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Che cos’è la diffida?


Ho ricevuto una lettera di diffida: come rispondere?

Attraverso la lettera di diffida, una persona fa valere formalmente, quindi attraverso un mezzo di comunicazione certificato ad esempio la Pec o la raccomandata con ricevuta di ritorno, un proprio diritto qualora ritenga che sia stato leso.

La diffida sostanzialmente è un avvertimento, ovvero un documento scritto con il quale si dice a chi sta violando un proprio diritto che se il suo comportamento illegale continua ci saranno conseguenze in giudizio, ad esempio con risarcimento dei danni, risoluzione del contratto ecc.

Avvocato per lettera di diffida

Ad avere bisogno di far scrivere una lettera dall'avvocato non è solo chi fa la diffida, ma anche chi riceve la missiva con l'invito ad adempiere o a cessare una condotta, il quale spesso si rivolge al suo consulente legale per rispondere. L'interscambio tra colleghi può essere un vantaggio perché garantisce che le cose vengano fatte in modo professionale.

La lettera di diffida rappresenta spesso, qualora non porti ad una risoluzione della questione stragiudiziale, l'anticamera di una causa. In questo scenario il comportamento messo in essere dalle parti prima del giudizio può essere preso in considerazione dal giudice come sintomatico della colpa o della ragione. Mai lasciarsi andare a reazioni istintive e non ragionate. Occorre ponderare le proprie mosse in modo lucido dando peso a quello che le nostre azioni significano.

Ad ogni modo è sempre consigliato rivolgersi ad un avvocato e non agire autonomamente e d’istinto, in modo da ottenere da un lato la risoluzione della controversia in maniera efficace e dall’altro evitare di peggiorare la propria situazione.

Solo l’avvocato può scrivere la lettera di diffida?

Classico interrogativo che ci si pone è se la lettera di diffida debba essere scritta per forza dall’avvocato. In realtà la risposta è No, per quanto possa essere però raccomandabile affidarsi ad un professionista legale.

Non a caso, un avvocato è più esperto nello scrivere il contenuto della lettera e poi è innegabile che la firma di un consulente legale attribuisce maggior peso alla diffida.

Quindi è sempre buona norma consultare un avvocato anche online per articolare il contenuto della lettera, anche perché le parole se ben utilizzate possono avere un potere persuasivo immenso e, certamente, ciò è più facile con la consulenza legale di un avvocato esperto.

Qual è il contenuto della lettera di diffida

È importante scrivere una lettera di diffida in modo che la propria volontà risulti chiara e nitida. In particolare ciò che deve necessariamente esserci è:

- il destinatario;

- l’oggetto e il contenuto;

- la data e la firma.

Quando si decide di scrivere una lettera, in totale autonomia, senza rivolgersi ad un avvocato, è utile tenere a mente alcuni accorgimenti e cioè:

1. fare una breve e semplice introduzione in cui si espongono le circostanze di fatto;

2. indicare ciò di cui ci si lamenta, ad esempio un guasto, un comportamento scorretto del vicino, un mancato pagamento ecc.

3. la richiesta vera e propria e quindi l’invito a cessare quel comportamento oppure il sollecito al pagamento non ancora effettuato.

4. il termine di adempimento, che di regola non potrà essere inferiore a 15 giorni, e che però va apposto solo quando la diffida implichi un comportamento attivo della controparte, cioè quando si tratta di diffida ad adempiere.

Quanto tempo si ha per rispondere ad una lettera di diffida

Nella lettera di diffida troverai l'invito ad adempiere ad un obbligo, ad esempio il pagamento di un debito, riparare una tubatura rotta ecc., oppure ad astenersi da un comportamento, come l’avvertimento di non fare rumore negli orari di riposo e, verosimilmente, anche il tempo concesso. Questo di norma non sarà inferiore a 15 giorni.

