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Il tuo avvocato non risponde: che fare?


Cosa fare se l'avvocato non risponde

Tra le ricerche più gettonate su internet in ambito legale c'è la richiesta di consigli su "cosa fare se l'avvocato non risponde". Per dare consigli efficaci bisognerebbe in primis chiarire che cosa significa “non risponde”.

Siamo ad agosto: magari hai provato a telefonare al tuo difensore legale o ti sei presentato anche al suo studio legale ma non hai trovato nessuno? Prima di parlare di inadempienza bisogna contestualizzare la condotta: probabilmente in questo periodo è semplicemente in ferie.

Ciò non toglie che, in linea generale, chi si rivolge ad un avvocato per assistenza ha diritto ad essere informato sull'andamento della sua causa. Ai diritti dell'assistito corrispondono ovviamente obblighi dell'avvocato e in alcuni casi il suo silenzio potrebbe realmente configurarsi come inadempimento verso il cliente.

Obblighi dell'avvocato e diritto di informazione del cliente

Il mandato dell'avvocato deve rispondere a criteri di diligenza, lealtà e correttezza: vi rientra anche l'obbligo di informare l'assistito sugli sviluppi del processo, nonché il compito di preparare una solida strategia difensiva e l’onestà di declinare l’incarico qualora ritenga che esorbiti dalle proprie competenze.

In effetti, è proprio il Codice Deontologico a dirci che l'avvocato è tenuto ad informare l'assistito non solo al momento del conferimento dell'incarico, ma anche durante l'evolversi dello stesso. Quest'ultimo ha diritto a ricevere copia degli atti e dei documenti inerenti.

E' onere dell'avvocato evitare prescrizioni in danno del cliente e rispettare i termini previsti dalla legge per la tutela di ciascun diritto.  

Quando posso cambiare avvocato

Sopra abbiamo accennato a casi giustificabili e temporanei in cui l'avvocato non risponde. Se però il silenzio si prolunga, configura un vero e proprio inadempimento. Una condotta di questo genere reiterata nel tempo può quindi costituire la base per la revoca del mandato. E' anche prevista la possibilità di denunciare il legale al Consiglio dell'ordine degli avvocati di appartenenza.

Va chiarito, però, che l'assistito deve comunque pagare la parcella dell’avvocato per quanto è stato fino a quel momento svolto, prima di incaricare un nuovo consulente legale.

La revoca del mandato, inoltre, comporta il dovere in capo al precedente avvocato di restituire tutti i documenti e gli atti compiuti nel corso del processo al cliente, in modo tale che questi affidandosi ad un nuovo professionista sia in grado di informarlo sullo stato di avanzamento della causa e possa da questo punto ripartire.

Assenza avvocato: posso chiedere il risarcimento?

Molti clienti si domandano se in caso di silenzio prolungato dell’avvocato spetti un risarcimento dei danni, in maniera automatica. A ben vedere non è così semplice come si potrebbe pensare perché la pretesa di essere risarciti trova giustificazione solo laddove si dimostri che l’assenza dell’avvocato abbia causato un pregiudizio concreto al cliente. Si pensi ad esempio all’ipotesi in cui l’inerzia dell’avvocato faccia decorrere i tempi di prescrizione, rendendo poi impossibile agire per i propri diritti.

Un espediente valido per salvaguardare la propria causa, è quello di recarsi in Tribunale per vedere e chiedere personalmente di visionare gli atti e gli sviluppi del processo in modo da rendersi conto di eventuali inadempienze dell’avvocato.

Come si chiede il risarcimento del danno

In genere, ogni avvocato è munito di un’assicurazione che in caso di sua responsabilità professionale, ad esempio perché è stato commesso un errore non scusabile oppure perché l’avvocato è scomparso senza preavviso e ha cagionato un danno al proprio assistito, è tenuta a risarcire il cliente.

Quest’ultimo non deve rivolgersi direttamente all’assicurazione, ma deve indirizzare una lettera all’avvocato oppure una Pec nella quale mette per iscritto la volontà di agire contro di lui e di chiedere il risarcimento del danno.

