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Cerca avvocato per Ricorsi Cartelle Esattoriali – Consulenza Legale


Tutti i contribuenti alle prese con debiti fiscali (ex Equitalia, oggi Agenzia di Riscossione) dovrebbero poter contare sull’assistenza legale specializzata di un Avvocato Esperto in Ricorsi Cartelle Esattoriali. Qualsiasi italiano ha ricevuto almeno una volta nella vita una richiesta di pagamento da parte del Fisco, ma non per questo bisogna sentirsi in colpa. È pur vero che sarebbe sbagliato sottovalutare la situazione anzi è utile sapere che si possono avere fino a 60 giorni di tempo per opporsi, salvo limiti temporali più ristretti per altri pagamenti.

Il tempismo in questi casi non è solo importante ma può diventare addirittura indispensabile perché, se dalla notifica della cartella esattoriale trascorre un determinato periodo di tempo senza che il contribuente abbia presentato opposizione e precisamente:

- 30 giorni per le multe,

- 40 giorni per i contributi e

- 60 giorni per le tasse,

questa diventa un titolo esecutivo valevole ai fini della riscossione coatta del credito. In altre parole conferisce all’Ente di Riscossione il diritto di rifarsi sui beni di proprietà del debitore.

Come si riceve la cartella esattoriale?cartella esattoriale

Ci sono aspetti che a chi non è specializzato in materia fiscale possono facilmente sfuggire: statisticamente almeno la metà delle cartelle esattoriali sarebbe nulla, solo che il contribuente non lo sa perché non conosce tutti i possibili vizi di notifica o di forma contestabili!

Innanzitutto, prima della cartella esattoriale deve essere stata inviata una richiesta di pagamento per quello stesso tributo, in quanto la cartella non può mai essere il primo atto con cui il contribuente viene messo a conoscenza del proprio debito.

In secondo luogo, se la notifica avviene mediante posta elettronica certificata occorre controllare che il file allegato non sia un PDF ma un MP7 che prevede un sistema di verifica della firma digitale, altrimenti la cartella è nulla. Inoltre è importante che vi sia la motivazione del pagamento, perché il contribuente deve sapere a che titolo gli viene contestato un determinato debito.

In terzo luogo, altro avvertimento importantissimo è che se la cartella riguarda un parente defunto, non dovranno essere pagate multe e sanzioni, che in linea generale non finiscono nell’eredità degli eredi.

Infine, quanto agli accorgimenti formali, bisogna controllare che la cartella non sia prescritta, valutando però il tipo di tributo in essa contenuto, perché il tempo di prescrizione varia. Ad esempio:

- 10 anni per IRPEF e Canone Rai

- 5 anni per IMU, TASI, TARI e Multe

- 3 anni per il Bollo Auto.

Quali cartelle esattoriali non si pagano?

Una buona parte delle cartelle esattoriali che l’ente per la Riscossione invia ai cittadini sono illegittime, ma bisogna conoscere quali prima di esimersi dal pagamento e diventare un debitore moroso.

Ad esempio potrebbe essere invalida una cartella inviata fuori tempo, o incompleta oppure perché la notifica non è avvenuta in maniera tale da permettere al contribuente di pagare.

Ovviamente in questi casi per beneficiare dell’esenzione del pagamento bisogna prima presentare ricorso al giudice, con l’assistenza legale di un avvocato specializzato nel settore, e ottenere così l’annullamento formale della cartella esattoriale, altrimenti questa rimane esistente e il debito non farà altro che peggiorare.

Prima di tutto è utile sapere che il Governo Conte ha annullato tutte le cartelle esattoriali contenenti debiti di valore fino a 1.000 euro iscritti tra l’anno 2000 e 2010 e in questa circostanza eccezionale la cancellazione è automatica, quindi non serve alcun ricorso al giudice.

Poi, occorre sempre controllare la motivazione della cartella, cioè la sezione del documento dove è inserito il codice della tassa, l’anno nel quale non è stata pagata, l’importo da pagare e gli interessi da pagare, nonché la data in cui si è ricevuta la notifica, perché il debito potrebbe essere già prescritto. Queste informazioni devono essere sempre complete e veritiere, pena l’efficacia della cartella stessa.

Cosa fare se la cartella non deve essere pagata?

Immaginiamo che l’ente per la Riscossione abbia inviato una cartella esattoriale che in virtù di quanto detto nel paragrafo precedente non deve essere pagata: cosa fare?

