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Bonus prima casa under 36 – Consulenza legale


Bonus prima casa under 36

Con il decreto Sostegni bis, ossia il Decreto Legge del 25 maggio 2021 n. 73 recante “Misure urgenti connesse all’emergenza da COVID-19 per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali”, sono state introdotte nuove agevolazioni fiscali in materia di imposte indirette per l’acquisto della prima casa da parte dei giovani con età compresa entro i 36 anni, soprattutto al fine di consentire la loro autonomia abitativa.

Le agevolazioni fiscali previste per l’acquisto della prima casa consentono di pagare imposte ridotte sull’atto di acquisto di un’abitazione in presenza di determinate condizioni. È importante rispettarle, altrimenti si corre il rischio di decadere dai benefici concessi o di non rientrare nei sostegni previsti dalla nuova legge.

È bene considerare che la bozza bilancio vuole prorogare anche per l’anno 2023 l’agevolazione in questione in favore dei giovani che vogliono acquistare la prima casa in territorio italiano.

Agevolazioni prima casa: quali sono i benefici

Il decreto sostegni prevede nello specifico le seguenti agevolazioni per l’acquisto della prima casa.

Chi acquista da un privato o da un’azienda che vende in esenzione IVA deve versare un’imposta di registro pari al 2%, anziché del 9% calcolato sul valore catastale dell’immobile; mentre l’imposta catastale e ipotecaria si versano ognuna nella misura fissa di 50 euro ciascuna.

Se invece il venditore è un’impresa con vendita soggetta ad IVA, l’acquirente dovrà versare l’imposta sul valore aggiunto calcolata sul prezzo della cessione e pari al 4%, anziché del 10%.  In questo secondo caso, l’imposta di registro, l’imposta catastale e ipotecaria devono essere versate nella misura fissa pari ad euro 200 ciascuna.

I requisiti per ottenere il Bonus Prima casa

Le agevolazioni analizzate nel paragrafo precedente si applicano, in generale, quando:

- il fabbricato che si acquista appartiene a determinate categorie catastali;

- il fabbricato è ubicato nel Comune in cui l’acquirente ha la propria residenza, o intende stabilirla nell’immediato futuro, oppure nel Comune ove questi svolge il proprio lavoro.

Le agevolazioni prima casa invece non sono applicabili per l’acquisto di immobili che appartengono alle seguenti categorie catastali:

- A1 (abitazioni di tipo signorile)

- A8 (abitazioni in Ville)

- A9 (castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici)

Le agevolazioni si applicano alle pertinenze?

La risposta è chiaramente sì. Tuttavia, occorre che le pertinenze siano destinate in modo durevole a servizio dell’immobile principale, e che questo sia stato acquistato beneficiando delle agevolazioni fiscali prima casa.

Come richiedere le agevolazioni fiscali

Per richiedere un mutuo giovani under 36 è sufficiente rivolgersi alla banca. Lo Stato ha concesso alle banche un Fondo Garanzie, i cui criteri di concessione del credito devono essere di volta in volta rivisti anche in relazione ai soggetti che ne fanno richiesta, i quali possono essere più o meno a rischio. Si pensi, ad esempio, ad una persona che non ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato oppure che da poco ha ricevuto un licenziamento.

L’elenco di tutti gli istituti di credito aderenti è sui siti online di Consap e di Abi ed è in continuo aggiornamento.

In più, da questi siti è possibile anche scaricare un modulo da compilare per accedere al Fondo di garanzia e che dovrà essere consegnato alla banca presso la quale si intende fare richiesta del finanziamento.

Chi può usufruire del bonus prima casa under 36

Possono beneficiare del bonus prima casa i giovani con meno di 36 anni e che rispettino i seguenti requisiti:

- reddito isee annuo non superiore a 40.000 euro

- e che acquistano la prima abitazione tra il 26 maggio 2021 e il 31 dicembre 2022 (se viene confermata la proroga della legge di Bilancio 2023, fino al 31 dicembre 2023).

Cosa non pagano gli under 36: avvocato

Il Decreto Sostegni prevede i seguenti benefici:

- per le compravendite non soggette a Iva, esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale;

- per gli acquisti soggetti a Iva, oltre all’esenzione dalle imposte di registro, imposte ipotecaria e catastale, riconoscimento di un credito d’imposta di ammontare pari all’Iva corrisposta al venditore.

Inoltre, è possibile che il credito d’imposta sia:

- portato in diminuzione dalle imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni dovute sugli atti e denunce presentati dopo la data di acquisizione del credito

- utilizzato in diminuzione delle imposte sui redditi delle persone fisiche dovute in base alla dichiarazione da presentare dopo la data dell’acquisto agevolato

- utilizzato in compensazione tramite modello F24, nel quale va indicato il codice tributo “6928” (istituito con la risoluzione n. 62/2021)

- valutato come esenzione dall’imposta sostitutiva per i finanziamenti erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili a uso abitativo.

Avvocato per agevolazioni prima casa

Come già chiarito, le agevolazioni prima casa e più nello specifico il bonus per gli under 36 possono essere chieste in totale autonomia da chiunque voglia beneficiarne.

Tendenzialmente le procedure sono lineari, sebbene in alcuni casi sia preferibile farsi assistere da un avvocato specializzato nel settore immobiliare e finanziario, in quanto potrebbero sorgere dei problemi anche in corso di stipula ed erogazione del mutuo.

Si pensi ad esempio ad un dipendente che dopo aver ottenuto la concessione del mutuo under 36 venga licenziato, comportando così una perdita di garanzia per la banca. 

In casi come questi, si consiglia di rivolgersi tempestivamente ad un avvocato e chiedere in primis una consulenza legale oltre ad un preventivo delle spese complessive da sostenere.

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