Trova Online l’Avvocato
che stai cercando

Gratis e Senza Impegno.
Fissa un appuntamento con l'Avvocato

Clonazione carta di credito: cosa fare?


Clonazione carta di credito: come fare denuncia

La clonazione è il metodo più diffuso per truffare il titolare di una carta di credito o di una carta prepagata mediante la creazione di una carta falsa con le stesse coordinate di quella rubata in modo da potervi sottrarre denaro o effettuare spese e acquisti di qualunque tipo.

Ci sono tanti modi per clonare la carta, ad esempio su internet con la registrazione su un sito di e-commerce dei dati di accesso al proprio conto bancario, oppure allo sportello di prelievo se questo è stato manomesso da qualche truffatore.

Una volta clonata, la carta può essere utilizzata per fare acquisti o prelievi dal conto corrente di riferimento.

Non appena ci si rende conto che la propria carta è stata clonata occorre subito sporgere denuncia alle forze dell’ordine e contattare la banca al fine di bloccare i conti accesi presso la stessa.

In questo modo, almeno si evita di perdere ulteriore denaro. Vediamo nel dettaglio come comportarsi quando c’è clonazione delle carte.

Quando fare denuncia per clonazione carta di credito

La clonazione della carta di credito o della carta prepagata è un reato previsto dal codice penale, che all’art 493 ter, punisce con la reclusione da 1 a 5 anni e con la multa da 310 euro a 1550 euro:

1. Il soggetto che con lo scopo di trarre profitto per sé o per altri utilizzi, pur non essendone il titolare, carte di credito o di pagamento per effettuare prelievi di denaro contante o per l’acquisto o prestazione di servizi;

2. Chiunque falsifica (quindi clona) o altera carte di credito o di pagamento altrui con il fine di impossessarsi del denaro contante o fare spese di qualunque tipo.

In realtà, anche il semplice possesso di una carta di credito clonata, senza averla utilizzata, implica reato essendo palese lo scopo di chi compie la falsificazione, e dunque potrebbe implicare una denuncia.

Quindi, per accorgersi dell’eventuale clonazione si consiglia di tenere monitorato il proprio estratto conto, di attivare notifiche sul proprio cellulare ad ogni acquisto o prelievo effettuato, come previsto ormai da tutte le app bancarie e di non utilizzare in situazioni ambigue la propria carta di credito.

Ad esempio, si sconsiglia di inserire i dati della propria carta su un sito di e-commerce sconosciuto oppure di rispondere a quelle email spam che chiedono l’inserimento di dati sospetti relativi al proprio conto corrente.

Paga la banca se ti clonano la carta?

A determinate condizioni la banca può essere obbligata a rimborsare i soldi rubati al cliente.

È necessario, infatti che il cliente abbia:

- custodito la propria carta con diligenza, evitando di condividere informazioni con siti web sospetti o con persone non affidabili;

- contattato immediatamente la banca per chiedere il blocco del conto corrente, sussistendo spese e prelievi sospetti;

- e notificato la denuncia, già effettuata tempestivamente presso la Procura o i carabinieri.

La banca, quindi, potrebbe anche contestare la richiesta di rimborso da parte del cliente, ma dovrà dimostrare che la clonazione sia derivata da sua negligenza.

Di certo, se ad esempio si presta la propria carta ad una terza persona che poi la clona, non si potrà pretendere nulla dall’istituto di credito, così come se si risponde ad email truffaldine che chiedono l’inserimento delle proprie coordinate bancarie, non si potrà citare in giudizio la banca.

Come fare denuncia

La persona che si è accorta della clonazione della propria carta di credito deve immediatamente sporgere denuncia dell’accaduto con una delle seguenti modalità:

- recandosi presso gli uffici della Polizia Giudiziaria, o dai carabinieri i quali dovranno ascoltare le dichiarazioni della vittima e redigere apposito verbale;

- oppure presentandosi di persona presso la Procura territorialmente competente e chiedere il deposito della denuncia già presentata in forma scritta.

In seguito, si darà avvio alle indagini e al relativo procedimento penale.

Cerca un buon avvocato penalista per la denuncia

Considerato che la clonazione delle carte di credito è un reato molto diffuso ma al contempo difficile da perseguire, perché spesso i truffatori si dileguano nel nulla oppure i siti di e-commerce spariscono all’istante, si consiglia di presentare una denuncia molto dettagliata, indicando nello specifico:

- i pagamenti non autorizzati e le date in cui essi sono avvenuti;

- gli estratti conti, magari allegandoli alla denuncia;

- i siti web dove sono stati inseriti i dati del proprio conto bancario;

- altre informazioni relative al caso specifico.

Quindi, seppur la denuncia può essere effettuata in totale autonomia, sarebbe buona norma affidarsi ad un buon avvocato penalista per redigerla, in modo da agevolare chi fa le indagini fornendo indicazioni precise.

Rimborso delle somme rubate

La domanda di rimborso delle somme rubate, corredate dalla copia relativa denuncia già presentata alle forze dell’ordine o depositata presso la Procura competente dovrà essere inviata alla propria banca e al circuito di pagamento cui è collegata mediante lettera raccomandata con ricevuta di ritorno. 

Il consumatore, quindi, può rivalersi contro la banca o il circuito di pagamento per la restituzione delle somme erogate senza personale autorizzazione, anche perché uno dei compiti principali della banca è proprio la garanzia di sicurezza verso il cliente.

Nel caso in cui la banca dovesse rifiutarsi, è possibile difendersi con l’assistenza di un avvocato civilista e tutelare le proprie pretese contro l’istituto di credito.

Posso denunciare la banca se la mia carta è clonata?

Come già sottolineato nel corso dell’articolo, non c’è una risposta secca, in quanto molto dipende dalle circostanze concrete e dalla causa che ha determinato la clonazione della carta di credito.

Difficilmente la colpa ricadrà sulla banca di riferimento, che in genere ha una normativa di sicurezza ben articolata.

Tuttavia, se il cliente ritiene che la falsificazione della propria carta di credito sia dipesa da negligenza della banca sarà opportuno rivolgersi il prima possibile ad un avvocato penalista al quale esporre le proprie ragioni, nonché la narrazione dell’accaduto al fine di valutare nel complesso i fatti e preparare una causa penale contro l’istituto di credito.  

Si badi però, che la banca è sicuramente un soggetto parecchio forte da un punto di vista legale rispetto al singolo cliente, quindi occorrerà valutare anche le spese economiche cui si andrà in contro durante il processo, le lunghe tempistiche e le probabilità di vittoria.

Proprio per questo è opportuno prima di tutto chiedere una consulenza legale e un preventivo scritto per conoscere approssimativamente i costi da sostenere, oltre a cercare un avvocato specializzato in materia e che magari sia anche un avvocato economico.

CONTATTA GRATIS L'AVVOCATO SPECIALIZZATO IN QUESTA MATERIA

Potrebbe interessarti:

Le informazioni riportate in questo articolo sono a carattere generico e non possono essere considerate documenti ufficiali, così come non possono in alcun modo sostituire il parere di un professionista. Per gli stessi motivi Easy Web Project Srl non risponde in alcun modo della correttezza di quanto riportato, così come dell’aggiornamento dei contenuti, in quanto argomenti suscettibili di modifiche nel tempo. EWP invita pertanto gli utenti a consultare direttamente un avvocato per avere informazioni aggiornate, certe e conformi al proprio caso specifico.

richiesta all'avvocato