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Come contestare una multa per divieto di sosta? Consulenza legale


Come contestare una multa per divieto di sosta? Consulenza legale

Che cos’è il divieto di sosta?

L’inosservanza del divieto di sosta è, in Italia, una delle infrazioni più comuni. Tale infrazione è disciplinata dal Codice della Strada, che determina le sanzioni all’interno delle aree urbane ed al di fuori. L’ordinamento giuridico disciplina le norme di comportamento per il divieto di fermata e di sosta dei veicoli, indicando quindi tutte le restrizioni che sussistono per parcheggiare l’auto. Il codice della strada afferma quindi il principio secondo il quale la sosta e la fermata sono vietate in determinati casi come ad esempio: in prossimità di linee ferroviarie e passaggi a livello, all’interno di gallerie oppure sovrapassaggi, portici e sottovia, in curva o sopra i dossi, in corrispondenza di semafori e segnaletica stradale, sui marciapiedi, in prossimità delle aree di intersezione, su passaggi pedonali e piste ciclabili, nei punti di ricarica dei veicoli elettrici. La sosta non è inoltre consentita in doppia fila, presso i passi carrabili, davanti ai cassonetti dei rifiuti o in zone che sono riservate al parcheggio di mezzi pubblici o vetture per persone invalide. Tuttavia possono sussistere delle eccezioni che possono quindi consentire la sosta e la fermata soltanto in alcune fasce orarie. Per tale motivo occorre sempre prestare attenzione alle normative locali ed ai regolamenti ed i segnali presenti.

Multa per divieto di sosta. Consulenza legale

Il divieto di sosta determina la multa da 41 euro importo che, con le aggravanti, è facile raddoppiare, se ad esempio il parcheggio si ha sulle strisce pedonali oppure presso una pista ciclabile. Nell’ipotesi in cui l’infrazione è giusta e meritata, il soggetto deve pagare subito così da poter beneficiare di uno sconto sull’ammenda pecuniaria. Se infatti il soggetto paga entro 5 giorni dalla notifica della multa può usufruire uno sconto del 30%. La multa sarà quindi non di 41 euro, ma di 28,70 euro. Se l’infrazione è stata rilevata sul posto i 5 giorni entro cui pagare decorrono dalla data di redazione del verbale di multa, se invece la multa viene notificata per posta in tale ipotesi i 5 giorni decorrono dalla data di ricezione della notifica consegnata per posta.

Avvocato si può contestare una multa per divieto di sosta?

Il soggetto che ha una multa per divieto di sosta, può decidere di rivolgersi al proprio avvocato per contestarla. L’avvocato che potrà essere facilmente trovato su questa piattaforma potrà valutare la sussistenza dei presupposti per chiedere l’annullamento della multa.

L’ordinamento giuridico disciplina le ipotesi nelle quali può essere richiesto l’annullamento come ad esempio: l’ipotesi in cui il segnale di divieto di sosta non è chiaro per tutti perché scolorito, l’ipotesi in cui il cartello è stato girato dal vento e quindi non si comprende a quale strada fa riferimento, il cartello non è visibile dagli automobilisti, se non c’è alcuna segnalazione di divieto di sosta, se la multa non indica la targa del veicolo in modo corretto, se la multa viene notificata al soggetto in ritardo. Inoltre la legge afferma anche il principio secondo il quale il veicolo può essere parcheggiato anche in divieto di sosta, ma solo nelle ipotesi di urgenza personale, situazioni di gravità, situazioni di pericolo. In tali ipotesi il soggetto che riceve la multa potrà quindi rivolgersi all’avvocato per chiedere l’annullamento.

Per contestare una multa per divieto di sosta il soggetto potrà proporre ricorso al Giudice di Pace oppure contestarla al prefetto. Per quanto concerne il ricorso al Giudice di Pace, esso dovrà essere presentato entro 30 giorni dalla notifica o dall’accertamento. La presentazione del ricorso potrà essere effettuata dall’avvocato indicando l’originale del verbale, una copia del documento di riconoscimento in corso di validità come una carta d’identità, patente di guida o passaporto. Il giudice di pace potrà accettare la contestazione ed annullare la multa oppure ridurne l’importo, o anche rigettare il ricorso per inammissibilità. Il Giudice di Pace può anche confermare la sanzione.

Ulteriore opzione per ricorrere ad una multa è contestarla al Prefetto entro 60 giorni dalla data di notifica o di accertamento mediante domanda che deve essere presentata con raccomandata con ricevuta di ritorno oppure in modo telematico con una PEC. La domanda dovrà avere una richiesta formale di annullamento, i riferimenti del verbale, una copia del documento di riconoscimento in corso di validità ed il motivo di ricorso. Il Prefetto potrà decidere nei 120 giorni successivi, accettando la contestazione o rigettandola. Se la rigetta il soggetto dovrà pagare la multa con un importo raddoppiato.

Quanto costa l’avvocato per il ricorso contro una multa per divieto di sosta?

Il costo dell’avvocato per la presentazione di un ricorso contro una multa per violazione del divieto di sosta non è fisso. Esso può essere infatti maggiore o minore in relazione all’attività svolta. Il costo potrà aumentare se maggiori sono le insidie e le difficoltà riscontrate dal professionista legale, minore se invece la presentazione del ricorso non presenta particolari difficoltà ed insidie.

Contattare un avvocato su questa piattaforma per la richiesta di un preventivo è la scelta più ragionevole.

Questo portale consente a tutti di contattare gratuitamente e dalla propria casa un avvocato richiedendo tutte le informazioni necessarie circa la sussistenza dei presupposti o meno per la contestazione di una multa per divieto di sosta, le modalità con cui presentare un ricorso, le eventuali spese legali da affrontare e la sua parcella.

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