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Cosa fare se il vicino mi ostacola la vista con un muro?


Cosa fare se il vicino mi ostacola la vista con un muro?

Che cos’è il diritto di proprietà?

Il diritto di proprietà è disciplinato dall’ordinamento giuridico nella Costituzione ed anche nel Codice Civile. La Costituzione sancisce il principio secondo il quale la proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti. La Carta Costituzionale riconosce al legislatore la possibilità di introdurre regole e limiti per assicurare la funzione sociale.

Il codice civile non offre una nozione del diritto di proprietà, ma delinea i poteri del proprietario affermando che egli ha il diritto di godere e di disporre della cosa in modo pieno ed esclusivo.

Il proprietario può quindi decidere se, come e quando utilizzare la cosa ed ha il potere di disporre della cosa. Il potere di disposizione del proprietario consiste nel potere di vendere la cosa, di fare testamento, di costituire diritti reali limitati a favore di altri soggetti.

L’ordinamento giuridico disciplina i limiti che vengono posti all’ordinamento di proprietà.

Avvocato quali sono i limiti del diritto di proprietà?

I limiti del diritto di proprietà mirano a delimitare i poteri di un proprietario rispetto ad un altro e, per tale motivo, sono essenziali.

I limiti che limitano la libertà del proprietario possono derivare o da un atto di disposizione del privato oppure da disposizioni di legge che mirano a tutelare alcune finalità di ordine pubblico o a realizzare un contemperamento di interessi. Nell’ambito dei limiti posti dalla legge occorre effettuare una distinzione tra i limiti posti nell’interesse pubblico e limiti posti nell’interesse privato. I limiti posti nell’interesse pubblico, vengono anche chiamati vincoli, e sono disciplinati dal diritto amministrativo. I limiti posti nell’interesse privato mirano a conformare la proprietà privata ad interessi collettivi. I limiti più importanti disciplinati dall’ordinamento giuridico concernono: le distanze nelle costruzioni, le luci e le vedute, l’accesso al fondo, le immissioni, gli atti di emulazione.

Avvocato cosa si intende per atti di emulazione?

L’ordinamento giuridico afferma il principio secondo il quale il proprietario non può fare atti che hanno come solo scolo quello di nuocere o di recare molestia ad altri. Gli atti di emulazione che sono vietati devono presentare le seguenti caratteristiche:

un elemento oggettivo ed un elemento soggettivo. Si discorre quindi atto di emulazione quando c’è mancanza di utilità per il proprietario e quando tale atto viene posto in essere con l’intenzione di nuocere o arrecare molestia ad altri. Ad esempio un soggetto che costruisce un muro alto senza nessuna utilità, ma solo per impedire al proprio vicino di godere della vista e del panorama, pone in essere un atto di emulazione. Ad esempio se il vicino stende il bucato ed i tappeti oscurando le aperture dell’appartamento sottostante si discorre di atto emulativo. Gli atti emulativi sono spesso posti in essere anche nei condomini. Un esempio di atto con il solo scopo di recare molestia ad altro soggetto è quello di parcheggiare l’autovettura occupando non un solo posto, ma due, impedendo quindi ad altri condomini di poter parcheggiare la propria auto.

Gli atti di emulazione si hanno quando un soggetto esercita il proprio diritto di proprietà con una finalità pregiudizievole e con la mancanza di qualsiasi utilità o vantaggio. Quindi per poter discorrere di atto emulativo non sarà sufficiente che il proprietario produce un danno nei confronti di un altro soggetto, ma sarà anche necessaria la mancanza di utilità. Nell’ipotesi in cui un soggetto pone in essere un atto con il quale produce un danno ad un altro soggetto, ma tale atto ha un proprio vantaggio, non si discorre di atto di emulazione.

Non costituisce atto emulativo, la sostituzione di una siepe con un muro in cemento, rivolto a precludere ai vicini “l’inspectio” nel proprio fondo, perché restando la funzione del manufatto identica a quella della siepe, la sostituzione non si può dire manifestamente priva di utilità.

Avvocato cosa fare se il vicino compie un atto solo per recare fastidio e senza alcuna utilità?

Nell’ipotesi di atto di emulazione il soggetto potrà rivolgersi all’avvocato per meglio comprendere come tutelare le proprie pretese. Occorrerà preliminarmente rivolgersi al soggetto che pone in essere gli atti emulativi in via amichevole e stragiudiziale, senza quindi ricorrere al giudice chiedendo di cessare il compimento degli atti emulativi. Ad esempio se un soggetto pianta degli alberi con il solo scopo di impedire la vista al proprio vicino, quest’ultimo potrà chiedere in via amichevole di non piantare più gli alberi e di tagliarli per consentire la vista. Nell’ipotesi in cui, nonostante la richiesta non ci siano effetti, l’avvocato potrà decidere di adire il giudice ed iniziare un procedimento.

Il professionista legale, nell’ipotesi di processo davanti al giudice, dovrà dimostrare la sussistenza dei requisiti in presenza dei quali si discorre di atto emulativo, dimostrando quindi l’assenza di utilità dell’atto posto in essere dal vicino ed anche il danno al soggetto provocato.

Quanto costa l’avvocato contro gli atti emulativi?

Il costo dell’avvocato non è fisso. Esso può aumentare o diminuire in relazione all’attività svolta. Se il professionista legale riesce a far cessare il comportamento del soggetto che pone in essere gli atti emulativi in via stragiudiziale, cioè senza ricorrere al giudice il costo potrà essere minore. Se invece l’avvocato deve adire il giudice ed iniziare un processo il costo potrà essere maggiore.

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