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Il vicino ha aperto una finestra sul mio cortile. Cosa fare?


Il vicino ha aperto una finestra sul mio cortile. Cosa fare?

Il vicino può aprire una finestra che affaccia sul mio cortile?

L’ordinamento giuridico disciplina il diritto di proprietà che consiste nel diritto del proprietario di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l’osservanza degli obblighi stabiliti dall’ordinamento giuridico. Il diritto di godere consiste nel diritto del proprietario di poter decidere se, come e quando usare la cosa di cui è titolare del diritto di proprietà. Il diritto di disporre della cosa consiste, invece, nel diritto di poter vendere la cosa oppure lasciare la cosa per testamento,ecc. Tuttavia la legge disciplina dei limiti e degli obblighi che spettano al proprietario. Tra questi limiti, ci sono alcuni che sono posti nell’interesse del privato e che regolano i rapporti tra proprietà tra loro confinanti. L’ordinamento giuridico infatti prevede limiti che concernono la distanza nelle costruzioni, la distanza in materia di luci e vedute, stillicidio, accesso al fondo, immissioni ed atti di emulazione. Nell’ipotesi in cui il vicino decide di aprire una finestra sul cortile di un altro soggetto, dovrà osservare alcuni limiti ed alcuni obblighi imposti dalla legge. Occorrerà infatti osservare la disciplina prevista in materia di luci e vedute.

Avvocato quali sono i limiti per luci e vedute?

L’interesse di ciascun proprietario ad avere il passaggio di aria e luce delle finestre della propria abitazione, osservando quelle che sono le dovute distanze disciplinate dall’ordinamento giuridico, contrasta potenzialmente con l’interesse del vicino che non deve essere esposto al sacrificio della sicurezza dei propri beni e della privacy.

La legge ha quindi cercato di disciplinare tale materia contemperando due contrapposte esigenze, entrambe meritevoli di tutela.

Tali esigenze consistono nel diritto del proprietario di godere del proprio immobile nel miglior modo possibile, quindi nella materia di luci e vedute consiste nella possibilità di poter illuminare e poter arieggiare al meglio gli ambienti e nel diritto del vicino a non vedere lesa la propria riservatezza e sicurezza.

Avvocato cosa si intende per luci?

Il codice civile distingue , nell’ambito delle finestre o aperture che possono essere effettuate sui fondi, tra le luci e le vedute.

L’ordinamento giuridico disciplina le caratteristiche che le aperture devono avere per poter essere luci.

Le luci che vengono aperte da un soggetto sul fondo del proprio vicino devono avere una inferriata che sia idonea a garantire la sicurezza del vicino ed una grata fissa in metallo le cui maglie non devono essere maggiori di tre centrimetri. Il lato deve essere inferiore ad un’altezza non minore di due metri e mezzo dal pavimento o dal suolo del luogo al quale vuole essere data luce e aria se le aperture si trovano al piano terreno e non minore di due metri se si trovano ai piani superiori.

L’apertura deve avere il lato inferiore ad un’altezza che non deve essere minore di due metri e mezzo dal suolo del fondo del vicino, fatta salva l’ipotesi in cui sia un locale che sia in tutto o in parte a livello inferiore al suolo del vicino e la condizione dei luoghi non consenta di osservare l’altezza stessa. Le luci sono quindi quelle aperture che consentono il solo passaggio della luce e dell’aria, che non consentono al soggetto di affacciarsi e di guardare sul fondo confinante o sottostante.

Avvocato cosa si intende per vedute?

Le vedute sono invece aperture che consentono il passaggio della luce e aria e consentono al soggetto di affacciarsi sul fondo del vicino. Il soggetto avrà una visione mobile e globale e infatti potrà affacciarsi o guardare di fronte, lateralmente o obliquamente. Le vedute consentono quindi di affacciarsi sul fondo del vicino con comodità e sicurezza.

L’ordinamento giuridico disciplina le distanze che devono essere rispettate da i soggetti che decidono di aprire una veduta. La legge afferma il principio secondo il quale l’apertura di una veduta che consente ad un soggetto di affacciarsi sul fondo del proprio vicino deve rispettare alcune distanze.

Nell’ipotesi in cui tra i due fondi c’è una strada pubblica, dovrà essere osservata la distanza di un metro e mezzo per le vedute dirette.

La distanza è invece di settantacinque centimetri per le vedute oblique e laterali.

Cosa fare se la finestra del vicino affaccia sul mio cortile? Consulenza legale

Se un soggetto , nell’apertura di una luce o di una veduta non osserva i limiti che vengono stabiliti dall’ordinamento giuridico , il proprietario confinante potrà rivolgersi ad un avvocato per vedere tutelati i propri diritti. Il proprietario potrà chiedere al vicino il risarcimento del danno oppure chiedere la tutela in forma specifica mediante la riduzione in pristino che consiste nel ripristino della situazione antecedente al verificarsi dell’illecito.

Il professionista legale, che potrà essere facilmente trovato su questa piattaforma, potrà comprendere qual è la migliore tutela ed i diritti che spettano al proprietario nell’ambito dei rapporti che intercorrono tra i vicini , offrendo al cliente consulenza e professionalità e risolvendo tutte le controversie giuridiche.

Quanto costa l’avvocato esperto in diritto di proprietà?

Il costo dell’avvocato per tutelare il diritto di proprietà non è fisso. Il costo potrà infatti aumentare o diminuire in relazione alla specifica fattispecie. Maggiore saranno le difficoltà e le insidie , maggiore potrà essere il costo.

L’avvocato, che potrà essere facilmente trovato su questa piattaforma, potrà indicare la migliore tutela da esercitare.

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