Responsabilità genitoriale: avvocato
- Quando si decade dalla responsabilità genitoriale?
- Avvocato per ricorso al provvedimento di decadenza
- Cosa succede dopo aver perso la responsabilità
- Si può essere reintegrati nella responsabilità genitoriale?
- Si può rinunciare alla responsabilità genitoriale?
- Cosa succede se il figlio diventa maggiorenne
La responsabilità genitoriale è l’insieme di tutti gli obblighi e doveri che i genitori hanno nei confronti dei loro figli minori, o maggiorenni che non hanno ancora raggiunto l’indipendenza economica.
Si ricorda infatti che la maggiore età non è più causa di cessazione dalla responsabilità genitoriale. Questa in concreto consiste nel dovere di istruzione, formazione, cura, mantenimento, educazione ecc. e se non esplicata in maniera conforme ai parametri legislativi può essere revocata mediante un provvedimento del giudice di decadenza dalla responsabilità genitoriale.
Si tratta di un argomento molto delicato, che necessita di un confronto con avvocati esperti in diritto della famiglia e tutela dei minori, considerato altresì che in ipotesi particolarmente gravi possono configurarsi responsabilità penali di non lieve entità.
Quando si decade dalla responsabilità genitoriale?
La decadenza dalla responsabilità genitoriale si configura solo in ipotesi piuttosto gravi che compromettono una sana e serena crescita del figlio, ad esempio:
- abbandono
- mancato provvedimento al mantenimento, all’istruzione, alle cure mediche ecc.
- abusi nei confronti del minore, con conseguenze non solo fisiche ma anche morali
- sottrazione all’obbligo di assistenza
- disinteresse per le cure mediche del minore ecc.
La decadenza dalla responsabilità genitoriale deve essere pronunciata dal Tribunale dei minorenni a seguito di un ricorso presentato e scritto da un avvocato specializzato in cui si indicano le motivazioni che determinano un pregiudizio per il minore.
Avvocato per ricorso al provvedimento di decadenza
Il ricorso per ottenere la decadenza del genitore dalla responsabilità genitoriale può essere proposto:
- dall’altro genitore
- dai parenti del minore, ad esempio nel caso in cui le violazioni sono poste in essere da entrambi i genitori
- dal Pubblico ministero quando ha ricevuto accreditate segnalazioni da soggetti esterni alla famiglia, ad esempio la scuola.
In ipotesi molto gravi il giudice può disporre anche immediatamente l’allontanamento del figlio, al fine di garantire una pronta tutela, e nel mentre valutare in concreto la situazione familiare.
La decisione del giudice potrà consistere in una esclusione assoluta dalla responsabilità oppure solo in una limitazione della stessa, o ancora potrà prevedere dei controlli periodici da parte degli assistenti sociali, per tenere sotto controllo l’incolumità del bambino.
Cosa succede dopo aver perso la responsabilità
Se il provvedimento di decadenza viene proposto nei confronti di un solo genitore, la responsabilità genitoriale si concentra in capo all’altro. Diversamente, se essa riguarda sia la madre che il padre, sarà il giudice nel provvedimento ad indicare un tutore al quale affidare le cure del minore fino al raggiungimento della maggiore età.
La decadenza dalla responsabilità genitoriale ha riflessi anche in ambito successorio, poiché il genitore decaduto può essere escluso dalla successione del figlio per indegnità, ai sensi dell’art 463 del codice civile, che deve essere pronunciata dall’autorità giudiziaria quando il genitore viola o trascura i propri doveri nei confronti dei minori, oppure per ipotesi più gravi previste dal codice penale che comportano una espressa esclusione del genitore.
Si può essere reintegrati nella responsabilità genitoriale?
In alcuni casi, quando il giudice ritiene non sussistere più un pregiudizio nei confronti del figlio, essendo definitivamente cessate la ragioni per le quali era stata pronunciata la decadenza, è possibile ottenere una reintegrazione nella responsabilità genitoriale.
Naturalmente, il provvedimento di reintegrazione della responsabilità è subordinato alla presentazione di un ricorso e alla valutazione concreta delle circostanze non più lesive per la crescita del bambino. Anche in questo caso la presentazione del ricorso può avvenire da parte di uno solo dei genitori, oppure da parte di entrambi, ma resta ferma la necessità di rivolgersi ad un avvocato che interceda con il Tribunale die minorenni competente.
Si può rinunciare alla responsabilità genitoriale?
Purtroppo non di rado accade che i genitori, a seguito di divorzio, oppure per una gravidanza indesiderata o ancora per difficoltà economiche chiedano la possibilità di rinunciare alla responsabilità genitoriale e di affidare il minore ad un tutore che sappia meglio garantire una crescita sana ed equilibrata.
Attenzione, la risposta è assolutamente Negativa! La responsabilità genitoriale è un obbligo, non una facoltà posta in favore dei genitori, essi hanno il dovere di prendersi cura dei propri figli e non è assolutamente immaginabile nella legge italiana sottrarsi ad un obbligo del genere.
L’unica ipotesi in cui può venir meno la responsabilità genitoriale è quella del provvedimento di decadenza emesso dal giudice solo in gravi circostanze.
Cosa succede se il figlio diventa maggiorenne
Può accadere che la reintegrazione dalla responsabilità non avvenga e il figlio raggiunge la maggiore età. In questi casi che effetti ci sono?
A ben vedere, una volta raggiunta la maggiore età la responsabilità genitoriale, salvo eccezioni, non produce più effetti sui figli i quali sono in tutto e per tutto capaci di agire in autonomia anche da un punto di vista giuridico, quindi possono concludere negozi, prendere scelte in autonomia ecc.
Si ritiene però che da un punto di vista successorio il figlio possa comunque continuare ad escludere il genitore che è decaduto, nel senso che il provvedimento di decadenza non viene cancellato retroattivamente.
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