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Cosa fare se l'avvocato della controparte non risponde


Cosa fare se l'avvocato della controparte non rispondeVi siete rivolti al vostro avvocato per inviare una notifica alla controparte. Il vostro difensore, dunque, ha provveduto come da incarico a scrivere una lettera indirizzata alla controparte e allo studio legale che la sta assistendo con richieste in merito alla controversia in corso. Attenzione non potrà scrivere direttamente alla controparte senza includere il difensore che sa essere coinvolto nella causa. Non parliamo quindi di una lettera di diffida stragiudiziale ma di un contenzioso già avviato. La normativa prevede infatti che l’avvocato può rivolgersi direttamente alla controparte esclusivamente nei casi in cui la legge ricollega l’efficacia di una diffida o di una messa in mora alla comunicazione diretta all’interessato (si pensi, a titolo di esempio, alla comunicazione per il recesso dal contratto di locazione). Che cosa fare se non ricevete alcuna risposta dall'avvocato della controparte?

L'avvocato della controparte è tenuto a rispondere al collega?

Chiariamo da subito una cosa: la risposta non è discrezionale come si potrebbe pensare. In ambito legale il detto "chiedere è lecito, rispondere è cortesia" non vale. Rispondere al collega che fa una richiesta legata alla controversia tra i propri assistiti è un adempimento previsto dal codice deontologico. Chi non lo fa commette un illecito deontologico e viola i principi di lealtà e correttezza tra colleghi. Lo stesso a dirsi per risposte che arrivano troppo tardi tanto da risultare ormai inutili.

Sanzioni per l'avvocato che non risponde

In questa fattispecie, l'avvocato inadempiente sarà in primis richiamato dal consiglio dell’ordine degli avvocati. In questo primo avvertimento si ribadirà che la condotta non è conforme alle norme del codice deontologico. Attenzione però: questo vale solo se la richiesta era stata fatta tramite avvocato. La norma deontologica infatti vale tra colleghi. Se proverai tu di persona a contattare l'avvocato della controparte, quest'ultimo non sarà tenuto a risponderti. Anzi, se sei assistito da un avvocato, quello della controparte commetterebbe illecito nello stabilire un rapporto diretto con te scavalcando il collega. La regola generale vuole che l'avvocato, in ogni grado del giudizio, possa stabilire contatti con le altre parti solo in presenza del loro difensore o con il consenso di questi ultimi. In caso contrario rischierebbe la censura, una sanzione che equivale ad un biasimo formale ed è quindi più grave di un semplice richiamo. Se invece sei tu ad avere bisogno di una risposta urgente da un avvocato per un parere, compila il form di Avvocato Facile e puoi contattare il professionista che cerchi ottenendo risposte e preventivi legali entro poche ore, direttamente online.
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