Sarà poi l’avvocato ad accordarsi con l’assicurazione. Nel caso in cui l’avvocato non avesse alcuna assicurazione, si tratta infatti di una facoltà e non di un obbligo, il cliente potrà agire direttamente contro di lui e soddisfarsi sul suo patrimonio.  

Quando l’assenza dell’avvocato è inadempimento 

Certo è che l’avvocato, quando accetta l’incarico conferito dal cliente è come se firmasse un vero e proprio contratto di mandato e ciò vuol dire che è tenuto ad informarlo di tutti gli sviluppi della causa oltre che a lavorare per preparare una strategia difensiva ad hoc.

Chiarito ciò, è anche vero che bisogna avere un margine di flessibilità, nel senso che se non ci sono fondate ragioni non c’è motivo di telefonare ogni giorno il proprio avvocato e in caso di sua mancata risposta non si può ritenere che vi sia stato inadempimento da parte sua.

Si pensi anche alla differente modalità di sviluppo delle cause civili e delle cause penali: le prime sono molto più lente e a volte procedono secondo tappe già prestabilite, per questo non richiedono chissà quali aggiornamenti, le seconde invece presuppongono un confronto più frequente con l’avvocato penalista, anche per fornire un supporto psicologico all’imputato.

Un comportamento scorretto dell’avvocato è ravvisabile solo nel momento in cui questi non agisca tempestivamente, ad esempio perché dimentica di fare opposizione ad una cartella esattoriale che poi diventa definitiva, oppure quando omette di presentare in giudizio alcune prove fondamentali (foto, registrazioni, ricevute di pagamento ecc.) per la vittoria delle causa.

Deve quindi trattarsi di inadempienze gravi che determinano un danno irreparabile per il cliente.

Segnalazione al Consiglio dell’ordine degli avvocati

Al di là della richiesta di risarcimento del danno, il cliente non soddisfatto del comportamento del proprio avvocato può presentare un esposto al Consiglio dell’ordine degli avvocati, perché il silenzio del professionista anche se non cagiona un danno irreparabile, costituisce comunque una violazione dei doveri deontologici cui è sottoposto.

Per questo il Consiglio dell’ordine degli avvocati valuterà l’applicazione di una sanzione disciplinare, ovvero la censura, nei confronti dell’avvocato inadempiente.

Cos’è l’esposto contro l’avvocato

Il singolo cittadino che intende contestare la condotta del proprio avvocato, naturalmente iscritto all’Ordine degli Avvocati della Città (spesso la Provincia) presso la quale esercita la sua funzione, deve presentare un esposto, cioè una comunicazione in cui illustra i motivi per i quali si contesta il comportamento del professionista.

Il ricorso deve essere presentato presso l'ufficio competente della segreteria dell'Ordine e contenere l’indicazione dell’oggetto, dei dati anagrafici dell’istante, dell’iscritto, dei motivi per i quali si contesta il comportamento del professionista e ogni altra documentazione utile.

L’esposto deve essere depositato presso lo sportello competente dell’Ordine, corredato di tutti i documenti utili, pena il suo rigetto.

Il Consiglio dell’Ordine esaminerà l’esposto nel più breve tempo possibile, potendo prevedere anche una fase istruttoria in cui richiedere ulteriore documentazione o convocare le parti innanzi a sé.

Cerca online il giusto avvocato

A volte, si è scettici nella ricerca dell’avvocato online proprio perché si teme una sua mancata disponibilità durante la causa. Come abbiamo visto, questa inadempienza può esserci tanto da parte di un avvocato contattato di persona quanto da quello ricercato online.

La modalità di ricerca del proprio avvocato non influenza la sua maggiore o minore disponibilità, anzi forse gli avvocati online forniscono modalità di comunicazione anche più rapide per i clienti, rispetto alle usanze arcaiche di recarsi ogni volta presso lo studio legale del professionista.

Con ciò si vuole smentire la sfiducia che molte persone ancora oggi hanno nei confronti del web, questo strumento se ben utilizzato è una miniera di ricchezza. Proprio attraverso questo portale si permette una selezione accurata e più specializzata del consulente legale, offrendo una visione ad ampio spettro delle problematiche di cui ogni avvocato di occupa e selezionando, magari, anche un avvocato economico che al tempo stesso sia esperto nel proprio settore.

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