La regola generale prevede la necessità di presentare ricorso al giudice competente, ma non lo si può fare in totale autonomia perché c’è bisogno dell’assistenza di un consulente legale anche perché la materia amministrativa e tributaria è abbastanza complessa e richiede un analisi caso per caso.

Si potrebbe agire ad esempio con un’impugnazione della cartella per prescrizione, oppure per errore sul debito indicato o ancora per assenza di notifica nei termini di legge. In ogni caso la strategia migliore sarà consigliata dal professionista legale scelto in base alla sua esperienza consolidata nel tempo in questo specifico settore e che magari sia anche un avvocato economico, requisito rilevante soprattutto quando ci si trova già in una posizione debitoria.

Sanatoria fiscale: chiedi il parere di un avvocato specializzato

Quando di parla di sanatoria fiscale in realtà ci si riferisce alle cd. Procedure di saldo e stralcio, che possono essere richieste dalla persone in stato di grave difficoltà economica e se la domanda viene accolta sarà possibile pagare il debito in misura ridotta, ad esempio il 16%, 1l 20% o il 35% a seconda del tipo di debito, mentre gli interessi di mora e le sanzioni verranno azzerate. 

È bene saper però che la procedura di Saldo e Stralcio non trova applicazione con riferimento:

- alle somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato

- ai crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti

- alle multe, le ammende e le sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna

- alle risorse proprie tradizionali

- all’IVA riscossa all’importazione.

Per questo è necessaria un’analisi specifica del proprio debito e attraverso questo portale con pochi click potrai contattare un professionista serio e competente: cerca tra avvocati per ricorsi avverso cartelle esattoriali in tutta Italia. Dopo aver scelto l’avvocato per ricevere assistenza legale per ricorsi contro cartelle del Fisco, puoi chiedere un preventivo gratuito oppure fissare un appuntamento presso lo studio legale per un colloquio di persona.

Il primo consiglio è quello di metterti in contatto subito e direttamente con un Avvocato Online Specializzato in Ricorsi contro Cartelle Esattoriali e tutelarti contro pretese di pagamenti di tasse illegittimi.

Stralcio delle cartelle: verifica se il tuo debito rientra

Verificare se il proprio debito rientra oppure no nella procedura di sanatoria delle cartelle esattoriali, dunque nel saldo e stralcio non è complicato. In primis è possibile controllare direttamente sul portale web dell’Agenzia delle Entrate. In questo modo però è possibile verificare solo la presenza di requisiti oggettivi del debito e cioè capire se rientra o no in quelli cancellabili in base alla tipologia.

Non è infatti ancora configurabile un controllo soggettivo del debitore, ovvero l’ammontare dell’ISEE se si tratta di una persona fisica, oppure se trattasi di persona giuridica (società di capitali, società di persone, enti e organizzazioni) il reddito imponibile ai fini dell’imposta sui redditi fino a 30.000 euro.

Lo stralcio trova i applicazione rispetto ad alcuni provvedimenti agevolati previsti nella Rottamazione-ter del 2019, nel saldo e stralcio (legge bilancio 2019) e nella cosiddetta Riapertura dei Termini del 2019.

Parcella avvocato per ricorso contro cartelle esattoriali

Il diritto tributario insieme al diritto amministrativo sono infatti due branche specifiche e dettagliate che impongono un aggiornamento continuo da parte dei professionisti. Un occhio legale esperto in ricorsi contro cartelle esattoriali, saprà valutare dunque in prima battuta se esistono presupposti sui quali basare un giudizio di illegittimità e/o di nullità.

La normativa inoltre prevede diverse modalità di ricorso quindi un avvocato esperto in contenziosi fiscali saprà consigliarti quella più conveniente.

Nel momento in cui si decide di affidarsi ad un avvocato per presentare ricorso al giudice è legittimo chiedere la fissazione di un preventivo, almeno per conoscere le spese legali e processuali da affrontare.

Ogni avvocato poi sarà “libero” di fissare il prezzo della propria parcella, ma ciò sempre in proporzione al lavoro svolto e in conformità con i limiti imposti dalla legge. Inoltre una volta deciso l’ammontare della parcella, questa non potrà essere aumentata nel corso del processo salvo intervengano fatti nuovi tali da richiedere nuove azioni da parte dell’avvocato.

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