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Tutela del soggetto non ancora nato: consulenza legale


Tutela del soggetto non ancora nato: consulenza legale

Che cos’è e quando si acquista la capacità giuridica?

La capacità giuridica è l’attitudine alla titolarità di diritti e di doveri giuridici, cioè la capacità di essere soggetto di diritti e di obblighi. La capacità giuridica si acquista con la nascita. Il momento della nascita è costituito dal distacco del feto dal corpo della madre e dall’inizio della respirazione.

Il riconoscimento della capacità giuridica per il solo fatto della nascita è corollario del principio costituzionale di uguaglianza nella titolarità dei diritti e delle libertà fondamentali della persona.

Avvocato chi è il concepito?

Il concepito è il soggetto che è stato procreato ma che si trova ancora nel ventre materno.

In passato il concepito era considerato e ricompreso nella categoria delle cose e cioè come “parte” del corpo materno e quindi privo di soggettività e di capacità giuridica. Il mancato riconoscimento come soggetto di diritto escludeva la tutela risarcitoria per quei danni che si verificavano nella fase di gestazione. Il presupposto fondamentale della configurabilità del diritto risarcitorio era la realizzazione del danno ad un soggetto in vita. Tale orientamento è stato poi superato in virtù delle esigenze sociali.

Il concepito, alla stregua di quanto affermato dal vigente ordinamento giuridico, pur non avendo la capacità giuridica, è un soggetto di diritto. E’ infatti titolare di interessi personali che sono tutelati dall’ordinamento nazionale ed anche sovranazionale come ad esempio il diritto alla vita, il diritto alla salute, all’onore, il diritto all’identità personale e ad una nascita sana. La legge infatti annovera il concepito tra i soggetti che possono ricevere per successione e per donazione beni immobili, mobili e denaro.

Avvocato cosa fare nell’ipotesi di incidente stradale e morte del padre prima della nascita?

Ci si chiede quindi qual è la tutela di un soggetto che, poco prima di nascere, perda il proprio padre in un incidente stradale.

La legge disciplina tale ipotesi riconoscendo anche al figlio, nato dopo la morte del padre, il diritto al risarcimento del danno, anche se il fatto illecito è avvenuto prima della nascita.

Il figlio potrà infatti chiedere il risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale.

Il concepito quindi anche non avendo piena capacità giuridica, quando nasce acquisisce il diritto di chiedere il risarcimento del danno per perdita parentale.

La perdita di uno o entrambi i genitori è un danno ingiusto ed il bambino orfano ha diritto di chiedere il risarcimento del danno di perdita parentale.

Il ruolo dell’avvocato nella richiesta di risarcimento del danno

Il diritto al risarcimento è quindi vantato dal figlio che nasce orfano del padre e, come tale, destinato a vivere senza la figura paterna. Il fatto che il padre muoia prima della nascita per fatto illecito del terzo significa solo che la condotta e l’evento che costituiscono l’illecito, si erano già verificati prima della nascita. E’ proprio con la nascita che poi si verificano le conseguenze pregiudizievoli della lesione del diritto al rapporto parentale. La relazione con il proprio padre naturale crea infatti un rapporto affettivo ed educativo che la legge protegge e tutela perché contribuisce allo sviluppo equilibrato della formazione della personalità del minore. Il figlio al quale è impedito lo sviluppo di tale rapporto, subisce un pregiudizio che costituisce un danno ingiusto e non rileva che sia già nato al momento della morte del padre o successivamente. Il genitore, in qualità di soggetto che ha la potestà del figlio minore, potrà rivolgersi all’avvocato.

L’avvocato che potrà essere facilmente trovato su questa piattaforma potrà indicare come agire. Il professionista legale potrà infatti valutare la sussistenza dei presupposti in presenza dei quali agire in giudizio per la richiesta del risarcimento del danno.

L’assistenza del professionista legale è quindi indispensabile.

Avvocato per richiesta risarcimento danno da perdita del rapporto parentale

La legge afferma il principio secondo il quale il danno da perdita del rapporto parentale è quel danno che va al di là del crudo dolore che la morte in sé di una persona cara provoca nei prossimi congiunti che le sopravvivono, concretandosi nel vuoto costituito dal non potere più godere della presenza e del rapporto con chi è venuto meno e perciò nell’irrimediabile distruzione di un sistema di vita basato sull’affettività e sulla condivisione, sulla rassicurante quotidianità dei rapporti tra moglie e marito, tra madre e figlio, tra fratello e fratello ed anche nell’alterazione che una scomparsa del genere inevitabilmente produce anche nelle relazione tra i superstiti. Il danno da perdita del rapporto parentale è un danno di natura non patrimoniale subito da un soggetto in conseguenza dell’attività illecita posta in essere da un terzo ai danni di altra persona legata alla prima da un rapporto di natura familiare o affettiva.

L’avvocato potrà agire in giudizio e chiedere il risarcimento del danno del minore alla stregua dell’estensione dei soggetti legittimati a chiedere il risarcimento.

La legge infatti ha adottato un criterio più estensivo che consente di chiedere il risarcimento a tutti quei soggetti che dimostrino di aver subito una perturbazione della propria sfera affettiva, ricollegabile con nesso eziologico all’evento dannoso come il concepito che è nato dopo la morte del genitore.

Quanto costa l’avvocato per la richiesta di risarcimento per morte prima della nascita?

Il costo dell’avvocato per la richiesta di risarcimento del danno che determina la morte di un genitore prima dalla propria nascita non è fisso. Esso può subire variazioni in relazione all’attività svolta dal professionista legale. Il costo potrà essere maggiore se sussistono insidie e difficoltà per la richiesta di risarcimento.

Contattare un avvocato su questa piattaforma per chiedere un preventivo appare una scelta ragionevole.

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