Cosa fare se non viene osservato il contratto?
- Che cos’è il contratto?
- Avvocato quali sono i diversi tipi di contratto?
- Cosa fare se non viene osservato il contratto?
- Quanto costa l’avvocato per consulenza nell'ipotesi di inosservanza del contratto?
Che cos’è il contratto?
Il contratto è l’accordo tra due o più parti per costituire, regolare o estinguere un rapporto giuridico di tipo patrimoniale. Esso ha quindi sempre contenuto patrimoniale, cioè sono quindi esclusi i rapporti familiari che per il loro carattere personale si configurano quali convenzioni e non contratti. Il contratto, inoltre, ha sempre carattere bilaterale o plurilaterale. L’ordinamento giuridico afferma il principio secondo il quale il contratto è un paradigma generale e astratto, che può accogliere ogni volontà delle parti. Ciò significa che ogni soggetto può stipulare con altri soggetti anche contratti che non sono disciplinati dalla legge. Tali contratti devono essere, però, leciti e meritevoli di tutela.
L’ordinamento giuridico disciplina gli elementi essenziali del contratto, cioè quegli elementi che devono essere necessariamente in un contratto. La loro mancanza determina la nullità del contratto. Essi sono: l’accordo o anche il consenso delle parti, la causa, l’oggetto e la forma.
L’accordo consiste nell’incontro delle volontà di due o più parti; la causa consiste nella funzione economico-sociale, cioè nello scopo concreto che le parti intendono realizzare con la stipula di un contratto, l’oggetto consiste nella prestazione del contratto che deve essere possibile, lecito e determinato o determinabile. Ad esempio nel contratto di compravendita di una casa l’oggetto consiste nel trasferimento della proprietà di una casa da un soggetto (il venditore) ad un altro soggetto (l’acquirente). Altro elemento essenziale del contratto è la forma, quando essa è richiesta dall’ordinamento giuridico a pena di nullità.
Avvocato quali sono i diversi tipi di contratto?
L’ordinamento giuridico disciplina differenti tipologie di contratto. Occorre effettuare una distinzione tra contratti consensuali e contratti reali, contratti ad esecuzione istantanea e contratti di durata, contratti a effetti reali o traslativi e contratti a effetti obbligatori, contratti a prestazioni corrispettive e contratti con prestazione unica, contratti commutativi e contratti aleatori, contratti a titolo oneroso e contratti a titolo gratuito e contratti tipici e contratti atipici.
I contratti consensuali sono i contratti che si perfezionano con il semplice consenso, mentre i contratti reali necessitano della consegna della cosa. Ad esempio il contratto con il quale un soggetto acquista un’automobile è un contratto consensuale perché non necessita della consegna della cosa, mentre il contratto di deposito è un contrattato reale perché necessita la consegna della cosa.
I contratti ad esecuzione istantanea producono i loro effetti al momento della conclusione del contratto, mentre i contratti di durata, l’esecuzione si protrae nel tempo o in modo continuo. I contratti a effetti reali o traslativi sono quelli che determinano il passaggio della proprietà da un soggetto ad un altro, mentre invece i contratti obbligatori non determinano il trasferimento del diritto di proprietà. I contratti commutativi sono quei contratti in cui le parti al momento della stipula già conoscono i vantaggi e gli svantaggi, differentemente dai contratti aleatori. I contratti a titolo oneroso si hanno quando alla prestazione di una parte corrisponde un sacrificio dell’altra, differentemente dai contratti a titolo gratuito. I contratti tipici sono quelli disciplinati dall’ordinamento giuridico, i contratti atipici o innominati non sono disciplinati dalla legge. L’avvocato, dopo aver ascoltato le esigenze del cliente potrà individuare quale tra queste tipologie può essere adatto.
Cosa fare se non viene osservato il contratto?
L’ordinamento giuridico afferma il principio secondo il quale nei contratti a prestazioni corrispettive, quando uno dei contraenti non adempie le sue obbligazioni, l’altro può a sua scelta chiedere l’adempimento o la risoluzione del contratto, salvo , in ogni caso , il risarcimento del danno.
Nell’ipotesi di inadempimento del contratto, cioè di inosservanza di quanto disciplinato nel contratto, la parte non inadempiente cioè la parte che ha osservato il contratto, potrà rivolgersi all’avvocato per comprendere come tutelare le proprie pretese.
L’avvocato, che potrà essere trovato su questa piattaforma, potrà infatti indicare quale azione esercitare.
La legge disciplina l’azione di esatto adempimento, l’azione di risoluzione del contratto e l’azione di risarcimento del danno.
Con l’azione di esatto adempimento, il soggetto non inadempiente può chiedere al soggetto inadempiente di fare quanto disciplinato nel contratto. I presupposti per esercitare tale azione sono l’inadempimento contrattuale totale o parziale e la colpa del soggetto inadempiente.
Nell’ipotesi in cui il soggetto non inadempiente non ha più interesse alla prestazione, può decidere di agire in giudizio e chiedere la risoluzione del contratto cioè lo scioglimento del contratto.
Con la risoluzione del contratto, esso viene privato della sua efficacia. In tale ipotesi quindi il soggetto che ha chiesto la risoluzione non potrà fare un passo indietro e chiedere l’adempimento, mentre invece può chiedere prima l’adempimento e dopo la risoluzione ed inoltre con la richiesta di risoluzione il soggetto inadempiente non ha più la possibilità di adempiere.
L’ordinamento giuridico disciplina le tre differenti ipotesi di risoluzione del contratto: risoluzione per inadempimento, la risoluzione per impossibilità sopravvenuta e la risoluzione per eccessiva onerosità.
Ulteriore azione è quella di risarcimento del danno.
Quanto costa l’avvocato per consulenza nell'ipotesi di inosservanza del contratto?
Il costo dell’avvocato per una consulenza nell’ipotesi di inosservanza del contratto non è fisso. Esso può infatti essere maggiore o minore in relazione all’attività svolta.
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