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Avvocato per la Tutela Consumatore e Class Action


Nell’ambito della tutela del consumatore, la class action è lo strumento che serve a difendere i diritti collettivi. Si tratta dunque, letteralmente, di un’azione legale collettiva esercitabile per sanare i danni subiti da una classe di consumatori introdotta nel 2005, entrata in vigore nel nostro Paese da 1° gennaio 2010, e recentemente riformata con la legge n. 31 del 12 aprile 2019 che si applicherà alle condotte illecite poste in essere a partire dal 19 maggio 2021.

In parole semplici la legge ha fornito uno strumento giudiziario ad una classe di soggetti che si trovano nella stessa condizione e quindi agiscono verso una controparte comune per ottenere il risarcimento dei danni subiti.tutela consumatore

Come funziona il procedimento di Class Action

Come già anticipato, la class action è un procedimento giudiziale con un percorso semplificato ed è prevista dal Codice del Consumo.

La class action inizia così: un singolo consumatore promuove autonomamente contro un soggetto, che di norma è un’impresa produttrice di un certo bene o servizio, un’azione legale, ma è anche possibile conferire mandato ad un’associazione o un comitato di cui fa parte lo stesso consumatore.

Una volta che è stato avviato il procedimento, gli altri consumatori che si trovano nella stessa situazione possono aderire mediante un “atto di adesione” che deve essere depositato presso la Cancelleria del Tribunale competente. È preferibile che l’atto di adesione sia redatto da un avvocato poiché deve illustrare nel dettaglio la situazione di ciascun consumatore aderente e tutte le motivazioni che lo anno spinto ad aderire. 

Il giudice poi prosegue all’analisi dell’ammissibilità della domanda:

- in caso positivo, fissa un termine entro il quale deve avvenire l’adesione degli altri consumatori;

- in caso negativo, respinge la domanda e il consumatore che l’ha proposta viene condannato al pagamento delle spese legali.

È utile sottolineare che dopo aver preso parte dell’azione collettiva si perde il diritto di agire individualmente contro l’impresa, la quale infatti non può essere “attaccata” sia dal singolo che dal gruppo.

Effetti della Sentenza del Giudice

Come in ogni procedimento, la domanda può essere accolta o respinta dal Giudice competente.

Se viene accolta, la sentenza che chiude il processo comporterà la liquidazione delle somme dovute ai consumatori e indicherà i criteri da seguire per la liquidazione stessa.

Dal provvedimento risulterà anche un termine, di massimo 90 giorni, entro il quale le parti potranno accordarsi per l’ammontare delle somme dovute, ma in caso di mancato accordo la liquidazione sarà fatta direttamente dall’autorità giudiziaria.

Dopo 180 giorni dalla sentenza, il provvedimento accolto diventa esecutivo. Ciò significa che se l’impresa che è stata condannata non paga, allora è possibile agire con lo strumento delle esecuzioni e soddisfarsi sui beni dell’impresa dopo la loro liquidazione.

Quali diritti si possono tutelare con la Class Action?

La class action può essere promossa per la difesa di quei diritti che riguardano ad esempio:

- reclami contro le fatturazioni;

- responsabilità contrattuale ed extracontrattuale dell’impresa;

- risarcimento danni e restituzioni;

- opposizione al rivenditore;

- pratiche commerciali scorrette.

Per dare un’idea generale, la class action riguarda delle situazioni omogenee che ledono un’ampia categoria di consumatori, magari per difetti derivanti dal prodotto o dai servizi erogati dall’impresa, per clausole contrattuali svantaggiose ecc.

In Italia, uno degli esempi più noti di Class Action ha visto citata in giudizio una nota società di cellulari (Samsung) per la produzione di smartphone difettosi.

Perché partecipare ad una class action

In sintesi, i diritti dei consumatori sono individuali, ma si decide di avviare un’azione di gruppo sia per ripartire i costi legali sia per avere una maggiore forza in ambito processuale e assicurarsi un margine di vittoria più ampio.

Lo studio legale che difende i consumatori quindi è unico e in un certo senso è intuitivo che con la class action i consumatori potenziano la loro forza contrattuale nei confronti dell’impresa o l’azienda alla quale si chiede il risarcimento danni. Da sapere che, di contro, chi prende parte alla class action rinuncia all’azione individuale per la tutela dello stesso titolo. Questo aspetto (non è certo un dettaglio) e ci fa capire intuitivamente quanto sia importante scegliere con attenzione lo studio legale per la class action. 

