Cosa sono le email spam – Consulenza legale
- Quando si può denunciare la spam
- Spam e phishing: differenze
- Chi manda le email spam?
- Cosa fare contro la posta spam: avvocato
- Polizia postale: come posso denunciare le email spam?
- Avvocato penalista per risarcimento da spam
Chiunque riceve quasi quotidianamente delle email che finiscono automaticamente nella casella di posta elettronica contrassegnata come Spam o posta indesiderata.
La spam, infatti, consiste proprio nell’invio di messaggi pubblicitari o contenenti truffe a soggetti che non li hanno richiesti. Il garante della privacy ha, inoltre, affermato che inviare messaggi a chi non ha prestato il proprio consenso per riceverli è reato.
Purtroppo, non è semplice difendersi dalla posta spam o bloccarla, nonostante i server di posta elettronica si impegnino costantemente per tutelare gli utenti, tentando di riconoscere la posta indesiderata tramite meccanismi informatici.
Al riguardo, giocano un ruolo fondamentale i servizi antispam internazionali e nazionali, e le segnalazioni dei singoli utenti. Nei casi più gravi, e al ricorrere di determinate condizione è anche possibile sporgere denuncia presso la polizia postale e preferibilmente con l’assistenza di un avvocato penalista.
Quando si può denunciare la Spam
Nonostante la normativa sulla privacy non permetta l’utilizzo di indirizzi di posta elettronica per l’invio di messaggi indesiderati a scopo promozionale o truffaldino, la Corte di Cassazione ha stabilito che lo spamming non configura reato se non comporta un danno effettivo, reale e attuale per il destinatario.
La denuncia può, quindi, essere fatta solo in determinate circostanze, ovvero quando vengono inviati:
- messaggi persecutori, minacciosi e con contenuti sensibili;
- messaggi con contenuto estorsivo o intimidatorio;
- messaggi in violazione della propria privacy, in quanto gli operatori commerciali non hanno preventivamente richiesto il consenso all’invio di email.
Quindi, l’email spam inviata a soli fini pubblicitari non rappresenterebbe reato.
Spam e Phishing: differenze
Il fenomeno dello spamming è differente dal Phishing, in quanto quest’ultimo pur consistendo sempre nell’invio ossessivo di email indesiderate prevede, in più, delle trappole per l’utente.
In poche parole, le email collegate al fenomeno del Phishing appaiono inviate ad esempio da note società, da istituti di credito o banche e inducono l’utente ad inserire le proprie credenziali, password, e informazioni personali, come ad esempio i codici per entrare nella banca online.
La conseguenza è il più delle volte una truffa monetaria.
Chi manda le email spam?
L’autore delle email spam è chiamato “Spammer” ed è colui che invia lo stesso messaggio a migliaia di indirizzi di posta elettronica.
Il mittente recupera gli indirizzi email dei destinatari direttamente da Internet oppure dalle banche dati di agenzie private. Si pensi ad esempio all’ipotesi in cui si compilano moduli di adesione nei quali è richiesto l’inserimento della propria email.
Il messaggio di uno spammer è facilmente riconoscibile perché il più delle volte il contenuto è molto allettante e si riferisce, per esempio, ad una presunta vincita, ad un finanziamento super conveniente, ad un modo semplice di risparmiare, oppure alla possibilità di estinguere tutti i propri debiti.
Cosa fare contro la posta spam: Avvocato
Alcuni servizi di email, come Google, Outlook, Yahoo e altri, hanno già attivi dei filtri antispam in modo da identificare immediatamente delle caratteristiche comuni a tutte le email indesiderate. Così facendo il messaggio finisce direttamente nella casella di posta indesiderata oppure viene eliminato automaticamente.
Oltre a ciò, l’utente, prima di arrivare alla denuncia:
- può segnalare il messaggio come spam attraverso il proprio server di posta elettronica, contribuendo così anche alla riduzione della diffusione;
- può annullare l’iscrizione ai siti da cui viene inviata l’email ecc.
Un altro espediente è quello di utilizzare un indirizzo di posta elettronica alternativo, ad esempio quando si acquista un prodotto online, perché la società venditrice comincerà ad inviare una sfilza di ricorrenti email per informare su offerte, nuovi arrivi, cataloghi ecc.
Si consiglia, quindi, di tenere sempre segreto il proprio indirizzo email almeno su quei siti web non accreditati e non raccomandabili, ciò significa cercare di nasconderlo anche dagli account social network, cioè dal profilo personale di Facebook o Instagram, altrimenti qualche truffatore potrebbe impossessarsene.
Ad ogni modo, se i messaggi ricevuti implicano molestie anche solo psicologiche e verbali, è possibile rivolgersi all’avvocato e denunciare il mittente per violazione della privacy e per turbative arrecate al destinatario.
Polizia postale: come posso denunciare le email spam?
Per denunciare le attività di spam sulla propria casella postale è possibile rivolgersi direttamente e di persona alla Polizia postale nell’ufficio più vicino, oppure attivarsi online e procedere alla denuncia attraverso il sito internet della polizia postale.
L’atto di denuncia compiuto dal cittadino, sia se effettuato fisicamente presso l’ufficio postale sia se effettuato in via telematica ha valore legale a tutti gli effetti.
Avvocato penalista per risarcimento da spam
Naturalmente, quando si decide di sporgere denuncia contro la ricezione di posta indesiderata, gli obiettivi principali sono due e cioè:
- non essere più infastiditi da email spam
- ottenere il risarcimento dei danni.
In realtà, il risarcimento economico dei danni è difficile da ottenere e spesso irrealizzabile, in quanto la Corte di Cassazione lo ha previsto solo in ipotesi limite, ovvero quando:
- c’è lesione del diritto alla riservatezza;
- l’utente subisce un danno morale, che però deve essere dimostrato in maniera inequivocabile;
- la spam è tanto frequente da diventare insostenibile.
Naturalmente ogni caso è a sé e necessita di essere valutato singolarmente. Proprio per questo, il primo passo per avere un buon risultato è quello di affidarsi ad un avvocato penalista specializzato nel settore dei reati informatici, in modo da valutare nello specifico il proprio caso e costruire una strategia vincente.
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