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Lettera dell’ Avvocato: Consulenza legale


Che valore ha la lettera dell'avvocato e a che cosa serve

"Ti faccio scrivere dall'avvocato!". Forse anche tu, almeno una volta nella vita, hai usato questa frase. E, indipendentemente dal fatto che poi tu sia andato fino in fondo in questa volontà, tale esternazione dimostra che sai, più o meno consapevolmente, che la firma o il timbro di un avvocato in una lettera conferisce alla missiva un valore più formale e imperativo. Ma a livello legale a che cosa serve far scrivere dall'avvocato? Che effetti ha? E quali sono i vantaggi?

In genere, gli avvocati prima di avviare una causa spediscono una lettera di contestazione alla controparte per indurla a mettere fine ad un determinato comportamento oppure ad adempiere, ad esempio pagare le somme arretrate, consegnare la cosa oggetto del contratto ecc. ed evitare così di andare direttamente davanti al giudice.

A che cosa e quando serve far scrivere da un consulente legale

Magari sai benissimo che cosa vorresti dire con la lettera, e in teoria potresti scriverla anche da solo, ma la firma dell'avvocato gli attribuisce ovviamente un valore e un tono diverso. E, per quanto tu possa sentirti preparato sulla materia, la professionalità dell'avvocato emergerà dallo scritto e potrà fare la differenza.

Ciò non significa che la tua collaborazione non sia importante: è fondamentale il racconto dei fatti che si fa al proprio consulente legale al fine di spiegare le dinamiche e soprattutto ciò che vuoi ottenere con la lettera dello studio legale. L'avvocato tutelerà l'interesse dell'assistito ma la sua professionalità assicura al tempo stesso una visione d'insieme obiettiva e una strategia più forte.

Un tono formale è sicuramente da preferire a quello del soggetto in primis interessato, che potrà risultare nervoso, eccessivamente diretto ecc. L'efficacia di una lettera scritta da un avvocato è che nel 90% dei casi si ottiene una risposta. In genere si fissa un termine entro cui rispondere che non è mai inferiore ai 15 giorni.

Lettera avvocato o diffida?

Non tutti hanno chiaro che parlare di lettera scritta dall’avvocato oppure di diffida in realtà è quasi la stessa cosa.

La diffida è comunemente definita un atto stragiudiziale ovvero una lettera con cui un soggetto, il quale potrebbe essere un avvocato, un privato o una Pubblica Amministrazione sollecita un altro soggetto a porre un determinato comportamento o ad astenersi da un determinato comportamento.

La richiesta del mittente, quindi, può riguardare un obbligo di dare qualcosa, come ad esempio, una somma di denaro, di fare qualcosa, magari togliere i vasi pericolanti dai balconi del vicino, o non fare qualcosa, ad esempio evitare di fare rumore fino a notte fonda.

Uno degli elementi principali del contenuto della diffida è proprio l’apposizione di un termine entro il quale realizzare la richiesta del mittente, e che di norma non è inferiore ai 15 giorni.

Scopo principale della diffida è di risolvere la questione tra le parti fuori dalle aule dei Tribunali, evitando così costi aggiuntivi.

Quanto costa la lettera dall’avvocato?

In molti casi, quindi, far scrivere dall'avvocato serve ad evitare di finire nelle aule dei tribunali, con relativi tempi e spese legali.

Fissare però a priori un prezzo per la lettera dell’avvocato sarebbe superficiale, proprio perché dipende dalla controversia in atto e dalle problematiche da risolvere, tuttavia in termini generali essendo la lettera un mezzo per evitare il giudizio in tribunale avrà certamente costi contenuti.

Se invece, la lettera scritta dal consulente legale non raggiungesse gli effetti previsti con la conseguente necessità di giungere ad una causa, il costo del professionista potrebbe ricadere sulla controparte soccombente.

In questo senso il pagamento dell'avvocato per la lettera, può essere letto come una sorta di "investimento" per far valere i propri diritti. Non è solo una questione di costi: in giudizio la lettera dell'avvocato può servire a provare la volontà conciliativa della parte prima del processo.

I giudici di solito apprezzano chi tra le parti ha cercato in modo per addivenire ad una soluzione stragiudiziale della controversia.

