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Avvocato civilista per Ristrutturazione Debito


Quando è utile per un imprenditore cercare un Avvocato Specializzato in Ristrutturazione del Debito? In tempi di crisi generalizzata quale impresa o settore può dirsi esente da ogni rischio? Può capitare di affrontare periodi di calo della produzione e delle vendite ma le difficoltà non devono essere necessariamente fatali. Purtroppo la pandemia Covid-19 ha aumentato i casi di questo genere. Tante attività sono state chiuse per mesi e gli effetti della crisi sono pesanti in diversi settori produttivi. 

La legge riconosce la procedura di Ristrutturazione del Debito con la quale i creditori, di norma banche, accettano l’accordo con l’azienda debitrice rinunciando per un periodo di tempo più o meno lungo ad intraprendere azioni legali e al tempo stesso concedendo più tempo per il pagamento o tassi di interesse più bassi. Il maggior vantaggio che persegue l’imprenditore è quello di evitare il reato di bancarotta preferenziale.ristrutturazione debito

Come si ristruttura un debito?

Immaginiamo di trovarci in una situazione di crisi di liquidità derivante da diversi motivi, ad esempio diminuzione del fatturato, ritardo nei pagamenti da parte dei clienti, insolvenza di qualcuno di essi ecc. Si tratta di ipotesi classiche e molto comuni, soprattutto in questo storico momento di crisi economica che stiamo vivendo.

Tali cause hanno come effetto quello di aumentare l’indebitamento verso la Banca oltre al fido concesso dagli istituti finanziari. In questi casi la Banca ci chiederà una restituzione delle somme e una delle soluzioni adottabili è proprio quella di contrattare per ottenere un finanziamento a medio o lungo termine per coprire i buchi economici.

È importante, prima di tutto, presentare un Piano di Finanziamento per la ristrutturazione del debito che dimostri la capacità dell’azienda di creare in futuro nuova liquidità, e di ripristinare una situazione economica stabile per far fronte ai fattori produttivi e al piano di ammortamento che è stato richiesto alla stessa Banca.

Dal piano finanziario devono risultare due elementi fondamentali, e cioè

1) Flussi finanziari relativi agli incassi e ai pagamenti dell’azienda fino ad oggi;

2) Flussi finanziari relativi ad entrate ed uscite previste per le attività future.

Requisiti per l' accordo di ristrutturazione del debito

L’accordo di ristrutturazione del debito richiede una serie di requisiti e condizioni. Naturalmente, deve prima di tutto esserci una situazione di insolvenza dell’imprenditore e soprattutto deve trattarsi di un soggetto al quale non possa essere applicata la procedura del fallimento.

A ciò si aggiunge la necessità che l’accordo sia accettato da tanti creditori che rappresentano almeno il 60% dei debiti complessivi dell’azienda. Motivo per cui è fondamentale che non sia una proposta superficiale o approssimativa ma molto dettagliata e ben studiata.

Il piano deve essere supportato da documenti e dati credibili, a garanzia del pagamento dei debiti, pena la mancata omologa del giudice o la possibile richiesta di risoluzione dei creditori insoddisfatti.

La procedura per l’ accordo: tutte le fasi in breve

Al fine di dare una visione d’intero della procedura per l’accordo di ristrutturazione, potremmo inquadrarla in 3 fasi:

1. Deposito della domanda

2. Fase giudiziale

3. Esecuzione dell’accordo

Nella prima fase, il debitore deve depositare l’accordo sottoscritto da tutti i creditori che hanno deciso di aderire, presso gli uffici del Tribunale competente. L’accordo deve contenere un piano di risanamento analitico e ben strutturato, per questo si consiglia sempre di affidarsi ad uno Studio legale esperto per redigerlo. Sarà infatti necessario indicare tutte le modalità di pagamento dei debiti e le tempistiche con allegazione di una serie di documenti richiesti per legge.

L’accordo va poi depositato al Registro delle Imprese e da questo momento i creditori hanno 30 giorni per opporsi, mentre non potranno promuovere azioni esecutive per i 60 giorni seguenti.

La fase giudiziale prevede poi un’omologa da parte del giudice per rendere esecutivo l’accordo.

Ottenuta l’omologa, subentra la terza fase che riguarda l’adempimento dell’accordo stesso, ma se i creditori che hanno aderito non saranno soddisfatti potranno chiedere la risoluzione dell’accordo o l’esecuzione forzata dello stesso. 

Modalità di pagamento per i creditori

Abbiamo detto che elemento essenziale del piano di ristrutturazione sono le modalità di pagamento, altrimenti i creditori non avrebbero ragione di sottoscriverlo.

