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Avvocato Specializzato Ricorso Multe – Consulenza Legale


Hai preso una multa ingiusta e stai cercando il modo più efficace e veloce per fare ricorso e farla cancellare? Se pensi di non dover pagare una contravvenzione e non dover subire la decurtazione dei punti patente eventualmente associata, rivolgiti ad uno Studio legale di Avvocati Specializzati in Ricorsi Multe in modo da conoscere l’iter più indicato al tuo caso (entro 30 giorni dinanzi al giudice di pace o entro 60 di fronte al Prefetto).

Quasi tutti gli automobilisti in vita loro hanno ricevuto almeno una volta un verbale e non di rado si paga pur non ritenendo la multa giusta. Ma perché rassegnarsi a pagare se si può essere tutelati da un avvocato esperto in multe e ricorsi?

L’importante è essere tempestivi data la presenza di termini abbastanza ristretti per presentare ricorso.

Come si contesta la multa stradale?ricorso multa

Quando si riceve una multa stradale si possono seguire due strade e cioè:

1. Presentare ricorso al Prefetto

2. Presentare ricorso al Giudice di pace

In linea di massima è l’automobilista che deve scegliere tra queste due opzioni ma optare per l’una o l’altra dipende comunque dalle circostanze del caso concreto, considerando poi che ci sono vantaggi e svantaggi per entrambe le procedure.

È anche vero poi che l’opportunità di presentare o meno un ricorso dipende anche dal dispendio economico, se la multa ha un importo basso non è molto consigliabile avviare un ricorso sia in termini di tempistiche sia in termini economici. E allora di seguito cercheremo di analizzare i vantaggi e gli svantaggi delle procedure utilizzabili.

Ricorso al giudice di pace: Parere legale

Tra i vantaggi immediati del ricorso al giudice di pace c’è in primis la garanzia di un’imparzialità e una terzietà maggiori proprio perché si è davanti ad un giudice e soprattutto un’interpretazione più tecnica del diritto laddove ci siano delle controversie giuridiche.

A ciò si aggiunge che in caso di rigetto del ricorso, la somma da pagare resta quella indicata nel verbale e infine il ricorso stesso può essere inviato mediante raccomandata A/R in modo da agevolare chi si trovi in un luogo di residenza diverso da quello del giudice competente.

Se poi il ricorso viene rigettato è sempre possibile procedere in Appello (giudizio di secondo grado).

Quali sono invece gli svantaggi?

Bisogna sempre versare il contributo unificato, il cui valore si aggira intorno ai 40 euro e questo potrebbe essere controproducente se lo scopo finale è quello di non pagare la multa. È necessaria poi sempre l’assistenza dell’avvocato, e ovviamente il pagamento della parcella di quest’ultimo e delle spese legali, se l’importo della multa è superiore a 1.100 euro.

Ma chiaramente anche se per importi inferiori la legge non richiede espressamente l’assistenza dell’avvocato è innegabile che l’automobilista avrebbe difficoltà a difendersi da solo perché dovrebbe possedere conoscenze giuridiche in ambito di processo civile che il più delle volte sono ignote a chi non è esperto del diritto.

Come presento ricorso al Prefetto se ho ricevuto una multa?

Se invece di decide di fare ricorso al prefetto i vantaggi sono diversi, in quanto è sufficiente spedire una semplice raccomandata o anche una Pec indirizzata direttamente al prefetto.

Si tratta poi di una procedura più snella rispetto al ricorso al giudice di pace perché sono previsti dei termini massimi per ottenere risposta e cioè 210 giorni, con la precisazione che in assenza di risposta, la domanda deve considerarsi accolta (regola del silenzio-assenso), mentre in caso di rigetto da parte del prefetto è possibile nei 30 giorni successivi presentare ricorso al giudice di pace.

Inoltre, non si richiede la necessaria assistenza legale di un avvocato difensore, quindi il ricorso può essere firmato direttamente dal trasgressore, anche perché non è necessaria la conoscenza di regole tecniche e giuridiche della procedura.

