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Si può andare dall’avvocato divorzista se non si è sposati?


Si può andare dall’avvocato divorzista se non si è sposati?Quando parliamo di “avvocato divorzista” a ben vedere ci riferiamo a quello che, più propriamente e ampiamente, ruota intorno al diritto di famiglia e dei minori. Supponiamo che una coppia convivente con figli ma non unita dal vincolo matrimoniale si lasci. Per una maggiore tutela dei figli minori potrebbe sorgere l’esigenza di rivolgersi ad un avvocato divorzista. Quindi si: per quanto possa in apparenza sembrare un controsenso, non necessariamente solo le donne sposate si rivolgono agli studi professionali di questa categoria. Magari all’inizio la donna pensa di farcela da sola. Ma ha diritto di ripensarci. E in questo caso il diritto al mantenimento decorre dalla fine della convivenza? E come lo si accerta?

Quando finisce una convivenza: e i figli?

Di un caso simile si è occupata una recente sentenza della Corte di Cassazione (ordinanza n.8816 del 12 maggio 2020). Durante la celebrazione del matrimonio, alla coppia viene letto l’articolo 147 del codice civile, che richiama il dovere di mantenimento, istruzione, educazione e assistenza morale dei figli nel rispetto delle loro capacità, nonché inclinazioni naturali e aspirazioni. Tuttavia l’articolo 30 della Costituzione specifica che, pur quando non uniti in matrimonio, i genitori hanno il diritto di mantenimento dei figli. Tutti i diritti (e i doveri) di cui all’articolo 315 bis del codice civile sono riconosciuti anche ai figli nati fuori dal matrimonio. Alla luce di tutte queste considerazioni, rispondendo al dubbio di cui sopra, la Suprema Corte ha stabilito che “l’obbligo di mantenimento del figlio naturale, decorre dalla fine della convivenza o dalla domanda di rimborso”. Dunque nel caso di specie, e in quelli simili, si considera la fine della convivenza e non quella di inizio causa. Spetterà al giudice stabilire l’importo adeguato dell’assegno. Se anche fossero passati anni, ciò non inficia il diritto della madre di fare ricorso contro il padre che, finita la convivenza si è defilato, anche se inizialmente lei stessa aveva tacitamente accettato di fare da sola. Il diritto non cade in prescrizione. Non solo: una volta maggiorenne, il figlio stesso potrebbe ricorrere contro il padre dimostrando che, da parte dell’uomo, gli sono mancati i mezzi di sostentamento. A volte, troppo spesso purtroppo, non si dà voce ai propri diritti solo perché non se ne ha piena consapevolezza. Eppure, grazie ad internet, è possibile contattare gratis l’avvocato divorzista online e chiedere il preventivo per una consulenza per la causa di mantenimento dei figli o per qualsiasi altra esigenza.
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