Trova Online l’Avvocato
che stai cercando

Gratis e Senza Impegno.
Fissa un appuntamento con l'Avvocato

Malattia sul luogo di lavoro


Licenziamento per falsa malattia

Dal punto di vista del diritto del lavoro, la malattia del dipendente deve rappresentare un impedimento temporaneo, totale o parziale, di svolgimento delle mansioni lavorative.

Chiaramente, la legge tutela il lavoratore in queste circostanze, in quanto da un lato è prevista la conservazione del rapporto di lavoro per un certo lasso di tempo, durante il quale il datore non potrà assolutamente adottare un provvedimento di licenziamento, dall’altro lato è garantita la retribuzione nella misura e per il tempo determinati dalle leggi speciali, dalle norme contrattuali o dal giudice secondo equità.

Queste tutele sussistono in situazioni di malattia reale e di trasparenza da parte del dipendente, problemi invece sorgono in caso di falsificazione del certificato medico o nel momento in cui i giorni di malattia sono utilizzati per svolgere faccende personali.

Visite mediche fiscali a domicilio

Al fine di rendere possibile il controllo dello stato di malattia, il lavoratore ha l’obbligo di essere reperibile presso l’indirizzo abituale o il domicilio occasionale durante tutta la durata della malattia, comprese le domeniche e i giorni festivi, nelle fasce orarie stabilite dalla legge.

Le visite mediche fiscali possono essere effettuate solo su richiesta del datore di lavoro o dell’INPS, e solo da apposite strutture sanitarie pubbliche (in particolare, dell’ASL ovvero della stessa INPS).

In caso di assenza ingiustificata alla prima visita di controllo, il lavoratore perde il diritto alla indennità per malattia per i primi 10 giorni di malattia; se l’assenza si verifica anche alla seconda visita di controllo, oltre alla sanzione precedente, è prevista anche la riduzione del 50% della indennità per il periodo successivo ai primi 10 giorni e fino alla conclusione del periodo di malattia. Alla terza volta, in cui il lavoratore sia assente senza giustificazione, L’INPS interrompe l’indennità di malattia.

Cosa succede se fingo una malattia

Non sono affatto rari i casi di finta malattia del lavoratore, si pensi ad esempio al dipendente che chieda giorni di malattia per sbrigare faccende personali, come accompagnare un proprio familiare a fare una visita, oppure si immagini la circostanza in cui il lavoratore falsifichi manualmente i giorni di malattia concessi dal medico.

Pensiamo anche all’ipotesi in cui un lavoratore dichiari di essere affetto da malattie psicologiche, che naturalmente non sono evidenti alla vista, e che forte di questa copertura non si rechi al lavoro ma svolga in realtà una vita normalissima, fa sport, esce con gli amici e la famiglia, va a cena fuori ecc. Come fa il datore a contestare questo stato?

In primis, bisogna sapere che il datore di lavoro può sempre indagare sulla veridicità delle dichiarazioni fatte dal lavoratore:

- o mediante l’invio della visita fiscale presso il suo domicilio o residenza,

- oppure nei casi più estremi chiedere l’aiuto di investigatori privati per acquisire prove certe della falsa malattia.

Il dipendente ha aumentato i giorni di malattia: licenziamento?

Senza alcuna obiezione, la falsa malattia costituisce una giusta causa di licenziamento che consente la risoluzione del rapporto di lavoro senza neppure preavviso. In questi casi, infatti, da un punto di vista prettamente giuridico il lavoratore commette una violazione degli obblighi di correttezza e buona fede oltre che quelli di diligenza e fedeltà

Anche una recente Cassazione ha condiviso questo principio, disponendo testualmente che

“E’ legittimo un licenziamento intimato da un’azienda nei confronti di un suo dipendente, colpevole di aver falsificato il certificato medico rilasciato da un dottore allo scopo di allungare il periodo di malattia”

Responsabilità del medico per certificato falso

Il medico che si presti a produrre un certificato medico falso per il proprio assistito che voglia prolungare la sua malattia, magari anche dietro compenso in denaro, commette reato ai sensi degli articoli 476 codice penale e articolo 482 codice penale.

Il certificato attesta lo stato di salute del paziente e in quanto tale deve essere coperto da pubblica fede, considerato il rilievo giuridico esterno e le conseguenze che la diretta diagnosi in esso riportata produce sul rapporto di lavoro subordinato del dipendente.

Attenzione, quindi, alla leggerezza con cui si rilasciano certificati medici, soprattutto se ci si trova dinanzi ad un’ipotesi di malattia speculativa del paziente, volta a sottrarsi dalle mansioni lavorative.

La mancata diligenza del medico giustifica la punizione della condotta come reato di falso in atto pubblico, più grave del reato di falsità in certificati. Con la precisazione poi che la responsabilità del medico è penale e non civile, il che attribuisce una gravità maggiore alla situazione.

Consulenza legale avvocato economico

Difendersi in situazioni del genere è molto difficile, perché la giurisprudenza ha più volte ribadito la colpevolezza del lavoratore in ipotesi analoghe, tuttavia almeno per ridurre le conseguenze negative ed essere sicuri di ottenere un trattamento equo è tendenzialmente consigliabile rivolgersi ad uno studio legale specializzato in controversie di lavoro, rammentando che in ogni caso il lavoratore resta sempre la parte debole di una rapporto contrattuale di lavoro subordinato.

E dunque, è bene sapere che se ci si trova in difficoltà economica si potrà far ricorso al gratuito patrocinio, a patto che si rientri nelle fasce reddituali previste dalla legge, oppure cercare un avvocato economico, che sia anche estremamente competente per il caso di specie e richiedere il prima possibile una consulenza legale e un preventivo comprensivo delle spese legali da sostenere. 

CONTATTA GRATIS L'AVVOCATO SPECIALIZZATO IN QUESTA MATERIA

Potrebbe interessarti:

Le informazioni riportate in questo articolo sono a carattere generico e non possono essere considerate documenti ufficiali, così come non possono in alcun modo sostituire il parere di un professionista. Per gli stessi motivi Easy Web Project Srl non risponde in alcun modo della correttezza di quanto riportato, così come dell’aggiornamento dei contenuti, in quanto argomenti suscettibili di modifiche nel tempo. EWP invita pertanto gli utenti a consultare direttamente un avvocato per avere informazioni aggiornate, certe e conformi al proprio caso specifico.

richiesta all'avvocato