Cosa succede se non rispondo alla lettera dell’avvocato

La legge italiana prevede un particolare principio detto di “ammissione di responsabilità”, in forza del quale tutto ciò che non viene contestato si ritiene tacitamente riconosciuto dalla controparte.

Tuttavia, questa regola generale non deve trarre in inganno poiché, come più volte sottolineato la diffida è un atto stragiudiziale al quale non si applicano le regole del processo civile e di conseguenza, la mancata contestazione della lettera scritta e spedita dall’avvocato non lede la controparte.

Come viene spedita la lettera del professionista

I modi per effettuare tale comunicazione sono essenzialmente tre.

1. Raccomandata con ricevuta di ritorno: tale comunicazione avviene in genere nel tempo di 4 o 5 giorni lavorativi, e viene consegnata a mano dal corriere al diretto interessato, che sottoscrive la presa in consegna.

Se la consegna non avvenisse, a causa di irreperibilità del destinatario, le ricevute che ne attestano la spedizione certificano che la mancata consegna è da addebitarsi al ricevente, con tutte le conseguenze e gli effetti di legge.

2. Pec (Posta elettronica certificata): si tratta di una sorta di raccomandata digitale, perché agli effetti di legge ha i medesimi risultati. La differenza con la raccomandata cartacea è che qui l’invio da parte degli avvocati e la ricezione sono pressoché immediati e dunque non ci sono tempi di attesa, salvo complicazioni.

3. Lettera ordinaria: usata molto di rado perché viene sempre sostituita dalla raccomandata A/R.

Lettera avvocato: può essere un mezzo di prova?

È chiaro che quando ci si trova coinvolti in una causa civile o penale, per tutelare i propri diritti si tende ad utilizzare qualunque mezzo di prova: testimonianza, documentazione scritta, foto ecc. e spesso in questi mezzi di prova può rientrare anche la lettera dell’avvocato eventualmente spedita alla controparte prima di avviare la causa e proprio a dimostrazione del fatto che il colpevole nonostante avesse ricevuto un avvertimento, ha fatto la noncuranza.

È vero che il silenzio non equivale mai ad assenso, quindi la lettera seppur non contestata non potrà mai essere di per sé oggetto di prova, ma unitamente ad altri elementi raccolti durante la fase delle indagini, può influenzare la decisione finale del giudice.

Anche per questo motivo, si consiglia sempre di rivolgersi il prima possibile ad un avvocato specializzato per esporre la propria situazione e valutare se del caso inviare oppure no una lettera alla controparte prima di avviare qualunque attività giudiziaria.  

Chi paga la lettera? Chiediamo all’avvocato

Di solito i costi sono a carico di chi richiede la lettera, ma non sempre. La lettera di diffida, infatti, può contenere la previsione che il rimborso delle spese che si sono dovute affrontare per farla scrivere dall’avvocato siano addossate alla controparte destinataria, ma è raro che poi questa paghi.

È bene ricordare però che anche se si ha diritto al gratuito patrocinio, questo non può essere invocato ai fini della lettera di un avvocato, poiché si tratta di un atto non giudiziario che non gode di questa tutela.

Cerca avvocato economico per scrivere una lettera

Si sa che nell’ampia attività svolta dagli studi legali, diversi sono i servizi offerti dai professionisti e che naturalmente hanno costi differenti. Per questo si consiglia sempre di chiedere un preventivo scritto al proprio avvocato di fiducia, almeno per avere contezza delle spese legali da affrontare, comprensivi della sua parcella.

In genere, una volta fornito un preventivo al cliente, il costo non può variare in corso d’opera, tranne nel caso in cui dovessero verificarsi avvenimenti eccezionali che rendono necessarie ulteriori interventi. Ma il linea di massima tanto più complessa è la situazione, tanto più alto sarà il costo da sostenere, si pensi ad esempio alla necessità di spedire una decina di lettere per recupero crediti.

Scegliere l’avvocato richiede pazienza e razionalità, ma tutti sappiamo che il lato economico è un fattore fondamentale che guida le nostre decisioni. Per evitare di fare scelte un po’ avventate, si raccomanda sempre di cercare l’avvocato prima in base alla propria specializzazione e poi tenendo conto anche della parcella richiesta. Non serve sottolineare che un avvocato low cost è decisamente un vantaggio.

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