Trova Online l’Avvocato
che stai cercando

Gratis e Senza Impegno.
Fissa un appuntamento con l'Avvocato

Avvocato Penalista per i casi di ritiro della patente di guida


Pensa per un momento di dover fare a meno dell’auto, oggi divenuta mezzo di trasporto quotidiano per esigenze di vita privata, come fare la spesa, accompagnare i figli a scuola, andare a lavoro e ancora più professionali.

In una grande città ci si può trovare veramente spaesati se obbligati a muoversi con i mezzi pubblici, e poi nelle realtà meno caotiche, ad esempio paesi o piccole città, non sempre la copertura del servizio locale garantisce tutte le destinazioni con corse frequenti. In tutti questi casi non disporre di un mezzo di trasporto mina pesantemente l’autonomia personale.

Naturalmente la scelta più saggia sarebbe quella di mettersi alla guida con attenzione e nel rispetto del Codice della Strada, tuttavia gli inconvenienti possono capitare, si pensi alla guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti ad esempio, e in queste circostanze la sanzione prevista è proprio il ritiro della patente.

Questo provvedimento anche se provvisorio e dalla durata breve, può causare non pochi disagi nella gestione della propria vita quotidiana. E allora trovare subito un buon avvocato può aiutarti a risolvere il problema.sospensione patente

In quali casi si rischia il ritiro della patente

Aldilà di qualsiasi limite e indicazione stradale, la regola generale vuole che, ovviamente, chi si mette alla guida sia nelle condizioni psicofisiche per farlo. Questo per la sua incolumità nonché per quella di altri passeggeri e passanti. E infatti il caso più comune e noto di ritiro della patente riguarda, come sopra citato, la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Ciò, dunque, anche se non si passa con il rosso al semaforo, non si superano i limiti di velocità e non si trasgrediscono altre norme del Codice della Strada.

Per quanto concerne la guida in stato di ebbrezza, la sanzione del ritiro della patente scatta qualora il tasso alcolemico superi 1,5 g/L.

Il ritiro della patente può invece essere legato ad un’infrazione: scatta ad esempio, come pena accessoria, in caso di recidiva, ovvero se si viene fermati per la seconda volta per la stessa violazione.

Un esempio abbastanza ricorrente è il ritiro della patente per velocità, per chi supera di oltre 60 km/h il limite imposto. Alla stessa stregua vengono trattate infrazioni gravi e pericolose come il procedere contromano lungo strade extraurbane o sulle autostrade, fare sorpassi azzardati, oppure commettere un’inversione su un’autostrada, magari per raggiungere l’autogrill che si trova sul lato opposto del nostro senso di marcia.

Cosa succede se guido con la patente scaduta

Attenzione: non tutti sanno che anche chi guida con la patente scaduta rischia il ritiro del documento, oltre alla sanzione pecuniaria compresa tra i 150 e i 650 euro.

In questo caso il conducente avrà dieci giorni di tempo per rinnovare la patente e recuperare il documento ritirato presso il comando di polizia locale. In caso contrario la patente sarà inviata alla prefettura competente territorialmente, in base al luogo dell’infrazione, quindi saranno loro ad occuparsene.

È utile sottolineare un’importante proroga alla durata della patente che è stata prevista proprio in questo periodo di stato di emergenza. Infatti tutte le patenti scadute il 31 marzo 2022 potranno essere rinnovate fino al 29 giugno 2022.

Il mancato rinnovo della patente, oltre a comportare l’erogazione di multe in capo al trasgressore, può avere dei riflessi anche in tema di responsabilità in un incidente stradale e inoltre l’assicurazione potrebbe richiedere al conducente una parte della cifra investita per risarcire i danni.

Rinnovo patente di guida: attenzione alle scadenze

Quando si sostiene l’esame della patente, la prima cosa che si impara è che questo documento non dura in eterno ma necessita di essere rinnovato in base a determinate scadenze proprio perché la legge prevede di controllare periodicamente l’idoneità delle persone alla guida.

Anche per questo i tempi di rinnovo sono più lunghi quando si è giovani, mentre si accorciano quando si va avanti con l’età, proprio per garantire una maggiore sicurezza sul controllo della guida.

