Liti tra ragazzi: torto e ragione
- Cosa fare se si è coinvolti in una rissa
- Cosa si rischia con una denuncia per rissa
- Quando posso reagire per legittima difesa
- Quanto costa fare la denuncia: avvocato economico
- Litigio tra ubriachi: è scusabile?
- Lite per insulti alla tua fidanzata
- Posso fare causa ai genitori se il ragazzo è minore?
È inevitabile che tra ragazzi, anche amici, ogni tanto scoppiano delle liti, magari perché si è bevuto un po’ troppo o perché in discoteca c’è lo spiritoso di turno che infastidisce la propria fidanzata, oppure perché a scuola c’è il classico gruppo dei bulli.
Ogni litigio è a sé e le circostanze si complicano quando si va oltre le offese verbali, cominciando ad alzare le mani.
In alcuni casi queste risse finiscono in modo non troppo piacevole, ed è allora che necessita l’intervento della giustizia per il tramite di avvocati e giudici chiamati a tutelare le ragioni di ogni parte.
È difficile stabilire a priori chi ha torto e chi ha ragione, ma occorre ricostruire la vicenda mediante prove certe, ad esempio la testimonianza degli altri compagni presenti, le riprese di telecamere poste nei luoghi della rissa, eventuali video girati dagli amici che hanno fomentato la lite ecc.
Cosa fare se si è coinvolti in una rissa
Se si viene coinvolti in una rissa, non importa da chi sia partito il primo pugno, la legge punisce per il solo fatto di immischiarsi in liti altrui, prevedendo la reclusione da 3 mesi a 5 anni.
Se però si viene coinvolti senza volerlo, o si interviene per salvare la vita del proprio amico è chiaro che non si potrà essere condannati, al contrario si potrà sporgere denuncia contro chi ci ha coinvolti.
La denuncia deve essere presentata alle forze dell’ordine locali, non per forza con l’assistenza del proprio avvocato, seppur fortemente consigliato.
Cosa si rischia con una denuncia per rissa
Chiunque partecipa ad una rissa è punito con una multa fino a 2.000 euro.
Se però, dalla lite deriva l’uccisione di qualcuno o una ferita personale molto grave, allora per il solo fatto di aver preso parte alla rissa è prevista una reclusione da 6 mesi a 6 anni.
È chiaro però che la rissa deve essere denunciata e il reato si configura solo se c’è una contrapposizione tra gruppi di almeno 3 persone e atti di violenza reciproci.
Quando posso reagire per legittima difesa
Se si ricevono solo offese verbali, non si può passare alle mani, ma al massimo rispondere con altrettanti ingiurie o insulti.
In caso contrario si rischia di commettere reato di lesione personale, con la conseguenza di un possibile processo penale e una condanna con tanto di fedina penale macchiata. Sarà poi necessario chiamare un avvocato penalista per farsi assistere in giudizio e ciò implica anche dei costi legali.
La legittima difesa, invece, può essere invocata solo se ci si trova in una situazione di reale pericolo per la propria persona dimostrando che non si poteva fare altrimenti per salvarsi. La legge, in paroloni, quindi cerca di evitare il più possibile le liti personali.
Quanto costa fare la denuncia: avvocato economico
È bene sapere che ciascun avvocato può scegliere il proprio tariffario liberamente, e in genere i fattori che influiscono sulla determinazione del prezzo sono: il prestigio dello studio legale, la città dove è ubicato, la complessità della denuncia e così via.
Un buon avvocato, però, non cercherà di speculare su una denuncia per rissa tra ragazzi, anche per questo si consiglia di fare sempre un’attenta ricerca e individuare sì un professionista competente, ma che al tempo stesso sia anche un avvocato economico e comprensivo delle esigenze dei propri clienti.
Litigio tra ubriachi: è scusabile?
È chiaro che chi ha alzato un po’ troppo il gomito non riesce ad avere cognizione della forza che usa o della discussione in atto.
Ad ogni modo, giustificarsi affermando si essere ubriachi non è e non può essere una scusante per evitare l’irrogazione delle sanzioni. Anzi attenzione, perché questa dichiarazione potrebbe comportare anche delle aggravanti; si pensi ad esempio all’ubriaco che poi si è messo alla guida della propria auto causando un incidente.
Quindi, l’ubriaco viene ugualmente processato in quanto la sua capacità di intendere e volere deve essere valutata al momento in cui decide di assumere gli alcolici e non dopo che ne ha fatto uso, altrimenti qualunque reato potrebbe essere scusabile.
Lite per insulti alla tua fidanzata
Molto spesso capita che quando si è con la propria fidanzata in un locale, in un ristorante o in un bar ci sia qualcuno che la infastidisca, forse anche solo per provocare una rissa.
C'è chi perde subito le staffe e agisce d'impulso, chi per paura fa finta di non sentire o chi lo fa per evitare che la situazione si complichi e sfoci in una lite ingestibile.
Ma non è semplice come sembra. Certamente il comportamento migliore è l’ultimo citato, e cioè far finta di nulla quando si può.
La legge non dà la possibilità di picchiare chi infastidisce la propria fidanzata, neppure per salvare l’onore e se il malcapitato è ubriaco è possibile al massimo allontanarlo chiamando il servizio d’ordine o allontanare se stessi, ma non è possibile alzare le mani altrimenti si diventa responsabili penalmente.
Se, però per causa di forza maggiore si è arrivati ad una rissa, è allora fortemente consigliabile rivolgersi subito ad un avvocato penalista per esporre le proprie ragioni, ricostruire la vicenda e preparare la difesa. In tal modo, oltre ad evitare conseguenze penali si evita anche uno smacco alla propria persona e di sporcare la fedina in giovane età.
Posso fare causa ai genitori se il ragazzo è minore?
Sui genitori incombe un generale obbligo di sorveglianza e vigilanza sui figli minori. Quindi sia il padre che la madre sono responsabili del danno cagionato da fatto illecito commesso dal figlio minore.
I genitori però sono responsabili civilmente degli illeciti compiuti dai figli, cioè essi possono essere chiamati a risarcire i danni arrecati a persone o cose.
Se, invece, la condotta dei figli costituisce reato, come potrebbe essere proprio una rissa finita male, considerato che la pena è personale non possono risponderne i genitori. Fino a 14 anni il minore non può essere perseguito, dopo il compimento dei 14 anni, invece, si attuano le regole tipiche del processo minorile.
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