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Praticante avvocato: se sbaglia risponde lo studio legale?


Praticante avvocato: se sbaglia risponde lo studio legale?Nella maggior parte degli studi legali ci sono i titolari e i collaboratori o i praticanti avvocato. Nella gestione della mole di lavoro l’avvocato, ma soprattutto gli studi legali più grandi, si avvale spesso di collaboratori e praticanti. Chi risponde di eventuali errori? Di chi è la responsabilità?

Responsabilità avvocato: se sbaglia il collaboratore/praticante

Soprattutto quando ci si affida a studi legali associati grandi, la paura, per le cause minori o per le pratiche meno complesse e più meccaniche, è di non essere sempre seguiti dall’avvocato titolare dello studio. E’ una paura concreta? Solo in parte. A ben vedere il Codice Civile, all’articolo 2232, impone all’avvocato che riceve il mandato di svolgere l’incarico personalmente, senza deleghe. Non significa ovviamente che non possa avvalersi di collaboratori ma questi opereranno sempre sotto la sua direzione, supervisione e responsabilità. La sentenza del Tribunale di Rimini n 240/2016 infatti, in tema di responsabilità professionale, ha confermato che l’avvocato al quale viene conferito il mandato non risponde solamente del suo operato ma anche di quello di collaboratori e praticanti. Perché parliamo di questo in un blog di un sito dedicato alla ricerca avvocati online? Perché non di rado la paura di chi si rivolge ad internet per la consulenza legale è quella di non sapere chi si cela aldilà dello schermo: è un vero avvocato online ci si chiede? Abbiamo più volte chiarito che il meccanismo sul quale si basa Avvocato Facile è una garanzia in questo senso perché non ci sono intermediari quindi è l’utente, dopo il primo contatto gratuito e non vincolante, a decidere se e come portare avanti la consulenza legale (ben potendo fissare un appuntamento di persona presso lo studio legale se lo ritiene opportuno). Ma questa nuova riflessione ci aiuta a comprendere che in fondo chi ha questo genere di diffidenza la mantiene anche quando dà mandato all’avvocato di persona. Tuttavia la legge lo tutela.

Causa persa: posso chiedere il risarcimento all’avvocato?

Dire che l’avvocato titolare dello studio è responsabile dell’operato suo e dei suoi collaboratori non significa però che basti perdere la causa per essere tenuti al risarcimento del cliente: l’obbligazione che assume il professionista non è di risultato ma di mezzi. Questo, in parole semplici, significa che l’avvocato si impegna a mettere in pratica tutte le attività utili a raggiungere il risultato sperato ma non anche a conseguirlo per fattori che non dipendono dalla sua professionalità. Non solo quindi il cliente non ha diritto al risarcimento per ogni causa persa ma dovrà anche dimostrare che il danno è avvenuto come diretta conseguenza di un errore professionale dell’avvocato (o dei suoi collaboratori). In altre parole bisogna che si verifichi un nesso eziologico tra la condotta del legale e il risultato negativo ottenuto (Cassazione, sentenza n. 2638/2013). Visita il nostro sito per scoprire come è facile entrare in contatto con un avvocato online a portata di click e in maniera diretta!
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