Trova Online l’Avvocato
che stai cercando

Gratis e Senza Impegno.
Fissa un appuntamento con l'Avvocato

Cosa succede se un chirurgo sbaglia un’operazione


Errore durante un'operazione chirurgica: risarcimento danni

La chirurgia è sempre una procedura delicata e di grande importanza per curare lesioni, malattie, estetica ecc., ma occorre prestare molta attenzione quando si sceglie a quale clinica ospedaliera affidarsi e a quale chirurgo.

Alla base di uno spiacevole esito negativo dell’operazione, infatti, potrebbe esserci l’eventuale errore dello specialista, la mancata cura del paziente nei giorni post operatori o l’inappropriatezza dei macchinari messi a disposizione dalla struttura di ricovero.

Ad ogni modo, l’errore chirurgico si verifica tutte le volte in cui l’operazione del medico non è eseguita correttamente, oppure qualora la stessa non fosse necessaria per la cura del paziente, comportando quindi un peggioramento delle sue condizioni di salute o comunque nessun miglioramento.

In sostanza, affinché si configuri errore medico è necessario che il chirurgo abbia agito in difformità agli standards medici richiesti dalle linee guida e dalle pratiche operatorie-assistenziali.

Quando c’è responsabilità del chirurgo

Gli errori chirurgici possono verificarsi sia nella fase strettamente operatoria, sia in quella preventiva di diagnosi del problema, sia ancora in quella successiva per la degenza post operatoria.

Tra gli errori più frequenti in un’operazione rientrano certamente la perforazione di organi, la lesione di tessuti o nervi, la scorretta esecuzione dell’anestesia, la dimenticanza di materiali all’interno del corpo ecc.

Tuttavia, considerato che il chirurgo non svolge mai completamente da solo un’operazione chirurgica è necessario, quando si decide di agire per vie legali, indagare sulla vicenda, analizzare il verbale operatorio per capire come si è manifestato l’errore e cosa abbia fatto il medico.

Stabilire poi se la responsabilità sia penale, si pensi ad esempio all’ipotesi grave di tentato omicidio, è questione da valutare caso per caso e che solo con l’assistenza di un buon avvocato specializzato in malasanità può avere una risposta.

Sono responsabili anche gli infermieri?

Certamente, il personale infermieristico è responsabile nel momento in cui le cure post operatorie del paziente gli sono affidate. Immaginiamo ad esempio che un infermiere dimentichi di somministrare un farmaco, o di cambiare una garza determinando così un’infezione al paziente, o ancora all’ipotesi in cui il paziente impossibilitato a camminare chiami qualcuno per farsi aiutare ma non ottenendo risposta cade, peggiorando le proprie condizioni.

In tutti questi casi la responsabilità potenziale degli addetti infermieri c’è, ma va provata con un nesso di causalità e soprattutto con delle prove certe.

In altre parole è necessario che l’avvocato incaricato del caso, dimostri la stretta dipendenza tra i danni arrecati al paziente e il comportamento del singolo infermiere, cioè si deve provare che quel danno ad esempio dipendi dalla somministrazione di un farmaco sbagliato.

Oltre a ciò, per incolpare il singolo infermiere occorre fornire la prova che il medesimo fosse in servizio in quel momento, che egli stesso abbia compiuto il fatto in danno al paziente e per fare questo sarebbe utile sottoporre al giudice filmati, foto, orario di lavoro ecc.

Come denunciare un intervento chirurgico

La denuncia può essere presentata in forma scritta oppure orale.

Nel primo caso deve essere sottoscritta dal denunciante ed eventualmente dal procuratore legale, se si è deciso di farsi assistere dal un avvocato di fiducia.

Nel secondo caso invece essa prevede la semplice narrazione dei fatto all’ufficiale di polizia giudiziaria che si occuperà di mettere il tutto per iscritto al fine di inviare la dichiarazione alla Procura territorialmente competente e successivamente avviare le indagini preliminari.

Nella denuncia scritta è importante indicare:

- le proprie generalità, al fine di assumersi la responsabilità della segnalazione stessa;

- le generalità del chirurgo accusato e della clinica ove si è svolto l’intervento;

- la richiesta di essere avvisato in caso di archiviazione del caso da parte del Pubblico Ministero.

Quanto tempo si ha per denunciare errore chirurgico

Se l’ipotesi riguarda una denuncia vera e propria, non ci sono limiti temporali per presentarla, fatta salva la prescrizione del reato, che una volta avvenuta lo estingue.

Per la querela, invece, presentabile solo dalla parte lesa, occorre rispettare il termine di massimo 3 mesi, decorrenti dal giorno in cui la vittima, quindi il paziente si accorge del fatto lesivo.

Avvocato per risarcimento danni

Il risarcimento dei danni riguarda un’azione civile, la quale può essere proposta sia contro il singolo chirurgo, sia contro la struttura ospedaliera e il suo personale.

Vanno però precisate alcune tempistiche da rispettare:

1. il termine è di 10 anni per chiedere il risarcimento dei danni alla struttura ospedaliera e al medico direttamente scelto dal paziente;

2. il termine è di 5 anni per chiedere il risarcimento dei danni contro il singolo sanitario, oppure quando la richiesta è compita dai congiunti del paziente leso.

Come è evidente, fatte salve queste indicazioni generali, poi la domanda di risarcimento varia a seconda della specifica circostanza, anche e soprattutto relativamente all’ammontare in denaro che il paziente può pretendere.

 È, quindi, sempre buona norma chiedere, anche attraverso questo sito, una consulenza legale ad un avvocato esperto in malasanità ed errori medici, così da poter chiedere anche un preventivo circa le spese legali e processuali nel caso si decidesse di agire in giudizio contro il chirurgo negligente.

CONTATTA GRATIS L'AVVOCATO SPECIALIZZATO IN QUESTA MATERIA

Potrebbe interessarti:

Le informazioni riportate in questo articolo sono a carattere generico e non possono essere considerate documenti ufficiali, così come non possono in alcun modo sostituire il parere di un professionista. Per gli stessi motivi Easy Web Project Srl non risponde in alcun modo della correttezza di quanto riportato, così come dell’aggiornamento dei contenuti, in quanto argomenti suscettibili di modifiche nel tempo. EWP invita pertanto gli utenti a consultare direttamente un avvocato per avere informazioni aggiornate, certe e conformi al proprio caso specifico.

richiesta all'avvocato