E infatti:

- fino all’età di 50 anni il rinnovo va fatto ogni 10 anni

- dai 51 ai 70 anni di età il rinnovo è previsto ogni 5 anni

- dai 71 agli 80 anni di età il rinnovo va fatto ogni 3 anni, e infine

- dagli 81 anni di età in poi il rinnovo deve essere compiuto con scadenza ad ogni 2 anni.

Il rinnovo può essere effettuato a partire da 4 mesi prima del giorno di scadenza, e generlamente ci si reca presso scuole guida, un’agenzia di pratiche auto oppure all’ACI.

Quanto costa rinnovare la patente?

Non c’è un costo fisso per il rinnovo della patente di tipo A e B, perché potrebbe variare a seconda del luogo dove viene effettuato. Tuttavia, in linea generale i costi vanno da un minimo di 60 ad un massimo di 150 euro.

Il pagamento comprende sia un costo fisso, previsto dal Ministero dei Trasporti, e che comprende un versamento alla motorizzazione Civile e le spese per la spedizione della patente rinnovata, sia un costo variabile che comprende la visita medica e la gestione della pratica da parte dell’ente preposto (motorizzazione, scuola guida, ACI ecc.).

Differenze tra sospensione e revoca della patente

Non bisogna confondere la sospensione, la revoca e il ritiro della patente. Nel linguaggio comune vengono spesso usati in modo improprio e come sinonimi. Ma giuridicamente sono concetti diversi con effetti più o meno gravi.

La perdita dei requisiti psicofisici per guidare può portare alla sospensione temporanea della patente se si tratta di una condizione passeggera. La sospensione è una sanzione accessoria ad una sanzione penale o amministrativa e può essere irrogata dal Prefetto o dall’Autorità giudiziaria. Tra le cause più frequenti c’è la guida in stato di ebbrezza o l’eccesso di velocità.

Mentre, può far scattare la revoca del documento l’ipotesi di condizioni poco lucide giudicate permanenti. La revoca è particolarmente grave perché comporta la cancellazione del documento con annullamento perenne della sua validità, con la conseguenza che l’utente non sarà più abilitato alla guida se non sostenendo di nuovo l’esame di guida, ma almeno dopo due anni dal provvedimento.

In tutte le ipotesi, comunque, una buona consulenza legale potrebbe essere utile per limitare le conseguenze dannose, e recuperare prima possibile la propria patente di guida.

Guida con patente revocata

Ovviamente con la revoca della patente si possono guidare solo i mezzi non dotati di motore, come ad esempio la bicicletta, anche elettrica, i monopattini ecc. Invece, la guida di autoveicoli con patente revocata implica la commissione di un reato e le sanzioni possono comportare addirittura l’arresto in alcuni casi.

Anche perché se si guida con una patente revocata è come se si guidasse senza la patente e ciò è evidentemente contro la legge.

In termini pratici le ipotesi nelle quali si può avere revoca della patente sono le seguenti:

- guida con patente sospesa, prima che sia scaduto il termine di sospensione;

- guida in stato di ebrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti

- recidiva dei casi sopra indicati, ovvero se si commettano gli stessi illeciti più volte.

Quando c’è ritiro della patente di guida

Se l’automobilista non abbia provveduto al rinnovo della patente entro il termine previsto, gli agenti del traffico che malauguratamente dovessero riscontrare l’irregolarità effettueranno immediatamente il ritiro del documento e lo tratterranno fino al rinnovo da parte dell’utente.

Se però la polizia o i carabinieri dovessero ravvisare anche una violazione del codice della strada che comporti di per sé la sospensione della patente, identificando chi sia alla guida, allora ci sarà anche in questo caso un ritiro della patente che però sarà trattenuta fino al termine previsto nel provvedimento di sospensione. La differenza lampante è che il ritiro non è una sanzione, ma un atto amministrativo che mira a tutelare la sicurezza in strada.

“Chi si è visto ritirare la patente se l’è cercata”, si potrà obiettare. E in parte è vero. Ma non sempre. Qualsiasi automobilista sa che a volte anche una serie di circostanze sfortunate possono portare alla sospensione della patente di guida.

Rivolgersi ad un avvocato penalista non deve significare sfuggire alle proprie responsabilità alla guida ma valutare alcune misure di contenimento che potrebbero rendere meno gravosa la pena. Dunque non è possibile riavere la patente dopo il ritiro e prima del termine previsto per la sospensione, come se nulla fosse. Ma questo non significa che non si possa fare qualcosa legalmente per tutelarsi e “limitare” l’impatto di un simile provvedimento nella vita di tutti i giorni.

