato con il quale viene dimostrata l’idoneità psico-fisica e l’assenza di problemi di salute e di essere psicologicamente stabili. Il certificato può essere rilasciato da un medico legale oppure da aziende sanitarie locali. Il soggetto che richiede il porto d’armi dovrà anche dimostrare di saper usare l’arma mediante un certificato mediante la frequenza di una sezione di tiro.

Che documenti servono per ottenere il porto d’armi?

Il soggetto che vuole ottenere il porto d’armi dovrà inoltrare la richiesta per via telematica o a mezzo raccomandata alla Questura, al Commissariato di Pubblica Sicurezza o alla Stazione dei Carabinieri allegando determinati documenti: la fotocopia di un documento di identità in corso di validità, due fotografie in formato tessera, due contrassegni telematici da euro 16,00, la certificazione medica che attesta l’idoneità psico-fisica ed una dichiarazione sostitutiva in cui il soggetto che richiede il porto d’armi dichiara di non trovarsi nelle condizioni ostative disciplinate dalla legge, di aver informato i familiari della richiesta del porto d’armi e di non essere stato riconosciuto come obiettore di coscienza

Avvocato cosa fare per contestare il mancato rinnovo del porto d’armi?

Il porto d’armi può essere rinnovato e la relativa domanda deve essere effettuata prima della scadenza della licenza in corso. La richiesta di rinnovo deve essere effettuata ogni anno per il porto d’armi per la difesa personale, mentre invece deve essere effettuata ogni 5 anni per la richiesta per il porto d’armi per uso sportivo o per uso venatorio.

Nell’ipotesi di mancato rinnovo del porto d’armi occorrerà rivolgersi ad un avvocato. L’avvocato, che potrà essere facilmente trovato su questa piattaforma, potrà infatti indicare come tutelare le proprie pretese.

Il soggetto che quindi non ha avuto esito positivo dopo la domanda rinnovo potrà contestare, mediante l’aiuto di un avvocato esperto, la decisione dell’autorità che non ha effettuato il rinnovo del porto d’armi.

Il professionista legale valuterà quindi la sussistenza dei presupposti per il rifiuto del rinnovo del porto d’armi. Essi sono: la condanna penale del soggetto richiedente ad una pena restrittiva della libertà personale superiore 3 anni per un delitto non colposo e senza aver ottenuto la riabilitazione, l’ipotesi in cui il soggetto richiedente sia stato sottoposto ad una ammonizione o ad una misura di sicurezza personale oppure il soggetto richiedente è stato dichiarato delinquente abituale. Il rinnovo del porto d’armi può essere rifiutato se il soggetto richiedente è stato condannato alla pena restrittiva per delitti non colposi contro la persona, se ha una condanna per violenza oppure per resistenza all’autorità o ha commesso delitti contro l’ordine pubblico o delitti contro la personalità dello Stato.

Se il professionista legale non riscontra la presenza di tali presupposti potrà decidere di agire in giudizio.

L’avvocato potrà infatti fare ricorso al TAR, il tribunale amministrativo regionale, entro 60 giorni dalla comunicazione del rifiuto del rinnovo. L’avvocato potrà inoltre proporre un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni. Inoltre l’avvocato potrà effettuare anche il ricorso gerarchico che potrà essere presentato all’autorità amministrativa di grado superiore rispetto a quella che ha emesso il provvedimento.

Quanto costa l’avvocato per il porto d’armi?

Il costo dell’avvocato per il ricorso contro il mancato rinnovo del porto d’armi non è fisso. Esso può essere infatti maggiore o minore in relazione all’attività svolta. Maggiori saranno le difficoltà, maggiore potrà essere il costo dell’avvocato.

Contattare un avvocato su questa piattaforma per chiedere un preventivo, appare una scelta ragionevole. Questo portale consente a tutti di contattare gratuitamente e direttamente da casa un avvocato richiedendo tutte le informazioni necessarie circa il mancato rinnovo del porto d’armi, il prezzo della sua parcella e le eventuali spese legali da affrontare.

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