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Avvocato: cosa fare se il cane del vicino abbaia?


Il cane del vicino abbaia: cosa posso fare? Avvocato

Immaginiamo che il cane del nostro vicino abbai tutti i giorni e tutto il giorno ininterrottamente, diventando un chiodo fisso quando si lavora, quando si studia o semplicemente quando si vuole riposare, impedendoci anche di riuscire a dormire di notte.

In realtà, non è un problema tanto isolato, ma piuttosto comune. La difficoltà sta più nell’individuare gli strumenti giuridici per tutelare le proprie ragioni e ottenere un po’ di tranquillità.

Come regola generale è scontato che il padrone del cane debba fare di tutto per evitare che il proprio animale domestico disturbi i vicini, ma a volte ciò non basta.

Avvocato: come devo tutelarmi se il cane abbaia?

Gli strumenti di tutela variano a seconda di quante persone nel vicinato soffrano di questo disturbo.

Se a lamentarsi è una sola persona, allora ricadiamo nell’ambito del semplice illecito civile.

Tutto ciò che si può fare in questo caso è rivolgersi al proprio avvocato affinché faccia una richiesta al giudice in via d’urgenza. Il giudice intimerà il padrone del cane di interrompere le molestie adottando appositi provvedimenti, come ad esempio l’insonorizzazione delle pareti di casa o ordinandogli di mandarlo ad un corso di addestramento, o in estrema ratio evitare di tenerlo in giardino magari proprio sotto la finestra della persona infastidita.

Il giudice, quindi, fa una valutazione complessiva delle circostanze e adotta una decisione che almeno dovrà consentire al vicinato di vivere serenamente. Certo non potrà indurre il proprietario ad abbandonare il proprio cane per far cessare i rumori.

Cosa succede se il cane disturba tutto il vicinato?

Se invece l’abbaiare del cane è avvertibile da un numero indeterminato di persone, ad esempio perché disturba tutto il vicinato o l’intero condominio, allora siamo nell’ambito del penale e la circostanza in esame potrebbe costituire reato.

Più precisamente, si tratterebbe di reato di disturbo della quiete pubblica.

In questo caso è possibile sporgere denuncia presso la Caserma dei carabinieri nei confronti del vicino che non faccia nulla per limitare i disturbi del suo cane, considerato poi che a volte i cani abbaiano perché vengono maltrattati o perché hanno fame e sete.

In seguito si avvierà un processo penale in cui chi ha esposto denuncia può costituirsi anche come parte civile per ottenere almeno il risarcimento dei danni.

In casi estremi, il giudice può ordinare il sequestro dell’animale, ad esempio quanto quest’ultimo abbaia perché è costretto a rimanere solo tutto il giorno in quanto il padrone lavora lontano da casa, e magari anche al freddo e senza cibo.

Sequestro preventivo del cane

Il sequestro preventivo è una misura cautelare e quindi può essere adottata solo laddove l’abbaiare del cane abbia rilevanza penale e interessi tutto il vicinato.

Il codice di procedura penale, infatti, all’art 321 dispone che:

“Quando vi è pericolo che la libera disponibilità di una cosa pertinente al reato possa aggravare o protrarre le conseguenze di esso ovvero agevolare la commissione di altri reati, a richiesta del pubblico ministero il giudice competente a pronunciarsi nel merito ne dispone il sequestro con decreto motivato”.

In termini più semplici, questa misura non vuole fare del male all’animale, ma solo collocarlo in un posto diverso al fine di tutelare la tranquillità dei vicini e probabilmente anche il benessere del cane stesso, con la conseguenza che il padrone dell’animale si vedrà privato della sua custodia.

Posso chiedere il risarcimento danni contro il vicino?

La risposta è assolutamente Sì!

A prescindere dalla rilevanza civile o penale della vicenda, è sempre possibile chiedere il risarcimento dei danni, ma occorre dare prova in giudizio di un danno effettivo causato dall’abbaiare del cane.

Il semplice abbaiare non costituisce presupposto idoneo per ottenere la condanna al risarcimento dei danni. Si pensi ad esempio ad un certificato medico che attesti una mancanza di riposo per impossibilità a dormire, oppure patologie come stress, nervosismo, stati d’ansia dettati dall’impossibilità a lavorare in serenità e simili.

Naturalmente in questi casi sarà anche il medico curante a valutare la sussistenza dei presupposti per rilasciare il certificato.

Avvocato per disturbo quiete pubblica

Come sempre, va rammentato che in tutte le circostanze se i problemi si possono risolvere bonariamente, cioè senza avviare processi civili o penali, è sempre un vantaggio sia per chi subisce il fastidio, in questo caso il rumore causato dal cane del vicino che abbaia, sia per chi è destinatario della segnalazione.

Si evita in primis di creare dissapori nel vicinato e poi anche di affrontare spese legali eccessive finendo in Tribunale.

Non a caso, l’avvocato potrebbe consigliare anche di agire in un primo momento solo con una lettera di diffida legale nei confronti del vicino, sempre che la richiesta verbale di mettere a freno l’abbaiare del cane non abbia prodotto alcun risultato utile.

Con la lettera di diffida, infatti, non si instaura nessuna causa, ma si invita formalmente seppur con un’autorità maggiore, stante la firma del proprio avvocato di fiducia, a porre rimedio ai disturbi, magari cercando di capire quali sono i motivi che portano il cane a lamentarsi tutto il giorno.

Nel fallimento del tentativo bonario, si potrà poi ricorrere agli espedienti del processo civile o penale come indicato nei paragrafi precedenti e chiedere immediatamente una consulenza legale ad un avvocato civilista o un avvocato penalista a seconda delle circostanze.   

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