L’accordo può prevedere:

- dilazioni di pagamento

- rinuncia a uno o più crediti

- cessione di alcuni crediti

- conversione dei crediti in quote di partecipazione alla società stessa

Anche dal lato creditorio quindi sarebbe utile una consulenza con un avvocato specializzato, il quale forte delle proprie conoscenze saprebbe consigliare al creditore se aderire o meno all’accordo di ristrutturazione e quale delle suddette modalità potrebbe meglio garantire il soddisfacimento del suo credito.

Chi può accedere all’ accordo di ristrutturazione?

L’Accordo di Ristrutturazione del debito è un’alternativa al fallimento, quindi tutti i soggetti che non falliscono possono adottare la strada della ristrutturazione. Nel concreto:

- l’impresa commerciale, individuale o una società;

- l’impresa agricola.

Presupposto fondamentale è lo stato di crisi e di insolvenza tale da impedire il pagamento dei propri creditori con metodi normali.

Tutti i vantaggi della ristrutturazione del debito

Ci sono una serie di aspetti vantaggiosi immediatamente percepibili.

In primo luogo l’imprenditore non subisce un’invasione nel proprio patrimonio economico, che infatti rimane tutto nella sua disponibilità. Quindi, a differenza del fallimento in cui la gestione dell’impresa viene di norma affidata ad un curatore fallimentare, nel caso di ristrutturazione del debito l’imprenditore continua ad esercitare la sua attività.

In secondo luogo possono essere sospesi i pignoramenti in capo al debitore, ed infine si possono ottenere finanziamenti dalle banche oltre alla possibilità di ridurre l’entità dei debiti.

Cos’è il Concordato in bianco? Cerca online l’ avvocato di fiducia

Il cd. Concordato in Bianco è stato introdotto nel 2012. Presupposto oggettivo per questa procedura è lo stato di insolvenza, mentre il presupposto soggettivo è rappresentato dal fatto che l’imprenditore sia esposto al fallimento, cioè deve trattarsi di un soggetto fallibile.

Ci sono tre soggetti coinvolti in questa procedure, ovvero: il Tribunale, il Precommissario Giudiziale e l’Attestatore.

Il vantaggio di questo concordato risiede nella possibilità per l’imprenditore di godere immediatamente degli effetti derivanti dall’apertura della procedura concordataria, anche in caso di domanda incompleta sia per quanto riguarda il piano di risanamento sia per quanto riguarda la proposta. Senza dubbio il giudice fisserà un termine per integrare la domanda e che di norma è compreso tra i 60 e i 120 giorni, prorogabile in caso di giustificati motivi.

Attenzione a non fare confusione tra il concordato preventivo, l’accordo di ristrutturazione del debito e il Concordato in bianco, che seppur facciano tutti riferimento ad una situazione di crisi economica presentano sfumature diverse che vanno attentamente esaminate con l’assistenza di un avvocato ferrato nella materia.  

Di regola la ricerca di un buon avvocato può farsi anche online, a maggior ragione per chi necessita di assistenza urgente, evitando così una selezione fisica di studio in studio che comporta spostamenti, tempo e appuntamenti. Con questo portale ti offriamo un metodo efficace e sbrigativo per contattare gratuitamente un avvocato gratis al quale chiedere una consulenza e tutti i costi legali per affrontare il tuo caso specifico.

Il Ruolo dell’ avvocato nelle situazioni debitorie

Dalla lettura di questo articolo, che non ha pretese di esaustività, ben si comprende quindi perché il ruolo dell’Avvocato Specializzato in ristrutturazione del debito sia così determinante. La materia, come abbiamo visto, è piuttosto tecnica e settoriale. Ma, nonostante questo, trovare un professionista esperto in situazioni debitorie non deve essere per forza difficile o costoso, considerato che ci si trova già in una situazione di insolvenza.

Inoltre è doveroso sottolineare che l’avvocato può essere richiesto non solo da parte dei debitori, al contrario una consulenza risulta quanto mai utile anche per i creditori, i quali si chiederanno se sottoscrivere o meno l’accordo di ristrutturazione. In effetti, anche su questo versante il ruolo di un consulente legale è cruciale per suggerire ai creditori la strada da adottare, ovvero se aderire all’accordo, perché magari ci sono buone probabilità di veder soddisfatto il proprio credito o se rimanere estranei e procedere per le normali vie giudiziarie.

La tempestività in una materia tanto delicata può essere determinante per l’accettazione stessa dell’accordo: se la proposta è ben fatta e convincente ma arriva in ritardo non godrà della giusta considerazione.

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