“Essere in gruppo”, in altre parole, non esonera il consumatore che vuole tutelare i propri diritti dalla scelta di un avvocato competente e specializzato nella materia del caso in analisi. Mettere una firma per aderire ad una class action già avviata non può bastare per essere a posto con la coscienza autoconvincendosi di aver fatto di tutto per far valere i propri diritti.

Non bisogna trascurare questi aspetti facendo leva sul fatto che ci sono altre parti nella propria stessa posizione e delegando dunque ogni responsabilità oppure facendosi attirare dal risparmio sulle spese legali visto che si è in tanti. Neppure sono proponibili ulteriori class action per i medesimi fatti e nei confronti della stessa impresa.

Chi può richiedere la Class Action e chi sono i destinatari

Non si parla più solo di consumatori, ma di un’azione legale che può essere esercitata da tutti i componenti di una classe di persone che ritengono di aver subito la lesione di diritti individuale omogenei ed anche da organizzazioni o associazioni senza scopo di lucro che hanno come fine proprio la tutela di tali diritti, purché iscritte in appositi elenchi del Ministero della Giustizia.

Chi sono i destinatari?

In primo luogo le imprese e gli enti gestori di servizi pubblici e di pubblica utilità, ma non la Pubblica Amministrazione. Naturalmente la class action non si può richiedere per eventi accaduti prima dell’entrata in vigore della legge stessa, tuttavia l’adesione alla class action è possibile anche successivamente alla sentenza del giudice.  

Cosa succede se si perde una Class Action?

In linea di massima vale il principio secondo cui << Chi perde paga >>, anche se si tratta di chi promuove una class action, che infatti sarà tenuto a pagare non solo le spese processuali, ma anche le spese legali per la difesa dell’avvocato e i danni che la controparte potrebbe richiedere.

Infatti, anche se l’azione collettiva viene dichiarata ammissibile dal Giudice, ciò non toglie che poi si potrà avere un esito negativo della causa.

I giudici di merito se invece decidono di dare ragione a chi promuove la class action daranno avvio alla fase della liquidazione delle somme dovute agli aderenti, procedimento che deve essere svolgersi alla costante attenzione degli avvocati i quali sono incaricati, sempre nell’ambito della difesa che stanno fornendo ai loro clienti, di monitorare ogni fase della causa per garantire il rispetto e la salvaguardia dei diritti dei consumatori.

Costo Avvocato per Class Action

È chiaro che spesso si decide di aderire ad una class action soprattutto per dividersi i costi, tutti vorrebbero risparmiare e ottenere ugualmente il soddisfacimento delle proprie ragioni. Ma, attenzione, perché il risparmio a volte tradisce.

Bisogna aver presente che la scelta dell’avvocato non va mai fatta solo in base alla sua parcella, il primo elemento da considerare per orientarsi è la sua preparazione, l’affabilità con i clienti e la diponibilità, trattandosi di un procedimento che prevede più fasi concatenate tra di loro.

Trovare un avvocato economico è un surplus, che però sicuramente rappresenta un vantaggio.

Ad ogni modo, seppur non sia possibile dare un costo preciso per ciascuna class action promossa, è ovvio che il compenso dell’avvocato deve essere proporzionale all’attività svolta e in genere non supera il 10% del valore della causa. Inoltre se la causa è vinta dai consumatori, l’avvocato sarà pagato in parte dall’impresa condannata.

La consulenza dell'avvocato per la tutela del consumatore individuale o collettiva

Dunque se è vero che è sempre possibile cambiare avvocato, in alcune circostanze bisogna avere le idee chiare su come agire per far valere il proprio diritto perché la legge offre una grande possibilità e non va sprecata. 

Il fatto che vi sia una class action promossa da un gruppo di consumatori per la tutela di un diritto non significa che un utente non possa decidere di agire in maniera individuale, senza quindi aderire all’azione collettiva, per lo stesso problema, davanti al giudice competente.

Non è una cattiva idea in quest’ottica, prima di prendere parte ad una class action, fissare un appuntamento con un avvocato di fiducia per valutare quali sono le possibilità concrete di avere un buon esito del proprio caso con l’azione collettiva.

Senza alcun dubbio la scelta del proprio rappresentante legale va fatta tenendo presente alcuni punti fermi, perché è molto importante individuare uno Studio legale che abbia alle spalle una esperienza consolidata in materia di tutele verso il consumatore. Non a caso un avvocato esperto avrà una maggiore propensione nel bilanciare gli interessi in gioco e garantire la strategia più proficua per il proprio cliente.

Oggi, non serve più andare di persona di studio in studio per cercare un professionista, in quanto la ricerca può compiersi anche online, magari attraverso questo portale con cui si può contattare gratuitamente l’avvocato più vicino alla propria città, fissare un appuntamento e avere una prima consulenza.

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