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Ristrutturazione del vicino: quando agire con l’avvocato


Ristrutturazione casa e danni causati dal vicino

Non è raro che il vicino nel compiere lavori di ristrutturazione non rispetti né le regole urbanistiche, ad esempio perché sprovvisto di autorizzazioni quali SCIA, DIA, Permesso di Costruire, né le regole della quiete pubblica, dando così vita ad abusi edilizi e a malcontenti tra i vicini disturbati dalle opere di edilizia in corso.

Altra ipotesi di lampanti contrasti è quella in cui gli operai del vicino provochino danni all’abitazione confinante, magari perché cade un pezzo del muro che si sta ristrutturando, oppure perché i macchinari rompono le mattonelle del pavimento e via via.

In questi casi è opportuno conoscere quali sono i propri diritti e fin dove il vicino può spingersi per ristrutturare casa sua. Ci sono infatti delle soglie di tollerabilità da parte di chi abita nelle vicinanza così come ci sono delle regole da osservare durante tutta la durata dei lavori per chi li compie.

Cosa fare se la polvere dei lavori finisce in casa propria

La legge prevede che in caso di lavori di ristrutturazione la ditta edile incaricata deve provvedere a riparare le casa limitrofe da sporco, polveri e detriti derivanti dai lavori di ristrutturazione. È quindi necessario adibire delle impalcature, lavorare con cura, evitare il sollevamento delle polveri bagnando i muri ed evitare ulteriori danni agli altri.

Prendiamo il caso del vicino che sta pitturando tutta l’affacciata del proprio palazzo, è giusto vedersi inondati di polvere e cattivi odori di pittura? Assolutamente No, e infatti è possibile sporgere denuncia presso i carabinieri se bonariamente il vicino faccia orecchie da mercante.

Ad ogni modo, è poi possibile chiedere al vicino un rimborso per le spese sostenute al fine di ripulire casa propria oltre ad un equo indennizzo per i danni subiti.

Per accorciare i tempi e vedere subito concretizzate le proprie ragioni si consiglia di agire direttamente con l’assistenza di un avvocato civilista, anche solo per redigere una lettera di diffida.

Quali sono gli orari per fare i lavori

In linea di massima i lavori di costruzione e ristrutturazione vanno eseguiti nelle seguenti fasce orarie:

- dalle 8.00 alle 13.00

- dalle 16.00 alle 20.00

Le stesse regole valgono sia se si tratti di un lavoro posto in essere da un privato sia che si tratti di lavori pubblici, ad esempio il rifacimento delle tubature, l’aggiusto dei marciapiedi ecc.

Posso denunciare il vicino che costruisce senza permesso?

Prima di tutto occorre valutare la legittimità dell’opera, recandosi presso il Comune e chiedere di consultare i permessi di costruire rilasciati al vicino che sta ristrutturando. Non si tratta di una violazione di privacy perché in questa circostanza entrano anche interessi personali quali la quiete e la prevenzione di danni alla propria abitazione.

Verificata la sussistenza o meno delle autorizzazioni edilizie necessarie, si potrà poi agire contro il vicino.

La mancanza di qualunque permesso o comunque la ristrutturazione realizzata in difformità al medesimo rendono l’opera abusiva e dunque è lecita una denuncia.

Avvocato per fermare i lavori del vicino

Dopo essersi accertati che la ristrutturazione del vicino non è a norma, sia perché non sussiste un regolare progetto di edilizia, sia perché non è rispettata la quiete pubblica, per mettere fine al fastidio è possibile, o meglio necessario rivolgersi ad un avvocato specializzato.

In un primo momento l’avvocato consiglierà di agire per via stragiudiziale, ossia mediante l’invio di una lettera di diffida in cui si intima il vicino a fermare i lavori nel più breve tempo possibile, pena la prosecuzione della controversia in tribunale.

Se la lettera di diffida non sortisce effetti positivi si potrebbe ricorrere anche a maniere più forti, quali ad esempio chiamare i vigili urbani per fermare in tronco le attività o i vigili del fuoco.

In ultimo, la strada decisamente più concreta ma anche più dispendiosa rispetto alle precedenti è quella di agire in giudizio mediante un atto di citazione instaurando così una vera e propria causa civile volta ad ottenere oltre allo stop dei lavori anche il risarcimento dei danni.

Risarcimento danni per lavori edili

Ogni volta in cui vi è una lesione dei propri diritti è possibile chiedere il risarcimento dei danni. Per far questo però occorre avviare un procedimento in sede civile e davanti al giudice.

Quest’ultimo, dopo aver analizzato le prove fornite dall’avvocato difensore circa gli effettivi danni causati dalla ristrutturazione potrà liquidare un ammontare in denaro a titolo di risarcimento dei danni che il vicino è tenuto a versare.

La difficoltà sta nel provare il nesso di causalità tra il danno verificatosi e l’attività di ristrutturazione, infatti se ad esempio il muro di casa nostra è già in cattivo stato non si potrà camuffare la situazione e addossare la colpa all’impresa edile del vicino. Proprio per questo si consiglia sempre di scegliere con cura il proprio avvocato, altrimenti di rischia di dover sopportare le spese legali di giudizio senza ricevere nulla a titolo di risarcimento.

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