Come fare ricorso contro il ritiro della patente

Va da sé che, qualora ricorrano i presupposti, l’automobilista potrà anche decidere di presentare un ricorso contro la sospensione patente, in modo da provare a riavere il documento di guida più velocemente. La richiesta di ricorso andrà presentata al Ministero dei Trasporti entro 20 giorni dalla comunicazione ufficiale della sanzione e lo stesso Ministero dei Trasporti risponderà entro un massimo di 60 giorni.

Con questa strada l’assistenza legale di un avvocato penalista esperto potrebbe rivelarsi cruciale per il rispetto delle scadenze e delle formalità previste.

Quando chiedere il permesso giornaliero per guidare

In alcuni casi particolari, il conducente che si è visto sospendere o ritirare la patente può chiedere di utilizzare il proprio veicolo in alcune fasce orarie e per motivi meritevoli.

In effetti il permesso, che ha una durata massima di 3 ore al giorno può essere richiesto solo dai lavoratori che hanno gravi impedimenti a recarsi sul posto di lavoro, ad esempio perché non raggiungibile a piedi o perché non ci sono mezzi di trasporto che coprono quella destinazione, e dalle persone con disabilità o le persone che offrono assistenza a chi è disabile.

In questi casi la previsione di una punizione per i trasgressori viene mitigata dalla presenza di esigenze non trascurabili, quali appunto il lavoro e l’integrità fisica.

Le modalità per richiedere il permesso sono semplici (è prevista la compilazione di moduli prestampati da consegnare entro massimo 5 giorni dal ritiro della patente) ma è sempre buona norma confrontarsi con il proprio avvocato di fiducia almeno per valutare se ci si trova nella condizione di poterlo richiedere e soprattutto se si può contestare il ritiro stesso.

Cerca l’ avvocato penalista online per casi di ritiro patente

Rivolgersi ad uno studio legale esperto in cause di ritiro patente può costituire una garanzia di competenza in simili fattispecie. Certamente un colloquio di persona con un professionista può rendere più agevole la spiegazione del proprio caso, ma è anche possibile cercare l’avvocato online, il quale potrebbe aiutarti a valutare le possibili eccezioni ammesse dalla legge anche a distanza, in un primo momento. Resta ferma l’importanza di un rapporto personale.

Esistono strategie per ridurre le conseguenze della condanna penale. Ad esempio, qualora non siano stati causati incidenti e non si tratti di recidiva, il trasgressore può beneficiare dell’ammissione ai lavori di pubblica utilità presso Enti convenzionati estinguendo così il reato e soprattutto, per quello che interessa in questa sede, evitando la confisca del mezzo e riducendo della metà la durata della sospensione della patente.

Quanto costa l’ avvocato per il ritiro della patente

Uno studio penalista specializzato in ritiri di patente saprà assistere i clienti nella predisposizione di ricorsi contro provvedimenti di sequestro e confisca del mezzo, oltre che per i provvedimenti di sospensione o revoca della patente.

Ma quanto costa un avvocato per il ritiro della patente di guida?

Come per tutte le altre fattispecie non è possibile fornire a priori una risposta. In media si dovrebbero preventivare intorno ai 1500 euro ma la cifra è meramente indicativa. L’unico modo per sapere con esattezza l’importo da corrispondere, è chiedere il preventivo direttamente all’avvocato contattato.

Soprattutto, se non puoi spostarti in macchina perché ti hanno sospeso o ritirato la patente, apprezzerai la possibilità di trovare online l’avvocato adatto al tuo caso e di chiedere il preventivo, senza doverti muovere, anche da cellulare, ovunque ti trovi.

CONTATTA GRATIS L'AVVOCATO SPECIALIZZATO IN QUESTA MATERIA

Potrebbe interessarti:

Le informazioni riportate in questo articolo sono a carattere generico e non possono essere considerate documenti ufficiali, così come non possono in alcun modo sostituire il parere di un professionista. Per gli stessi motivi Easy Web Project Srl non risponde in alcun modo della correttezza di quanto riportato, così come dell’aggiornamento dei contenuti, in quanto argomenti suscettibili di modifiche nel tempo. EWP invita pertanto gli utenti a consultare direttamente un avvocato per avere informazioni aggiornate, certe e conformi al proprio caso specifico.

richiesta all'avvocato