In ogni caso il termine dovrà essere idoneo rispetto alla complessità della prestazione. Diciamo che chi riceve una lettera firmata da un avvocato si trova davanti a tre opzioni:

  1. Ignorare la lettera;
  2. Adempiere alla richiesta;
  3. Rispondere alla lettera di diffida.

Delle tre l'ultima appare la più saggia nei casi in cui non si riconosca in tutto o in parte la richiesta per avviare un confronto e trovare una soluzione stragiudiziale.

Cosa scrivere nella risposta

Se contattate un avvocato per scrivere la lettera di risposta, potrete contare su un'assistenza professionale per contestare il suo diritto e comprovare l'infondatezza della richiesta. Spiegando il caso all'avvocato contattato e le vostre ragioni troverete il modo di farle trascrivere nel modo più efficace giuridicamente.

Occorre, è intuitivo, anche una dose di fiducia e di rispetto del lavoro del legale. Molti, ad esempio, si lamentano della lunghezza della lettera di diffida o di risposta ma ignorano che la capacità di sintesi può rappresentare al contrario un vantaggio. Un buon avvocato sa quanto e cosa dire nella risposta. Quella di non rivelare tutta la strategia difensiva potrebbe anche essere una scelta ponderata nel caso in cui si arrivi al processo. Se la difesa invece ha ad oggetto delle norme di legge, potrebbe essere opportuno indicarne i riferimenti normativi. 

Spesso la risposta alla diffida si conclude con la formula del tipo: «Pertanto nulla vi è dovuto» o equivalente, per sintetizzare la propria posizione.

Tipologie di diffida: consulenza legale

Premesso che la diffida è un atto privato in cui non si verifica il coinvolgimento del Tribunale, occorre distinguere le due categorie principali di questo strumento.

1. Diffida ad adempiere, disciplinata dall’articolo 1454 del Codice Civile il quale testualmente prevede che: “Alla parte inadempiente l’altra può intimare per iscritto di adempiere in un congruo termine, con dichiarazione che, decorso inutilmente detto termine, il contratto s’intenderà senz’altro risoluto”.

Il termine non può essere inferiore a 15 giorni e una volta che sia decorso senza l’adempimento del contratto, questo si considera risolto automaticamente.

2. Diffida per comportamento scorretto, con cui al contrario della precedente si impone il divieto di comportarsi in un certo modo. Si pensi ad esempio ad un locale che mantiene musica alta fino a notte fonda che riceve una lettera dai vicini per il troppo chiasso.

Quali sono le conseguenze della diffida

All’interno della diffida deve essere inserito un termine da rispettare, scaduto il quale, senza che si sia adempiuto all’obbligo contenuto nella lettera, si procederà per le vie legali.

Quindi, la prima e immediata conseguenza negativa della diffida, se non rispettata, è proprio l’apertura di un processo dinanzi al giudice, con tutte le conseguenze che ne derivano anche in campo economico circa le spese legali.

Ciò implica anche la necessità di farsi assistere da avvocati per preparare la difesa in Tribunale.  

Chi paga la lettera di diffida all’avvocato?

Normalmente i costi sono a carico della parte che richiede la lettera ma ci sono delle eccezioni, pertanto si consiglia sempre di richiedere preventivamente un parere legale al proprio avvocato.

Chi gode di tutela giudiziaria, ad esempio, può richiedere a spese della compagnia le diffide stragiudiziali dall'avvocato perché saranno coperte dall'assicurazione.

Da notare, cosa importante, che la lettera di diffida non rientra tra le attività legali coperte dal gratuito patrocinio, essendo questo riservato a cause e atti giudiziari, mentre la diffida come già chiarito è un semplice avvertimento che se non rispettato può portare all’istaurazione di una vera e propria causa in giudizio.

Quanto al prezzo poi, non si può dire a priori quanto sia alto perché ciò dipende dalla complessità del contenuto e della specifica situazione, ma anche in questo caso la scelta più prudente è di chiedere un preventivo all’avvocato. In linea generale però una diffida dovrebbe costare intorno ai 150 euro più le spese di legge. 

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