Diversamente dal ricorso al giudice di pace, non sono previsti costi specifici per avviare la procedura.

Quali sono invece gli svantaggi?

Manca la medesima imparzialità che ha il giudice di pace, poiché il prefetto rappresenta l’autorità amministrativa di grado maggiore rispetto a quella che ha emesso la multa (polizia, carabinieri) e dunque è evidente che tenderà a tutelare le ragioni di chi ha emesso il provvedimento sanzionatorio.

Il prefetto poi non è esperto del diritto, quindi adotterà una soluzione meno tecnica e giuridica, e se decide di rigettare il ricorso condannerà il conducente a pagare un importo pari al doppio della multa originaria.

Scegliere tra giudice di pace e prefetto: i consigli dell'avvocato

In linea di massima il ricorso al prefetto conviene tutte le volte in cui si è certi che la multa stradale emessa sia illegittima, ad esempio perché spedita oltre i 90 giorni dalla commessa violazione, senza dare spazio ad interpretazioni e valutazioni da parte del prefetto stesso che il più delle volte vanno a favore dell’amministrazione.

Al contrario conviene rivolgersi al giudice di pace quando l’illegittimità della multa non è palese e richiede un’interpretazione giuridica delle norme, posta in essere da un soggetto imparziale quale è il giudice. Essendo però una procedura più lunga e più costosa sia per il versamento del contributo unificato, sia per la difesa dell’avvocato che è sempre necessaria, bisognerà valutare se il valore della multa è tale da giustificare un dispendio economico in attività processuale, cioè in termini pratici valutare se ne vale la pena oppure no.

Come non perdere i punti dalla patente?

Quando si riceve una multa per eccesso di velocità, la polizia chiede di dichiarare l’identità di chi era alla guida, però non sempre il proprietario del veicolo corrisponde alla persona che ha commesso la violazione. Allora cosa fare?

Il proprietario oltre a dover pagare la multa dovrà indicare nei successivi 60 giorni il nominativo della persona che era alla guida e solo a quest’ultima saranno sottratti i punti. Se però questa indicazione non viene fornita, il proprietario dell’automobile rischia di subire una seconda multa per non aver collaborato con la polizia. Quindi se conducente e proprietario non coincidono allora il proprietario dovrà comunicare i dati di colui che ha commesso la violazione, al quale saranno sottratti i punti.

Al contrario, quando è lo stesso proprietario ad aver commesso la violazione perché era alla guida del veicolo potrà evitare la sottrazione dei punti agendo con questa procedura:

1. Pagare la multa originaria

2. non comunicare alla polizia il nominativo di chi era alla guida (ricevendo così la seconda multa per mancata collaborazione con la polizia)

3. Pagare la seconda multa e non subire così la decurtazione dei punti dalla patente.

Quindi se il conducente è disposto a pagare la doppia multa può evitare che gli siano sottratti piunti dalla patente.

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La difesa dell’avvocato, come già sottolineato, è necessaria solo in caso di ricorso presentato al giudice di pace, quindi qualora si decidesse di procedere per tale via sarà necessario calcolare la parcella dell’avvocato e l’ammontare complessivo delle spese legali da sostenere.

Maggiori informazioni saranno fornite all’avvocato e più facile sarà per i professionisti inquadrare la fattispecie e poter fornire un parere orientativo.

La tempestività è estremamente importante quando si valuta di fare ricorso contro una multa, a prescindere dalla scelta tra prefetto e giudice di pace. La normativa infatti prevede la possibilità di usufruire di uno sconto del 30% se si paga la multa entro cinque giorni dalla notifica del verbale. Tuttavia il pagamento in misura ridotta impedisce l’accesso al ricorso quindi, nel dubbio su cosa fare, è sempre bene contattare un avvocato specializzato in ricorsi multe non appena si riceve la contravvenzione.

Il ricorso contro la multa può riguardare vizi formali o sostanziali: un avvocato specializzato in materia saprà dirti se la contravvenzione è fondata oppure se ci sono margini per impugnare il verbale. Attivati subito!

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