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Divorzio consensuale – Consulenza legale


Avvocato: cos’è il divorzio consensuale

Il divorzio, a prescindere dalla forma giudiziale o consensuale, segna sempre la fine del matrimonio, anche e soprattutto per gli effetti civili. Ciò che cambia quindi è la procedura seguita e i tempi per ottenerlo.

L’alternativa del divorzio consensuale offre a marito e moglie una strada sicuramente più semplice e breve rispetto alla causa in Tribunale, volta ad ottenere lo stesso risultato.

La differenza rispetto all’ipotesi classica di divorzio è che quello consensuale presuppone un punto di incontro tra i coniugi, i quali seppur hanno deciso di mettere fine al loro matrimonio vogliono raggiungere un accordo per quanto riguarda le questioni fondamentali della rottura, ad esempio in relazione all’affidamento dei figli, all’ammontare dell’assegno divorzile, alla spartizione dei beni comuni ecc.

In genere questi punti sono sempre motivo di contrasto e ciò determina un allungamento dei termini per ottenere il divorzio.

Quando infatti questi problemi non giungono ad una decisione comune è necessario discuterne in Tribunale, mediante il classico divorzio giudiziale.

Presupposti per il divorzio consensuale

Affinché si possa procedere al divorzio consensuale è necessario che:

- i coniugi siano già separati da 6 mesi se si tratta di separazione consensuale o 12 mesi se si tratta di separazione giudiziale;

- i coniugi hanno già raggiunto in sede extra giudiziale un accordo per lo scioglimento del loro matrimonio, in cui tutte le tematiche di rilevanza legale sono state affrontate.

Va sottolineato che la separazione rappresenta uno step antecedente il divorzio che è necessario in quanto la legge al fine di tutelare l’unità familiare prevede un periodo transitorio in cui i coniugi possono riflettere sulla loro situazione prima di giungere allo scioglimento definitivo.

Ci sono solo dei casi limite in cui il divorzio può essere immediato e cioè quando:

- uno dei coniugi è accusato di un grave reato;

- sia passata in giudicato la sentenza di rettifica del sesso di uno dei coniugi;

- il matrimonio non sia stato consumato.

Contenuto dell’accordo di divorzio: avvocato

Nonostante il divorzio consensuale si svolga al di fuori del Tribunale, è opportuno farsi assistere da un avvocato divorzista per disciplinare correttamente il contenuto dell’accordo, considerata la delicatezza dei problemi.

Generalmente le questioni da regolare sono:

- l’affidamento esclusivo o condiviso dei figli, da valutare anche l’età degli stessi;

- l’ammontare dell’assegno di mantenimento che un genitore deve pagare all’altro per la cura dei figli oltre alla ripartizione delle spese straordinarie, ad esempio visite mediche, gite scolastiche, ecc.

- il tempo di permanenza dei figli con uno o l’altro coniuge;

- l’assegnazione della casa coniugale;

- l’eventuale assegno divorzile dovuto a differenze di reddito tra i coniugi.

Come fare domanda per il divorzio consensuale

A differenza del divorzio giudiziale i coniugi non devono presentare un ricorso in Tribunale, ma possono rivolgersi direttamente ad uno Studio Legale per divorzi.

In genere se non vi è disaccordo tra gli stessi potrebbe essere sufficiente anche un solo avvocato per entrambi, diversamente se ci sono punti di scontro è consigliabile che ognuno di essi abbia il proprio rappresentante legale.

L’obiettivo è quello di raggiungere e sottoscrivere un accordo di divorzio che poi sarà presentato in Tribunale solo per essere formalizzato da giudice e che a tutti gli effetti si sostituirà alla sentenza emessa nel caso di divorzio giudiziale.

La legge attuale prevede anche la possibilità che i coniugi possano formalizzare il divorzio consensuale davanti al sindaco del luogo in cui è stato contratto matrimonio oppure nel luogo di residenza. Questa strada, seppur più economica, perché non richiede la necessaria assistenza dell’avvocato presenta degli inconvenienti e cioè:

- l’assenza di un controllo da parte di un soggetto terzo, che possa proteggere uno dei due coniugi da pretese assurde dell’altro;

- l’impossibilità di dar luogo a trasferimenti immobiliari, ad esempio la casa coniugale ecc.

Qual è il ruolo dell’avvocato divorzista

Prima ancora che indossare le vesti di avvocato, inteso come difensore legale del proprio cliente, in questo caso l’avvocato divorzista deve svolgere un ruolo di mediazione e conciliazione tra i due coniugi in rottura al fine di raggiungere un accordo e formalizzare le reciproche pretese in un accordo scritto, che poi costituirà il regolamento nella fase successiva allo scioglimento del matrimonio.

Raggiunto questo accordo, l’avvocato dovrà depositarlo in Tribunale e attendere la formalizzazione da parte del giudice.

Successivamente all’omologazione, il divorzio sarà efficace a tutti gli effetti.

Ad ogni modo, data la complessità e la varietà di casi, ogni situazione va valutata singolarmente e quindi fatti salve le indicazioni generali circa la procedura è sempre buona norma rivolgersi ad un avvocato specializzato in divorzi per avere una consulenza legale completa e specifica per il proprio caso.

Quanto costa un divorzio consensuale

Contrariamente a quanto si possa pensare il divorzio consensuale non è più economico di quello giudiziale, semmai è il contrario.

Questo perché nel divorzio in Tribunale c’è una procedura standard da seguire seppur più lunga, mentre nel divorzio consensuale assume un ruolo centrale la parte delle trattative tra i coniugi.

Ciò vuol dire che i costi saranno più o meno alti in relazione alla difficoltà della pratica, alla presenza di un gran numero di questioni da definire, alla mancata collaborazione dei coniugi e anche in base ai redditi degli stessi.

È chiaro che stabilire reciproche concessioni tra coniugi con un reddito esiguo e con una sola casa di proprietà è senz’altro più semplice che decidere le sorti di un divorzio tra milionari, stante le innumerevoli proprietà eventualmente da dividere, i conti bancari cointestati, eventuali partecipazioni in società ecc.

Quindi, la parcella dell’avvocato varierà a seconda della pratica da seguire, per questo si consiglia di chiedere prima un preventivo scritto, che è sempre un diritto del cliente, e poi proseguire. In tal modo si ha consapevolezza delle spese legali da affrontare, le quali in ogni caso saranno da dividere con l’altro coniuge!

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