Trova Online l’Avvocato
che stai cercando

Gratis e Senza Impegno.
Fissa un appuntamento con l'Avvocato

Tradimento e divorzio: colpa dell’amante?


Posso denunciare l’amante per il tradimento?

Frequenti sono i casi di tradimento all’interno di un matrimonio, a volte si finisce con il perdonare l’accaduto, altre volte la vicenda si conclude con la separazione o il divorzio.

È bene sottolineare che i coniugi hanno un reciproco obbligo di fedeltà e laddove questo non venga rispettato ci sono delle conseguenze legali soprattutto in ambito economico e cioè relative al versamento dell’assegno di mantenimento, all’obbligo degli alimenti, oltre che alla possibilità di ereditare i beni del coniuge tradito.

In tutto ciò è possibile attribuire la colpa all’amante?

In realtà NO, perché lui/lei non è tenuto a garantire l’unità della famiglia, è estraneo rispetto a questa.

Vediamo, però, alcune ipotesi in cui il comportamento dell’amante può avere rilevanza legale tanto da rendere possibile una denuncia.

Cosa rischia chi è infedele

Nel matrimonio sussiste l’obbligo di fedeltà, dunque oltre ai danni morali, da un punto di vista legale e giuridico vi sono delle specifiche conseguenze.

Se il coniuge tradisce hai prima di tutto il diritto di chiedere la separazione, ma non solo, perché se l’avvocato che ti assiste riesce a dimostrare che la separazione sia stata una diretta conseguenza della relazione extraconiugale, il giudice addebiterà la separazione al coniuge infedele.

Ciò vuol dire che la colpa ricade su chi non ha rispettato l’obbligo di fedeltà e nello specifico comporta che:

a) il giudice stabilisce a vantaggio del coniuge tradito il diritto di ricevere dall’altro un assegno di mantenimento, qualora egli non abbia adeguati redditi propri;

b) a questo si aggiunge l’obbligo degli alimenti se il coniuge si trova in stato di bisogno, in realtà questo obbligo prescinde dall’addebito della separazione proprio per la sua finalità assistenziale, quindi è sempre previsto;

c) in caso di morte del coniuge “colpevole” della separazione, all’altro spettano gli stessi diritti successori del coniuge legittimo; al contrario, chi ha colpa ha diritto solo ad un assegno vitalizio sempre se alla morte del marito/moglie godeva degli alimenti a carico del coniuge deceduto. 

L’amante è colpevole?

L’amante che è estraneo alla coppia coniugale non viola alcuna normativa, infatti l’obbligo di fedeltà grava solo su marito e moglie uniti in matrimonio.

Neanche nelle coppie di conviventi di fatto o tra fidanzati sussiste l’obbligo di fedeltà.

Quindi, l’amante, sia esso della moglie o del marito, non può essere denunciato con responsabilità penale, né può essere citato in giudizio per ottenere un eventuale risarcimento del danno, anche se a seguito della sua intromissione i coniugi giungano al divorzio.

Né rileva il fatto che l’amante possa causare al coniuge tradito uno stato profondo di depressione, che magari finisce per perdere il lavoro, o a dover sostenere spese mediche per lo psicologo.

Neppure i figli possono denunciare l’amante di uno dei genitori per aver rovinato la famiglia e dovranno rassegnarsi a vivere in una famiglia separata.

Quando si può denunciare l’amante?

L’unica circostanza che prevede la possibilità di denunciare l’amante riguarda l’ipotesi in cui egli vada in giro diffamando l’onore del coniuge tradito.

Ad esempio, raccontando i dettagli della relazione extraconiugale e del conseguente divorzio, dei danni morali causati all’altro componente della coppia che attraversa un periodo difficile ecc.

In questo caso, infatti, l’amante più che essere denunciato per il tradimento, può essere accusato di reato contro l’onore.

Stessa cosa accade quando viene rivelata intenzionalmente la relazione extraconiugale per distruggere la coppia coniugale e arrecare danni alla famiglia.

Chi deve versare l’assegno di mantenimento

Il mantenimento non è una sanzione, ma un provvedimento necessariamente disposto dal giudice tutte le volte in cui vi sia una disparità economica tra moglie e marito, sia che il matrimonio sia finito per colpa di uno solo, sia che la colpa non sia addebitabile a nessuno dei due.

Quindi, l’assegno di mantenimento non è conseguenza del tradimento, ma dipende dal reddito di ciascun coniuge al momento della separazione imponendo così l’obbligo di versarlo su chi guadagna di più.

Ad esempio, se il coniuge che tradisce ha un reddito inferiore rispetto al tradito non dovrà pagargli il mantenimento nonostante la colpa della separazione gli venga addebitata.

Naturalmente ogni caso è a sé e l’avvocato esperto in separazioni chiarirà meglio la situazione, informando il cliente anche sulle modalità per chiedere l’assegno di mantenimento, sull’ammontare dello stesso e sulle tempistiche per ottenerlo.

Mancato versamento dell’assegno di mantenimento

In questo caso, l’avvocato preparerà in primis una lettera di sollecito al pagamento e se questa non sortisce i risultati voluti, potrà chiedere il sequestro di alcuni beni del coniuge obbligato, oppure può richiedere che le somme vengano trasferite direttamente da soggetti terzi che hanno rapporti con il coniuge inadempiente.

Cioè, è possibile imporre al datore di lavoro di versare una parte della sua busta paga direttamente al coniuge che ha diritto all’assegno di mantenimento.

Avvocato per tradimento del coniuge  

Come già sottolineato, la vicenda dell’infedeltà coinvolge i coniugi e per riflesso l’amante.

Quest’ultimo però non è responsabile del tradimento, nel senso che non potrà essere denunciato o condannato al risarcimento dei danni, salvo si riesca a provare che il suo comportamento abbia leso uno dei diritti fondamentali del coniuge tradito, quali: la salute, l’onore e la dignità.

Ad ogni modo, stante la delicatezza della situazione è opportuno rivolgersi il prima possibile ad un avvocato specializzato in materia, anche per avere un supporto morale oltre che legale.

Un buon avvocato cerca sempre di comprendere le esigenze del cliente che ha di fronte, che magari può trovarsi in una situazione di turbamento proprio a causa del tradimento subito; esigenze che possono essere psicologiche o economiche.

Proprio per questo con un po’ di pazienza nella ricerca è possibile individuare un consulente legale con esperienza nel campo e che allo stesso tempo sia anche un avvocato economico.

CONTATTA GRATIS L'AVVOCATO SPECIALIZZATO IN QUESTA MATERIA

Potrebbe interessarti:

Le informazioni riportate in questo articolo sono a carattere generico e non possono essere considerate documenti ufficiali, così come non possono in alcun modo sostituire il parere di un professionista. Per gli stessi motivi Easy Web Project Srl non risponde in alcun modo della correttezza di quanto riportato, così come dell’aggiornamento dei contenuti, in quanto argomenti suscettibili di modifiche nel tempo. EWP invita pertanto gli utenti a consultare direttamente un avvocato per avere informazioni aggiornate, certe e conformi al proprio caso specifico.

richiesta all'avvocato