Risarcimento del danno chirurgia estetica: consulenza legale
- Che cos’è il danno da chirurgia estetica?
- Avvocato per danno da chirurgia estetica
- Quali danni devono essere risarciti nell'ipotesi di danno determinato da chirurgia estetica?
- Quanto costa l’avvocato per la richiesta di risarcimento del danno determinato da chirurgia estetica?
Che cos’è il danno da chirurgia estetica?
Il danno da chirurgia estetica rientra nell’ambito della tipologia di danni determinati dalla malasanità e risulta molto complesso da valutare alla stregua della natura fortemente soggettiva.
Il danno estetico per eccellenza è rappresentato dalla cicatrice, che viene infatti considerato come il danno più grave di cui un soggetto che si sottopone alla chirurgia estetica può essere vittima, in quanto evidente. Inoltre, nelle ipotesi in cui è possibile, per rimediare occorrerà ricorrere ad un altro intervento di chirurgia plastica. La cicatrice viene valutata in modo differente in quanto occorrerà determinare il tipo di cicatrice, il tipo di cute, i coefficienti personali, possibilità di miglioramenti chirurgici e le condizioni precedenti. Infatti l’esistenza di altre cicatrici farà diventare meno grave il danno estetico della nuova cicatrice.
Per quanto concerne il tipo di cicatrice occorrerà individuare la forma, la dimensione e la sede. Le cicatrici sul viso e in particolare quelle in prossimità degli occhi, del naso e della bocca sono ritenute cicatrici più gravi rispetto alle cicatrici presenti in altre parti del corpo. Per valutare la cicatrice occorrerà individuare coefficienti personali come età sesso, coinvolgimento psicologico e attività lavorativa svolta. Inoltre la condizione è peggiore per la vittima che ha subito una cicatrice da danno estetico e che lavora a contatto con altre persone.
Le ipotesi in cui sussiste un danno da chirurgia estetica sono però molteplici come ad esempio l'eccesso di botulino che può bloccare il viso oppure che gonfia in modo eccessivo le labbra, oppure i danni che sono determinati da una liposuzione o da una mastoplastica additiva.
Avvocato per danno da chirurgia estetica
Nell’ipotesi in cui un soggetto ha un danno determinato dalla chirurgia estetica, potrà rivolgersi all’avvocato che potrà valutare la sussistenza dei presupposti in presenza dei quali poter chiedere il risarcimento del danno. L’avvocato valuterà la sussistenza di tali presupposti mediante l’aiuto di un medico legale che potrà svolgere una perizia accurata e meticolosa.
Solo nell’ipotesi in cui l’operazione non ha risolto il problema del soggetto e quindi ci si trova nella medesima situazione senza aver conseguito un effettivo miglioramento dell’aspetto fisico, potrà essere effettuata la richiesta di risarcimento del danno di natura estetica. Solo in tale ipotesi infatti, sussisterà un inutile dispendio di stress di natura psico-fisico determinato dall’intervento. Inoltre il soggetto dovrà sottoporsi ad un nuovo intervento per ottenere il risultato.
L’avvocato, prima di agire in giudizio, dovrà esperire il tentativo di conciliazione e cioè cercare di risolvere la controversia in via stragiudiziale senza ricorrere al Tribunale e al giudice.
La conciliazione è quindi un modo alternativo di risoluzione delle controversie, cioè un modo per risolvere un conflitto cercando di incentivare il dialogo tra due o più parti che sono in conflitto tra loro. La conciliazione rappresenta, inoltre, un modo più rapido ed anche più economico di risoluzione delle controversie tra le parti.
Nell’ipotesi in cui non ci sia il raggiungimento di un accordo in via amichevole tra le parti, l’avvocato potrà decidere di agire in giudizio e di chiedere il risarcimento del danno.
Quali danni devono essere risarciti nell'ipotesi di danno determinato da chirurgia estetica?
L’avvocato, dopo aver esaminato la problematica potrà comprendere la sussistenza della possibilità di chiedere il risarcimento del danno. Il soggetto potrà chiedere il risarcimento del danno patrimoniale e del danno non patrimoniale.
Il danno patrimoniale consiste nella diminuzione del patrimonio di un soggetto che è dovuto, nell’ipotesi di danno derivante dalla chirurgia di natura estetica, a quelle spese che derivano dall’acquisto di farmaci, o a quelle spese derivanti dall’inizio di una terapia, che in assenza dell’errore del medico durante l’operazione, il paziente non avrebbe dovuto affrontare. Nell’ambito del danno patrimoniale occorre distinguere danno emergente e lucro cessante.
Il danno emergente si ha quando vengono sostenute delle spese mediche e quindi c’è una diminuzione diretta del patrimonio del soggetto. Il lucro cessante si ha nell’ipotesi di mancato guadagno, ad esempio nell’impossibilità di lavorare per il danno determinato dall’errore durante l’operazione di natura chirurgica.
Il danno non patrimoniale consiste invece nel danno alla salute, non suscettibile di valutazione economica ed il cui risarcimento viene determinato dal giudice alla stregua del danno che ha il soggetto. Possono essere risarciti il danno biologico o danno dinamico relazionale ed il danno morale. Il danno biologico consiste nella lesione del diritto alla salute che incide negativamente anche sugli aspetti della vita quotidiana, mentre il danno morale consiste nella sofferenza d’animo che deriva dal danno alla salute determinato dall’operazione di chirurgia estetica.
Quanto costa l’avvocato per la richiesta di risarcimento del danno determinato da chirurgia estetica?
Il costo dell’avvocato per la richiesta di risarcimento del danno per l’errore del medico durante un’operazione di chirurgia di natura estetica non è fisso. Esso può essere maggiore o minore in relazione all’attività svolta. Il costo potrà essere maggiore se maggiori sono le insidie e le difficoltà per la richiesta di risarcimento.
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