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Cognome ai figli: cosa cambia?


Posso dare il cognome materno a mio figlio?

La novità del 2022 di cui tutti parlano attiene sicuramente al cambio di rotta circa l’attribuzione del cognome ai propri figli. Ma, in realtà, cosa è cambiato?

La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la norma che ai figli nati da un matrimonio o da una coppia di fatto attribuisce in automatico il cognome paterno, d’ora in avanti quindi il figlio assumerà il cognome di entrambi i genitori.

Quanto all’ordine dei cognomi, spetterà poi ai genitori stabilirlo, così ad esempio un figlio nato da Mario Rossi e Lucia Gialli potrà chiamarsi Lucio Rossi Gialli oppure Lucio Gialli Rossi.

Se addirittura, tra i genitori, dovesse mancare un accordo in tal senso, sarà il giudice a decidere, ma si tratta proprio di un’ipotesi limite e che si cerca di evitare, al di là di casi eccezionali.

La conclusione è che i figli saranno registrati all’anagrafe con il doppio cognome, salva diversa decisione dei genitori, che potrebbero optare per dare anche uno solo dei loro cognomi.

Cognome formato già da più parti: cosa conservare?

Immaginiamo che ad un bambino venga attribuito il doppio cognome, come nell’esempio sopra fatto “Lucio Gialli Rossi” è di tutta evidenza che quando questi crescerà e a sua volta avrà un figlio con la propria compagna ci sarà un problema legato all’articolazione del cognome per il nascituro.

La questione potrebbe far sorridere, ma come sempre sono proprio le controversi meno gravi a causare intoppi nei tribunali.

Ad ogni modo, non si può certo pensare di mandare avanti all’infinito la somma del cognome paterno e di quello materno altrimenti si finirebbe per non essere più identificabili proprio a causa dei troppi cognomi in coda.

Il problema è che in Italia la soluzione dovrà ancora essere presa dal Parlamento e nel frattempo ci si trova nella confusione più totale.

Quali sono i problemi per i figli?

Come detto la somma dei cognomi, darà certamente dei problemi se la legge italiana non interverrà a sciogliere il nodo della discussione. Altri Paesi europei hanno già trovato la soluzione, ad esempio in Spagna sarà trasmesso solo il primo cognome del genitore, tagliando quindi il secondo.

Il secondo problema è di natura giuridica, ossia: le sentenze della Corte Costituzionale hanno tutte valore retroattivo, il che significa che dichiarando una norma illegittima (nel nostro caso quella che finora ha previsto l’attribuzione del solo cognome paterno) questa si considera nulla e quindi come mai presente nel nostro ordinamento.

E allora cosa accadrebbe? Ci ritroveremmo tutti con una sfilza di cognomi aggiunti al nostro.

Da un punto di vista più pratico poi sarebbe necessario riformulare tutti i documenti di identità, patente, carta di identità codice fiscale che diventerebbe interminabile. Insomma una situazione che va dal buffo al drammatico.

Ma perché è illegittimo prevedere il solo cognome paterno?

In linea di massima si è ritenuta illegittima questa previsione perché in contrasto con il principio costituzionale di uguaglianza e con la Convenzione Europea dei diritti dell’uomo, in quanto si è ritenuto che comportassero una discriminazione tra persone, fondata sul sesso.

Inoltre, in relazione al superiore interesse del figlio si è reputato di dover attribuire ai genitori un uguale potere di scelta circa il cognome identificativo del proprio bambino.

Ovviamente questa novità legislativa trova applicazione sia per i figli nati in costanza di matrimonio sia per quelli nati al di fuori di esso, anche da relazioni extraconiugali.

Avvocato: posso dare solo il cognome materno?

Purtroppo, la poca chiarezza di questa novità legislativa desta parecchi dubbi e spesso le madri domandano agli avvocati di poter dare ai propri figli solo il cognome materno travisando il corretto disposto legislativo.

Chiaro è che se l’illegittimità della norma è stata dichiarata proprio perché non risultava garantita l’uguaglianza tra i genitori, né il rispetto della differenza sessuale tra i due, non avrebbe ragion d’esistere una nuova previsione che lederebbe i diritti del padre stavolta.

Quindi, tornando alla domanda, la legge non prevede l’attribuzione del solo cognome materno, ad esclusione di quello paterno, ma più precisamente dispone:

- la possibilità di dare al figlio entrambi i cognomi, con ordine scelto dai genitori;

- la facoltà per i genitori di attribuire anche uno solo dei loro cognomi al bambino, trovando un accordo ovviamente.

Consulenza legale online

Per avere maggiore consapevolezza della situazione odierna a seguito della pronuncia da parte della Corte Costituzionale, si consiglia sempre di rivolgersi ad uno studio legale specializzato in questioni familiari e chiedere una consulenza in relazione al proprio caso specifico.

Di certo, i suggerimenti degli avvocati saranno rapportati al caso concreto e volti in primis alla risoluzione della lite tra genitori in via stragiudiziale, ovvero mediante un accordo tra i due, proprio perché salvo motivi gravi ed eccezionali, avviare una causa in Tribunale per fatti non eccessivamente gravi è sconveniente, perché richiede tempi non indifferenti, a volte anche qualche anno, e nel mentre non si saprebbe quale cognome dare al proprio bambino.

A ciò si aggiungano poi tutte le spese legali da sostenere, la parcella dell’avvocato, che sarà più alta se si deciderà di procedere per vie giudiziali, nonché tutti i costi legati alla notifica e deposito atti.

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