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Avvocato per prodotti scaduti al supermercato


Avvocato per prodotti scaduti al supermercato

Cosa fare nell’ipotesi di acquisto di prodotti scaduti al supermercato?

Durante la spesa al supermercato, un soggetto, può acquistare erroneamente un prodotto scaduto e individuare la scadenza solo successivamente al rientro a casa. In tale ipotesi non ci sono particolari problemi, in quanto il soggetto potrà tempestivamente rivolgersi al supermercato mostrando il prodotto e la relativa scadenza e richiedere il rimborso o la sostituzione dello stesso. Problemi più gravi sorgono nell’ipotesi in cui il soggetto dopo aver acquistato un prodotto scaduto, non guardi la scadenza e usi lo stesso. Ad esempio un soggetto acquista un pacco di biscotti scaduto, lo consuma e successivamente si sente male. In tale ipotesi ci si potrà rivolgere all’avvocato per chiedere il risarcimento del danno.

Avvocato chi è responsabile per il danno derivante da prodotto scaduto?

I prodotti alimentari che vengono commercializzati sono sottoposti ad un rigido regolamento che tutela la salute. I supermercati, infatti, sono obbligati a vendere solo prodotti freschi, che sono lontani dalla scadenza e sottoposti a rigidi controlli.

Gli alimenti che si trovano al supermercato, arrivano sugli scaffali dopo una lunga catena di produzione che parte dal soggetto che produce le materie prime, passando per diverse fasi di lavorazione, l’impacchettamento, il trasporto e poi la vendita finale. L’ordinamento giuridico disciplina il principio secondo il quale nell’ipotesi di danno che deriva dal difetto di un prodotto di consumo il responsabile, cioè il soggetto al quale poter chiedere il risarcimento del danno è il produttore. Occorre però effettuare una differenza tra gli alimenti non trasformati e gli alimenti trasformati. Nell’ipotesi di alimenti non trasformati il produttore è l’agricoltore, l’allevatore ed il pescatore. Nell’ipotesi di alimenti trasformati il produttore è il soggetto che ha dato la materia prima o il soggetto che ha effettuato la trasformazione che ha poi causato il danno. Se ad esempio un soggetto ha un danno che deriva dal confezionamento del prodotto, il soggetto al quale chiedere il risarcimento è il soggetto che ha confezionato il prodotto, se invece il danno deriva dalla materia prima usata nel prodotto sarà responsabile il produttore di tale ingrediente.

Non sono quindi responsabili il trasportatore, il distributore o il rivenditore finale, fatta salva l’ipotesi in cui il danno deriva da un problema durante il trasporto. In tale ipotesi, quindi, il trasportatore, potrà essere il responsabile per il danno subito dal soggetto, anche se non ha direttamente contribuito alla produzione.

Avvocato come richiedere il risarcimento del danno derivante da prodotto scaduto?

Per richiedere il risarcimento del danno derivante da prodotto scaduto è opportuno rivolgersi ad un avvocato.

L’avvocato, che potrà essere facilmente individuato su questa piattaforma, potrà indicare come meglio tutelare le proprie pretese. Il professionista legale, prima di agire in giudizio, può richiedere il risarcimento del danno derivante da prodotto scaduto mediante l’invio di una diffida cercando quindi una risoluzione stragiudiziale della controversia, senza ricorrere al giudice.

Nell’ipotesi in cui con la diffida il soggetto non provvede al risarcimento del danno, l’avvocato potrà decidere di adire il giudice.

L’avvocato, con l’aiuto di medici legali, dopo aver individuato il soggetto responsabile, e dopo aver verificato la sussistenza di un danno e di un nesso di causalità potrà quindi chiedere il risarcimento del danno. La richiesta dovrà indicare: il prodotto scaduto acquistato al supermercato dal quale deriva il danno, il luogo quindi il supermercato e la data dell’acquisto del prodotto scaduto ed una foto del prodotto scaduto consumato.

Avvocato quali danni possono essere risarciti nell’ipotesi di danno derivante da prodotto scaduto?

L’avvocato, dopo aver esaminato la problematica potrà comprendere la sussistenza della possibilità di chiedere il risarcimento del danno. Il soggetto potrà chiedere il risarcimento del danno patrimoniale e del danno non patrimoniale.

Il danno patrimoniale consiste nella diminuzione del patrimonio di un soggetto che è dovuto, nell’ipotesi di danno derivante da prodotto scaduto, a quelle spese che derivano dall’acquisto di farmaci, o a quelle spese derivanti dall’inizio di una terapia, che in assenza del prodotto scaduto il paziente non avrebbe dovuto affrontare. Nell’ambito del danno patrimoniale occorre distinguere danno emergente e lucro cessante.

Il danno emergente si ha quando vengono sostenute delle spese mediche e quindi c’è una diminuzione diretta del patrimonio del soggetto. Il lucro cessante si ha nell’ipotesi di mancato guadagno, ad esempio nell’impossibilità di lavorare per il danno che deriva dal prodotto scaduto.

Il danno non patrimoniale consiste invece nel danno alla salute, non suscettibile di valutazione economica ed il cui risarcimento viene determinato dal giudice alla stregua del danno che ha il soggetto. Possono essere risarciti il danno biologico o danno dinamico relazionale ed il danno morale. Il danno biologico consiste nella lesione del diritto alla salute che incide negativamente anche sugli aspetti della vita quotidiana, mentre il danno morale consiste nella sofferenza d’animo che deriva dal danno alla salute dopo aver usato il prodotto scaduto.

Quanto costa l’avvocato per il risarcimento del danno derivante da prodotto scaduto?

Il costo dell’avvocato per la richiesta di risarcimento del danno che deriva da prodotto scaduto non è fisso. Esso può essere maggiore o minore in relazione all’attività svolta. Il costo potrà essere maggiore se maggiori sono le insidie e le difficoltà per la richiesta di risarcimento.

Contattare un avvocato su questa piattaforma per chiedere un preventivo, appare una scelta ragionevole.

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