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Cos’è la Tassa di Concessione Governativa e quando si paga


La Tassa di Concessione Governativa (TCG) è disciplinata dal DPR 26 ottobre 1972, n. 641 denominato appunto “Disciplina delle tasse sulle concessioni governative”. In sostanza consiste in una tassa a carico dei beneficiari di determinati provvedimenti amministrativi. Detta tassa viene corrisposta allo Stato italiano o ad altra Pubblica Amministrazione al fine di poter godere di determinati benefici derivanti da provvedimenti, licenze, concessioni, autorizzazioni ecc.

È evidente che si realizza un duplice scopo, da un lato il vantaggio per il cittadino, dinanzi alla richiesta del provvedimento e al suo successivo rilascio da parte della Pubblica Amministrazione, dall’altro un flusso di denaro nelle casse dello Stato. Infatti, le tasse di concessioni governative rappresentano una delle maggiori entrate economiche per lo Stato italiano. concessioni governative

Facciamo degli esempi: Avvocato tributarista

La più famosa e la più conosciuta Tassa di Concessione Governativa è sicuramente il Canone Rai oppure, altrettanto famosa, è quella tassa applicata sugli abbonamenti di telefonia. Altre tasse di concessione governativa sono, ad esempio, quella che viene pagata per il rilascio del passaporto o per l’iscrizione ad un albo professionale. Ancora, a titolo esemplificativo, può essere richiesto il pagamento di una Tassa di Concessione Governativa per avere la Licenza di Pesca, o per avere il porto di Armi.

Anche le Società sono chiamate a pagare una Tassa che rientra in questa specie di tributi, per la tenuta e la vidimazione dei libri contabili. Dunque, se si esaminano tutte queste categorie ben si può dedurre che la Tassa di Concessione Governativa, a differenza dei tributi ed in particolare delle Imposte non va a colpire indistintamente la collettività ma, il pagamento della stessa viene richiesta solo a determinate categorie di contribuenti, oppure solo in determinate occasioni, per esempio, qualora si voglia sottoscrivere un abbonamento telefonico o avere una licenza.

Come si effettua il pagamento?

Il pagamento delle Tasse sulle Concessioni Governative può avvenire attraverso l’Agenzia delle Entrate, tramite il modello F23, oppure in posta, in banca o, da ultimo, anche con modalità telematiche, a seconda della Tassa cui si fa riferimento. Va da sé che, il mancato pagamento, può essere oggetto di accertamento da parte delle Competenti Autorità.

Il Canone Rai: chi non deve pagarlo

Come già detto, il Canone Rai è una tassa che tutti conoscono, ma che pochi sanno effettivamente cos’è. Questa tassa va pagata sulla base del semplice possesso di un apparecchio televisivo nella propria abitazione o residenza, non rileva se esso è utilizzato oppure no. Non sono invece da considerare apparecchi televisivi i computer, i tablet o gli smartphone. Al giorno d’oggi, ritroviamo la voce di pagamento del canone Rai sulla bolletta dell’elettricità, ciò perché le società che forniscono energia elettrica presumono anche il possesso di una TV. Infatti, il pagamento avviene mediante delle rate direttamente inserite nelle fatture emesse dalla società che eroga la fornitura elettrica, la quale in seguito provvederà a riversare all’Erario gli importi incassati.

Ci sono però dei soggetti esenti da tale pagamento e cioè: le persone con età superiore a 75 anni, i militari, solo per i dispositivi televisivi utilizzati nelle caserme, e gli agenti diplomatici.

Abbonamenti di telefonia

Se si è titolari di un abbonamento di telefonia mobile, di riflesso si pagherà una tassa per usufruire delle frequenze telefoniche. Come il Canone Rai, è evidente che anche tale tributo colpisce la maggior parte delle persone. Materialmente non riusciamo a vedere l’indicazione di questo pagamento perché è già inglobato nell’importo mensile delle offerte che le società di telefonia propongono ai clienti.

Sono esenti dal pagamento della detta tassa le persone invalide o disabili, alle quali spesso vengono proposte offerte agevolate.

Ritardo e mancato pagamento: consulenza legale

Il mancato pagamento di una Tassa di Concessione Governativa può rendere nullo l’atto per il quale era stata richiesta. Anche il pagamento in ritardo può sortire effetti negativi come, per esempio, un accertamento da parte delle competenti Autorità. Il mancato pagamento può quindi dar luogo all’irrogazione di sanzioni nei confronti del Contribuente.

Ma, come vengono irrogate le sanzioni? Periodicamente, l’Agenzia delle Entrate effettua dei controlli sui pagamenti delle imposte tributarie effettuati dal singolo contribuente e nel momento in cui dovessero esserci delle incongruità, l’amministrazione finanziaria dovrà agire determinando il debito d’imposta che il cittadino ha omesso di dichiarare o che non ha pagato.

Però, occorre evidenziare che l’amministrazione non ha un potere di scelta sul tipo di provvedimento da emanare o sul suo contenuto, è tutto predeterminato dalla legge.

Detto ciò, cerchiamo di comprendere cos’è in pratica l’avviso di accertamento, documento che potrebbe sicuramente essere spiegato in modo più completo e semplice da un Avvocato specializzato in diritto tributario.  

Avvocato per avviso di accertamento

L’avviso di accertamento è l’atto mediante il quale l'amministrazione notifica in maniera formale la pretesa tributaria al contribuente, dopo aver effettuato un controllo sostanziale. L'avviso di accertamento deve essere sempre motivato, a pena di nullità, e deve indicare nella prima parte, la base imponibile e qual è la tassa tributaria cui si fa riferimento, mentre nella seconda parte, i presupposti di fatto e le ragioni per cui è stato inviato l’avviso.

In linea generale, può emettere un avviso di accertamento l'ente statale che sia legittimato a riscuotere un tributo. Ad esempio, il Comune può inviare un avviso per la riscossione dell'IMU, la Regione per la riscossione del bollo auto e l'Agenzia delle Entrate per la riscossione di imposte di registro.

Il termine entro il quale può essere effettuato l’accertamento da parte delle competenti Autorità è di tre anni dal momento in cui è stata commessa la violazione.

Che tipo di sanzione è emessa?

Vi sono, dunque, delle sanzioni per chi non provvede al pagamento della tassa dovuta o per chi vi provvede in ritardo. Dette sanzioni sono applicabili sia nei confronti del soggetto che esercita l’attività per la quale era previsto il pagamento della Tassa di concessione Governativa, sia nei confronti del Soggetto che rilascia l’atto senza il relativo pagamento.

Le sanzioni sono di carattere pecuniario e sono di tipo amministrativo, pertanto comportano il pagamento di somme di denaro variabili a seconda della specifica Tassa di Concessione Governativa non pagata o pagata in ritardo, cui si fa riferimento. L’Accertamento del mancato pagamento della Tassa di Concessione Governativa avviene per il tramite del Ministero dell’Economia e delle Finanze e degli uffici da esso dipendenti e dunque da parte dei relativi Funzionari.

Come tutelarsi? Avvocato tributarista

Se, dunque, hai ricevuto un avviso di accertamento da parte delle competenti Autorità per il mancato pagamento di una Tassa di Concessione Governativa, o ritieni di averla pagata e sei stato ingiustamente destinatario di un accertamento da parte dell’Autorità, è sempre buona norma rivolgersi ad un Esperto in Diritto Tributario che ti saprà consigliare al meglio su come muoverti. 

 

 

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