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Avvocato per bossing


Avvocato per bossing

Che cos’è il bossing?

La parola bossing indica una particolare forma di vessazione psicologica che viene operata nell’ambito del luogo di lavoro nei confronti di un dipendente da un superiore gerarchico, ad esempio dal datore di lavoro.

Il bossing quindi è una delle specie del mobbing e si ha quando il datore di lavoro, o comunque un superiore gerarchico, nega determinati benefits o accessori a dipendenti o assegna funzioni e mansioni inferiori a quelle normalmente cui sono preposti i dipendenti, opera pressioni funesti, con il solo scopo di procurare ai dipendenti un sentimento di vessazione che li induce a preferire l’interruzione del rapporto di lavoro.

Tale condotta viene posta in essere dal superiore gerarchico quando vuole sbizzarrirsi di un suo dipendente quindi di un soggetto a lui sottoposto, ma non potendolo o volendo licenziare, preferisce che sia il dipendente stesso a presentare le proprie dimissioni, ponendo in essere una condotta vessatoria.

Avvocato quali sono i diversi tipi di bossing?

L’ordinamento giuridico distingue differenti tipi di bossing:

lo sport bossing, lo school bossing, il military bossing, il club bossing.

Lo sport bossing viene praticato all’interno di un’organizzazione sportiva e si ha ad esempio quando un allenatore o un direttore tecnico induce la vittima all’allontanamento. Lo school bossing è invece praticato da un insegnante mediante l’uso di frasi o espressioni denigratorie che inducono insicurezza o colpiscono l’autostima degli studenti. Il military bossing che si ha nelle forze armate mediante l’uso di espressioni o provvedimenti disciplinari persecutori e il club bossing che vine praticato nelle società o nelle associazioni di genere più vario (amatoriali, professionali , parrocchiali , artistiche , di beneficenza) da membri anziani o con un ruolo dirigente a membri più recenti o più deboli .

Avvocato che cos’è il mobbing?

La parola “mobbing” che deriva dall’inglese “to mob”, che significa aggredire o attaccare, indica un insieme di comportamenti aggressivi e persecutori che sono posti in essere sul luogo di lavoro, con il fine di colpire ed emarginare il soggetto che ne è vittima.

Tale fenomeno consiste quindi in una serie di atti o comportamenti vessatori che sono protratti nel tempo e che sono posti nei confronti di un lavoratore da parte dei membri dell’ufficio o da parte dell’unità produttiva in cui il lavoratore è inserito o da parte del datore di lavoro. Tali comportamenti devono essere quindi caratterizzati da un intento di persecuzione ed emarginazione e devono essere finalizzati all’obiettivo primario di escludere il soggetto vittima del gruppo.

Il mobbing sussiste ad esempio quando un soggetto lavoratore viene relegato in una sede o in una postazione particolarmente scomoda, quando viene escluso da riunioni, progetti, comunicazioni aziendali, corsi di aggiornamento ed altre attività. Il mobbing sussiste anche nell’ipotesi in cui al lavoratore vengono imposte mansioni inferiori e dequalificanti o al contrario vengono affidate mansioni e carichi di lavoro che risultano essere maggiori. Tale fenomeno si ha ad esempio quando il soggetto si trova esposto a intense ed assillanti forme di controllo da parte del datore di lavoro ad esempio durante lo svolgimento delle proprie attività o in occasione di assenze per malattie. Il fenomeno in esame inoltre si verifica quando il lavoratore si vede privato di determinati benefit aziendali sino a quel momento goduti o anche nell’ipotesi in cui vede rifiutarsi sistematicamente permessi, ferie o altre richieste.

Il mobbing può sussistere ad esempio anche nell’ipotesi di licenziamento senza alcuna motivazione.

Tra le condotte che sono riconducibili al fenomeno del mobbing ci sono sicuramente comportamenti illeciti che possono essere anche perseguiti in ambito penale, ma anche comportamenti leciti che costituiscono spesso espressione degli ordinari poteri di direzione, di controllo di disciplina che spettano al datore di lavoro.

L’ordinamento giuridico offre diversi strumenti di tutela.

Il bossing e gli altri tipi di mobbing

Il bossing quindi è una tipologia di mobbing, e cioè è un’ipotesi di mobbing verticale discendente.

L’ordinamento giuridico disciplina anche il mobbing verticale ascendente che invece si ha quando è un lavoratore di livello più basso che attacca un lavoratore a lui sovraordinato.

La legge disciplina quindi il mobbing verticale ed anche il mobbing orizzontale.

Il mobbing orizzontale sussiste invece quando la condotta mobbizzante è posta in essere da soggetti che sono posti sul medesimo livello della persona che è bersaglio.

L’ordinamento giuridico disciplina i presupposti in presenza dei quali si può discorrere di mobbing:

comportamenti di carattere persecutorio posti in essere contro la vittima in modo mirato, sistematico e prolungato in parte del tempo, un evento lesivo della salute, della personalità, il nesso della causalità tra tali condotte ed un danno subito dalla vittima alla propria integrità psico-fisica. Deve inoltre sussistere un elemento soggettivo, cioè l’intento persecutorio che unifica e lega tra loro i comportamenti ostili.

Quanto costa l’avvocato per la richiesta di risarcimento danno da bossing?

Il costo dell’avvocato per la richiesta di risarcimento del danno per bossing non è fisso. Esso può essere maggiore o minore in relazione all’attività svolta. Il costo potrà essere maggiore se maggiori sono le insidie e le difficoltà per la richiesta di risarcimento.

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