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Avvocato per congedo negato dal datore di lavoro


Avvocato per congedo negato dal datore di lavoro

Che cos’è il congedo di maternità?

Il congedo di maternità è un periodo di astensione obbligatoria dal lavoro che viene riconosciuto alle lavoratrici dipendenti durante il periodo di gravidanza e durante il puerperio. E’ un periodo che va dai 5 mesi a cavallo del parto oppure 2 mesi precedenti la data presunta del parto e tre dopo oppure un mese prima del parto e 4 dopo oppure 5 mesi subito dopo il parto.

Se la donna decide di avvalersi della maternità flessibile e cioè di astenersi dal lavoro 1 mese prima del parto e 4 mesi dopo, dovrà dimostrarlo con un attestato del medico del Servizio sanitario nazionale o con esso convenzionato e dovrà essere certificata l’assenza di rischio alla salute della lavoratrice e la corretta prosecuzione della gravidanza. Tale autorizzazione da parte del medico del SSN avallato dal medico competente, dovrà sussistere anche nell’ipotesi di congedo di 5 mesi successivi alla data del parto. Il medico dovrà quindi attestare l’assenza di rischi per la madre e per il nascituro e quindi l’idoneità alla prosecuzione del lavoro.

Il congedo di maternità è un obbligo per il datore di lavoro, ma anche un diritto indisponibile per la donna lavoratrice. La lavoratrice quindi non potrà mai astenersi dal congedo di maternità, anche se c’è una comprovata certificazione medica con la quale vengono attestate le condizioni di buona salute della donna e la possibilità di continuare a lavorare.

L’ordinamento giuridico disciplina anche il congedo obbligatorio di paternità che è un congedo di 10 giorni ed ha lo scopo di ripartire in modo equo le responsabilità di assistenza tra uomini e donne e ad instaurare un rapporto precoce del legame tra padre e figlio.

Avvocato chi può chiedere il congedo di maternità?

Il congedo di maternità può essere richiesto da tutte le lavoratrici dipendenti di amministrazioni pubbliche, di privati datori di lavoro, da lavoratrici parasubordinate e donne che lavorano mediante contratto di apprendistato e socie lavoratrici di società cooperative. Il congedo di maternità può inoltre essere anticipato se sussistono determinate circostanze: quando ci sono gravi complicanze durante il periodo di gestazione o malattie preesistenti che possono aggravare lo stato della gravidanza, quando le condizioni ambientali o di lavoro sono pregiudizievoli per la salute della donna lavoratrice e del bambino o bambina, quando la lavoratrice è addetta allo svolgimento di lavorazioni pesanti e pericolose e non può svolgere altre mansioni.

Che cos’ il congedo di paternità?

L’ordinamento giuridico disciplina tre differenti tipologie di congedo di paternità: il congedo sostitutivo, il congedo obbligatorio ed il congedo facoltativo.

Il congedo obbligatorio di paternità è un congedo di 10 giorni ed ha lo scopo di ripartire in modo equo le responsabilità di assistenza tra uomini e donne e ad instaurare un rapporto precoce del legame tra padre e figlio.

Tale periodo di 10 giorni lavorativi può essere usato nell’arco temporale che va dai due mesi che precedono la data presunta del parto fino ai cinque mesi successivi alla nascita oppure nell’ipotesi di adozioni nazionali o internazionali dall’ingresso in famiglia o Italia, oppure dalla data dell’affidamento o dal collocamento temporaneo.

E’ inoltre possibile fruire del congedo frazionato a giorni anche nell’ipotesi di morte perinatale del figlio.

Nell’ipotesi di parto plurimo la durata del congedo di paternità è aumentata a 20 giorni lavorativi.

I padri possono inoltre fruire dei giorni di congedo obbligatorio anche durante il congedo di maternità della madre lavoratrice.

E’ un diritto autonomo con il quale il padre si avvale di assenze retribuite in occasione della nascita del figlio.

Il congedo di paternità sostitutivo è conferito al padre in luogo dell’astensione obbligatoria per maternità che spetta alla madre. Il padre lavoratore può astenersi dal lavoro per tutta la durata del congedo di maternità o per la parte che sarebbe spettata alla madre lavoratrice nell’ipotesi di morte del figlio, morte o infermità della madre, abbandono o affidamento esclusivo al padre.

L’ordinamento giuridico disciplina anche il congedo facoltativo che spetta al padre lavoratore per un solo giorno, in alternativa ad un giorno del congedo di maternità.

Avvocato cosa fare se il datore di lavoro non concede il congedo di paternità?

Nell’ipotesi in cui il datore di lavoro non concede il congedo di paternità al padre lavoratore occorrerà rivolgersi all’avvocato per comprendere come tutelare le proprie pretese. L’avvocato che potrà essere trovato su questa piattaforma potrà indicare come agire.

L’ordinamento giuridico disciplina differenti tipologie di sanzioni ed il professionista legale potrà quindi individuare la tutela più opportuna.

La legge infatti disciplina una sanzione amministrativa da 516 a 2.582, l’arresto fino a sei mesi, il mancato il conseguimento della certificazione della parità di genere.

Quanto costa l’avvocato per consulenza congedo di paternità?

Il costo dell’avvocato per una consulenza concernente il mancato congedo di paternità non è fisso. Esso potrà essere infatti maggiore o minore in relazione all’attività svolta.

L’assistenza di un avvocato è fondamentale. Il diritto del lavoro e le controversie che sorgono necessitano spesso di un parere legale da parte di un avvocato. La materia è complessa e delicata e comporta cura, attenzione e preparazione

Contattare un avvocato su questa piattaforma per chiedere un preventivo appare una scelta ragionevole. Questo portale consente a tutti di contattare gratuitamente e direttamente da casa un avvocato, richiedendo tutte le informazioni necessarie, il prezzo della parcella e le eventuali spese legali da affrontare.

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