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Dichiarazione dei redditi – parere legale online


Consulenza legale per dichiarazione dei redditi

Sebbene la dichiarazione dei redditi sia una formalità che ricade in ambito fiscale piuttosto che legale, l’attività degli avvocati può rappresentare un grande aiuto per i contribuenti che in mezzo a tanti documenti potrebbero sentirsi disorientati.

Infatti, nello specifico, la consulenza legale è utile per comprendere quando occorre presentare la dichiarazione dei redditi, chi ha l’obbligo di presentarla e dove va effettuata.

Certamente, gli aspetti tecnici saranno curati dal commercialista, ma molto spesso quest’ultimo collabora con gli avvocati considerato che di frequente le situazioni possono essere più complesse del previsto.

Cos’è la dichiarazione dei redditi

La maggior parte di noi, sa di dover fare la Dichiarazione dei Redditi, ma in sostanza non sa né in cosa consiste né perché la legge impone tale obbligo. È un classico infatti lasciar fare tutto al commercialista senza capire il contenuto di tutti quei documenti.

In termini semplici questa dichiarazione rappresenta un adempimento fiscale mediante il quale ogni cittadino che lavora comunica allo Stato le proprie entrate, quindi il proprio reddito, e sulla base di ciò paga le relative imposte. In Italia, la dichiarazione dei Redditi avviene con la compilazione del modello 730.

Capire cosa sia la dichiarazione dei redditi può essere utile sotto tanti aspetti, ad esempio per comprendere quale sia il reddito che dichiariamo allo Stato e di riflesso quante tasse paghiamo, oppure per sapere se possiamo chiedere un finanziamento in banca e in che misura ecc.

Come è composto il modello dei redditi

In genere il modello dei redditi è composto da almeno 20 pagine, che sono totalmente incomprensibili per chi non è incline alla materia fiscale.

La prima pagina serve a capire di che tipo di dichiarazione si tratta, ovvero:

- Dichiarazione Persona Fisica, detta PF;

- Modello 730;

- dichiarazione redditi delle società.          

È importante dire subito che l’anno in cui si presenta la dichiarazione dei redditi in realtà è sempre successivo rispetto a quello a cui si riferiscono i redditi, ad esempio la dichiarazione presentata nel 2021 si riferisce ai redditi del 2020.

Nelle prime pagine sono contenute le informazioni personali del contribuente, cioè nome, cognome, codice fiscale ecc. A seguire sono indicati una serie di tabelle dette Quadri, tra i quali i più importanti sono:

- il quadro familiare, per capire quali familiari sono a carico del contribuente, in genere coniuge e figli;

- il quadro RB, che indica il reddito percepito dai fabbricati e che è importante poiché le imposte pagate sono fisse se l’immobile non è affittato, invece variano, in aumento, in caso di locazione;

- il quadro RC, relativo ai redditi da lavoro dipendente o alle pensioni

- il quadro RE, indicante i redditi da lavoro autonomo derivante dall’esercizio di arti e professioni;

- il quadro RN per l’Irpef.

Chi deve presentare la dichiarazione dei redditi

La dichiarazione dei redditi deve essere presentata da ogni cittadino che nell’anno di riferimento ha conseguito redditi e non rientra nelle ipotesi di esonero previste dalla legge. Sono obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi:

- i titolari di partita IVA, anche se nell’anno di riferimento non hanno prodotto redditi;

- i lavoratori dipendenti che hanno percepito indennità o somme dall’INPS, come ad esempio la disoccupazione;

- i lavoratori domestici, ad esempio babysitter o badanti;

- i contribuenti che hanno percepito redditi soggetti a tassazione separata;

- i cittadini che lavorano nelle scuole di ogni ordine e grado e sono stati assunti con contratto a tempo determinato;

- i lavoratori che possiedono solo redditi derivanti da collaborazione coordinata e continuativa.

Quali sono i termini per la presentazione: Avvocato

Sono previsti dei termini perentori entro i quali è necessario presentare la dichiarazione dei redditi:

- la scadenza per presentare la dichiarazione dei redditi 730 precompilato è sempre il 30 settembre dell’anno successivo a quello dell’imposta;

-il modello Redditi PF (persone fisiche), invece, va presentato entro il 30 novembre dell'anno successivo a quello di imposta.

In entrambi i casi la presentazione può avvenire online o rivolgendosi a Centri di assistenza fiscale (Caf) o ai professionisti abilitati, mentre nel solo caso del modello 730 è possibile rivolgersi anche al sostituto d’imposta ovvero al proprio datore di lavoro.

Liberi professionisti: quando fare la dichiarazione dei redditi?

Per i liberi professionisti persone fisiche, la dichiarazione dei redditi tramite il “modello Redditi PF” va inoltrata:

- entro il 30 novembre di ogni anno, salvo eventuali proroghe, se presentata per via telematica, tramite i servizi online dell’Agenzia delle Entrate o tramite un intermediario a ciò abilitato;

- tra il 2 maggio e il 30 giugno di ogni anno, se presentata in formato cartaceo agli uffici postali.

Quanto costa fare il 730

Se si sceglie di affidarsi ad un commercialista per compilare la propria dichiarazione dei redditi bisogna considerare una serie di costi, non sempre fissi.

Ogni commercialista infatti ha le proprie tariffe che variano in base alla città in cui si trova, alla quantità di informazioni da inserire in un 730 ecc., proprio per questo è necessario un colloquio di persona con il commercialista per avere un’idea delle spese da affrontare.

In termini meramente approssimativi si potrebbe dire che il costo per la compilazione di una dichiarazione dei redditi va dai 150 euro in su.

Che succede se non si fa la dichiarazione dei redditi

Se la dichiarazione dei redditi non viene presentata entro i termini sopra visti, essa si considera omessa se le imposte evase sono maggiori di 50.000 euro e se non viene presentata entro 90 giorni dalla scadenza (dunque cominceranno a decorrere dal 30 settembre o dal 30 novembre a seconda della dichiarazione da presentare). 

Le conseguenze consistono in:

- una sanzione amministrativa che va da un valore di 120% fino a 240% delle imposte dovute;

- una sanzione penale che si applica se le imposte evase superano i 50.000 euro e prevede la reclusione da un minimo di 1 anno e 6 mesi ad un massimo di 4 anni.

La mancata presentazione può dipendere da diversi motivi, non per forza legati alla volontà di frodare lo Stato, quindi per evitare di incorrere in sanzioni si consiglia sempre di rivolgersi ad un avvocato a seconda dei casi penalista o esperto in diritto amministrativo che possa valutare tutte le prove per sostenere le ragioni del proprio cliente.

Consulenza legale avvocato economico

In realtà, come più volte specificato, la presentazione della dichiarazione dei redditi è di competenza del commercialista e solo di riflesso può essere utile la consulenza legale di un avvocato specializzato.

Tuttavia, è innegabile che quando si tratta di un cliente persona giuridica, ad esempio una società, fare una dichiarazione dei redditi è molto più complesso rispetto all’ipotesi comune di una persona fisica che per di più ha solo un’entrata derivante da lavoro dipendente.

E allora diventa vantaggioso trovare un avvocato economico che collabori con il proprio commercialista al fine di scongiurare errori nella presentazione della propria dichiarazione dei redditi, ed evitare così sanzioni amministrative o nei casi più gravi sanzioni penali.

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